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Tanto paga “pantalone”

Cartolina raffigurante Pantalone

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Nonostante ci siano delle splendide inchieste portate avanti sia dal programma “Report” che da “La Verità” di Maurizio Belpietro, mi pare d’obbligo unirmi a questi veri giornalisti, che stanno cercando di portare a galla la verità su quanto succede in Italia, a volte anche con seri problemi per loro stessi e le loro trasmissioni o testate giornalistiche, visto che vanno a “ficcare il naso” in cose che, secondo alcuni, non li riguardano.

Sì, perché va detto che il Ministero della Salute, insieme a quello delle Finanze, che sono guidati da Speranza e da Daniele Franco, hanno fatto di tutto e fanno tutt’ora di tutto per tenere assolutamente segrete le loro azioni, in nome di chissà quale esigenza di stato, specialmente su quanto riguarda i vaccini e i prezzi stellari che sono stati pagati alle cause farmaceutiche.

Dall’inchiesta di “Report” si evidenzia che il nostro paese ha comperato la bellezza di 321 milioni di dosi vaccinali fra il 2021 e il 2022, che potrebbero servire a coprire l’intera popolazione Italiana con la bellezza di 5 dosi a testa, neonati compresi.

Ma la bellezza di tutto questo è che questa massa di delinquenti, con i nostri soldi, hanno fatto anche di peggio, in quanto, camuffandole come atti altruistici e di solidarietà internazionale, si sono permessi di “regalare” a Nigeria, Tunisia ed altri paesi reputati in “difficoltà” per cui bisognosi di aiuto, una valanga di dosi vaccinali, per il semplice motivo che le date di scadenza erano molto vicine e, quindi, bisognava orchestrare un’operazione diversa dal semplice buttarle in discarica perché scadute.

E qui viene il bello, poiché, secondo quanto è riuscito a scoprire “Report”, i frigoriferi dei vari hub vaccinali o delle farmacie, piuttosto che delle Unità Sanitarie Locali (U.S.L.), sono stracolmi di dosi di vaccino, tutti regolarmente in scadenza, nonostante le case farmaceutiche abbiano deciso, di comune accordo, di “posticipare” tali date al fine di permettere ai vari paesi di esaurire le scorte.

Cioè, è come se un supermercato o un ristorante, nelle celle frigorifere avessero carne, formaggi ed altri alimenti che scadono fra una settimana e, di comune accordo con i produttori, “spostano” le scadenze di un paio di mesi per poter vendere tutto senza rimetterci un pacco di soldi.

Il tutto a detrimento, ovviamente della salute e della sicurezza dei cittadini Italiani, che si vedono inoculare delle sostanze scadute e, di conseguenza, prive di ogni effetto benefico, se non addirittura nocive.

Considerando che i contratti con le case farmaceutiche sono sempre secretati dal governo, proprio per evitare che tutti quanti noi ci accorgiamo di quanta sporcizia ristagna all’interno sia del governo che di queste mega multinazionali del farmaco – alle quali non può interessare di meno della salute del popolo, mentre sono molto attenti ai loro mega profitti – Report ha fatto di tutto per riuscire a scoprire quelle che sono le cifre pagate alle varie case farmaceutiche e, dalle loro evidenze, si può facilmente calcolare che il prezzo medio di ogni dose vaccinale, dal 2021 ad oggi – ad esclusione di Astra Zeneca – si aggira intorno ai 20 € cadauna, per cui è facile fare il conto totale di quanto sia stato speso dallo Stato Italiano per questa inutile e fallimentare campagna vaccinale: oltre 6 miliardi di soldi nostri!

E il bello di tutto ciò è che più di 100 milioni di dosi sono state “regalate” ad altri stati (che poi, vista la imminente scadenza degli stessi, sono state costrette a gettare in discarica il bel regalino), per delle cifre totali che oscillano intorno al mezzo miliardo di euro, tenendo conto che ad oggi ci sono ancora svariati milioni di dosi accatastate nelle celle frigorifere di tutta Italia e che, con molta probabilità, andranno a fare la stessa fine delle altre dosi “regalate”.

A prescindere dal fatto che i prezzi pagati sono un’enormità non giustificata da nessun motivo valido e, considerando che sia Pfizer che gli altri colossi farmaceutici hanno incassato decine di miliardi facendo affari stellari, come in ogni trattativa commerciale che avviene in tutto il mondo, il nostro governo avrebbe dovuto inserire una clausola di restituzione poco prima delle scadenze da parte delle stesse case farmaceutiche.

Perché, a maggior ragione per il prezzo esorbitante con cui sono stati imposti questi “sieri magici”, il ritiro prima della scadenza sarebbe stato un atto dovuto, come in qualsiasi altra trattativa commerciale.

In definitiva, non solo la campagna vaccinale è stata un autentico flop, nonostante le imposizioni assolutamente illegali messe in atto, in primis, dal Ministro Speranza e, in secondo luogo, avallate dal governo, ma questi signori si sono arrogati il diritto di utilizzare i soldi dei cittadini come meglio credevano senza alcuna giustificazione, solo ed esclusivamente per un ventilato “bene comune superiore”.

Come si può vedere dal link successivo, ad oggi il totale delle prime dosi somministrate alla popolazione Italiana è praticamente identica a sei mesi fa, e ciò significa che, ormai, è inutile continuare a spingere in tale direzione.

Chi ha deciso di non vaccinarsi non lo ha fatto e non lo farà mai, per cui è assurdo che il Ministero insista su questa strada, creando solo disagi e contrasti fra la popolazione.

Altro fatto che si desume, analizzando il rapporto della Presidenza del Consiglio (e non di oscuri no-vax o complottisti) si può assumere la nozione che il totale delle dosi somministrate ad oggi sia di poco superiore ai 137 milioni, ben lontane dal totale di 321 milioni acquistate dal nostro solerte governo.

https://www.governo.it/it/cscovid19/report-vaccini/

Per concludere, quello che mi stupisce fortemente, al di là del disgusto personale che nutro per queste persone, che ritengono di essere più brave e, specialmente, superiori a tutti quanti noi, è che ancora oggi non c’è uno straccio di procura che abbia deciso di procedere a mettere sotto processo per crimini contro l’umanità, nonché per truffa, frode e strage perpetrata ai danni della cittadinanza intera (ricordate tutta la querelle avvenuta per i comuni di Alzano e Nembro quando a capo del governo c’era quel Giuseppe Conte che oggi fa tanto il galletto?), nonostante sulla testa di questi signori ci siano ormai oltre 5.000 denunce provenienti da tutta Italia.

Con molta amarezza in corpo, e riflettendo seriamente su questi fatti, esorto tutti quanti a considerare quanto poco sia tenuta in conto la nostra stessa vita e, in definitiva, quanto questo assomigli sempre di più al classico Stato delle Banane.

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