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Il destino degli esseri umani nel Kali Yuga

Una folla indaffarata, intenta a consumare presso i banchi di un mercato

Tabella dei contenuti

L’autrice V. Susan Ferguson, in un articolo su HumansAreFree.com, presenta una metafora inquietante per descrivere il destino degli esseri umani nel Kali Yuga, l’era oscura secondo la tradizione induista.

Lotta per scappare

L’immagine del ragno che torreggia sopra l’uomo legato negli appiccicosi fili d’argento della sua tela silenziosa è emblematica della condizione umana. Gli occhi vuoti e indifferenti fissano l’uomo con freddezza mentre egli lotta per scappare, sempre più stretto nella tela tessuta di una morte lenta.

Tiranni e oppressione

Nel Kali Yuga, il destino degli uomini non è stato migliore di quello delle donne. Nonostante l’apparenza di una maggiore libertà, gli uomini sono stati altrettanto oppressi e limitati. I tiranni non sono mai felici e tutti gli uomini hanno sofferto a causa della soppressione delle donne. Nessuno può essere integro quando è tagliato fuori dalla memoria dello Spirito, della Sorgente.

Guerra e dolore

Negli ultimi 6.000 anni gli uomini sono stati costretti a scegliere tra diventare tiranni o schiavi dei tiranni. Con infinite guerre che infuriano in tutto il pianeta, gli uomini sono stati sottoposti agli orrori della vita militare. Sono stati addestrati a rifiutare le informazioni emotive, a sopportare il dolore in silenzio e a non piangere mai. Un uomo separato dalla madre in tenera età ha poche opportunità di coltivare sentimenti teneri e diventa un guerriero migliore. Proprio come una donna separata dal padre è più facilmente dominabile, manipolabile e sempre alla ricerca del padre perduto, diventa una puttana migliore.

La ricerca del denaro

Gli antichi PURANAS sanscriti ci dicono che nel Kali Yuga: ‘Gli uomini si dedicheranno a guadagnare denaro; il più ricco avrà il potere‘. Nel mondo di oggi un uomo si misura dalle dimensioni del suo conto in banca.

I giovani, che non hanno le opportunità offerte dal denaro, continuano ad arruolarsi nelle forze armate.

Per un uomo la scelta è ancora da qualche parte tra essere un mendicante e diventare un tiranno. Ma passare una vita in una gigantesca società per un mucchio di beni e un mutuo non fa appello a tutti gli uomini. Alcuni osano chiedersi perché dovrebbero fare per tutta la vita un lavoro che odiano e che li annoia, solo per acquisire cose.

Il significato della vita

Lo scopo della vita non può essere semplicemente acquisire cose. Ci deve essere qualcosa di più del consumo. Si potrebbe aspirare a creare bellezza, a contemplare l’universo o il significato della vita. Sicuramente ci sono altre attività altrettanto preziose per una civiltà che fare montagne di denaro, ma un uomo che si è sentito ispirato a pensare, persino spinto a contemplare e meditare sul significato dell’esistenza, è socialmente considerato uno sfortunato, un depresso, un inadatto alla vita.

La società del lavoro

La maggior parte dei lavoratori decide che è meglio rinunciare al proprio diritto di scegliere come trascorrere il proprio tempo, la propria vita, piuttosto che soffrire la fame. E naturalmente c’è la grande compulsione al consumo.

Dove, nella Bibbia o in qualsiasi testo sanscrito, indù o buddista, o nella Torah o nel Corano c’è il comandamento che l’umanità deve andare avanti e consumare grandi quantità di cose? Perché un uomo dovrebbe rinunciare a ogni brandello di espressione individuale e conformarsi a un’esistenza simile ai Borg per consumare?

La plutocrazia

Il mondo si sta allontanando dalla democrazia. Le grandi corporazioni, che controllano in modo flagrante i partiti politici con i soldi che finanziano le campagne elettorali, stanno creando un ambiente che tende alla plutocrazia e all’oligarchia? Regola di e per i ricchi!

L’ecologia

Da molti anni ormai ci sono segnalazioni secondo cui la razza umana sta avvelenando il pianeta, l’acqua, la terra, l’aria e il cibo. Il consumo incontrollato sta inavvertitamente uccidendo animali, pesci e barriere coralline. La Terra si sta riscaldando, il ghiaccio si sta sciogliendo e nessuno ha idea di cosa significherà per il futuro o SE ci sarà un futuro.

L’autrice ci invita a riflettere su questi temi e a cercare risposte alle domande che ci pongono. Solo pochi hanno mai osato mettere in dubbio lo status quo e cercare di capire quale sia la vera natura dell’esistenza umana.

Fonte: V. Susan Ferguson su HumansAreFree.com

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