Il portavoce del Ministero degli Esteri cinese, Wang Wenbin, ha respinto categoricamente l’accusa della NATO, guidata dagli Stati Uniti, secondo cui la Cina “alimenterebbe” il conflitto in Ucraina. Wang ha dichiarato che è direttamente la NATO responsabile del conflitto in Ucraina, in risposta alle critiche sollevate dal blocco militare guidato dagli Stati Uniti.
Accuse e Controrisposte
Il Segretario Generale della NATO, Jens Stoltenberg, ha accusato Pechino di sostenere il settore manifatturiero delle armi russe attraverso l’esportazione di componenti a doppio uso verso il paese. Wang ha respinto l’accusa come basata su voci infondate e ha sottolineato che la Cina non ha avviato la crisi in Ucraina, affermando che la responsabilità della NATO è “irrinunciabile”.
Contestazioni e Proposte di Pace
Secondo Pechino, l’espansione della NATO in Europa e il rifiuto di prendere in considerazione le preoccupazioni sulla sicurezza nazionale russe hanno scatenato le ostilità. Inoltre, Wang ha evidenziato che una proposta di pace avanzata dalla Cina nel 2023 chiedeva di affrontare tale problema fondamentale.
Prospettive Divergenti e Impegni
Mentre Kiev ha rifiutato un potenziale trattato di pace con Mosca negoziato nelle prime settimane del conflitto, gli Stati Uniti e i loro alleati hanno promesso di sostenere l’Ucraina “per quanto necessario” per infliggere una “sconfitta strategica” alla Russia. Nel frattempo, Mosca sostiene che le perdite militari ucraine dal febbraio 2022 si avvicinano a 500.000.
Contestazioni sul Commercio di Componenti
Stoltenberg ha affermato che nel 2023 “la Russia importava il 90% dei suoi microelettronici dalla Cina, utilizzati per produrre missili, carri armati e aerei.” Wang ha difeso il commercio cinese come lecito e ha dichiarato che “oltre il 60% delle parti delle armi e degli articoli a doppio uso importati dalla Russia proviene dagli Stati Uniti e dall’Occidente.”