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Denaro vs umanità

sfida a braccio di ferro fra due uomini, con le puntate in vista sul tavolo

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Sono oltre 40 anni che, personalmente, ritengo il denaro e la società, strutturata sopra e intorno a questo “mezzo di scambio”, assolutamente perverso, inutile e estremamente ingiusto.

Ripercorrendo velocemente la storia del denaro, utilizzato come mezzo di scambio fra le genti, bisogna tener presente che la sua nascita coincide proprio con la necessità dell’uomo di potersi scambiare delle materie di primaria necessità – cibo, vestiario, armi – con un qualche cosa che avesse un valore intrinseco valido per tutti quanti.

In effetti, se si pensa che scambiare un vitello con dei vestiti, per quanto di buona fattezza o in quantità elevata, poteva risultare veramente difficile e lasciare uno dei due partecipanti allo scambio abbastanza insoddisfatto, è del tutto ovvio che ad un certo punto della storia umana abbiano iniziato a comparire dei sistemi “alternativi” atti a dirimere le controversie che potevano nascere con il baratto.

Tecnicamente, infatti, è meglio dare un valore univoco a tutte le merci scambiabili e, successivamente, utilizzare un oggetto dal valore universalmente riconosciuto, come la moneta.

Questo tipo di nuovo scambio, però, non ha avuto la stessa valenza in tutto il mondo, in quanto ci sono stati, e ci sono tutt’ora, dei popoli che hanno fatto a meno della coniazione di monete, utili per scambiare le merci di cui avevano bisogno.

Un esempio su tutti sono gli antichi Egizi, che per la bellezza di 2 millenni e oltre hanno fatto a meno della moneta vera e propria, affidandosi piuttosto su una forma di scambio basata sul passaggio di merci e derrate alimentari, in prevalenza.

Solo verso il 1200 Avanti Cristo, con la comparsa della dinastia di Tutankhamon, si ha contezza di determinati manufatti – lingotti – in argento e oro, con il cartiglio del faraone, utilizzati con molta probabilità come metodo di scambio o di acquisto di merci.

Solo più tardi, anche grazie all’influenza prima Greca e poi Romana, sono nate le normali monetazioni, che mettevano un po’ d’ordine e di semplicità negli scambi commerciali della popolazione.

Ci sono anche altri svariati esempi come quello egizio, sparsi un po’ per tutto il mondo, ma senza dover ripercorrere l’intera storia monetaria mondiale, basti pensare che la creazione di un simile sistema che, di fatto, sostituiva il classico baratto in uso nelle prime popolazioni e società apparse sulla faccia della Terra, era realmente legato ad una necessità di ordine pratico.

Solo in seguito, a partire probabilmente dall’epoca tardo romana, si è iniziato a delineare un sistema “parallelo” con delle caratteristiche del tutto diverse da quelle per il quale era stato ideato in origine, ovvero un sistema finanziario vero e proprio che, gradatamente, ha iniziato a prendere il posto del puro e semplice scambio materiale.

Si può dire che, di pari passo all’esplosione della tecnologia e, di conseguenza, della società moderna, si è potuto assistere ad un drastico cambiamento nella concezione del denaro da parte di tutti quanti, indistintamente.

Fino ad arrivare ad oggi, momento topico per eccellenza, dove il denaro non è più visto e considerato come puro sistema per acquistare il necessario a sopravvivere, ma bensì viene equiparato ad un vero e proprio status symbol che fa sentire onnipotente colui che ne detiene una cospicua quantità, al di là dei meriti o demeriti personali.

Ed è qui che si innescano dei fenomeni che, a parer mio, sono devastanti, e che se non vi verrà posto un freno più che rapidamente, rischieranno di portare l’intera umanità alla distruzione totale.

Basti pensare che negli anni ’60, fatto 100 il numero di lavori esistenti, il 70% di tali lavori era di tipo “produttivo”, e solo il 30% dei lavori restanti era legato, in qualche modo, alla finanza e al denaro – banche, finanziarie, ecc – mentre oggi il rapporto, con molta probabilità, è invertito, e possiamo assistere ad una società che, tecnicamente, non produce più nulla, o quasi, assorbendo un buon 70% della forza lavoro in occupazioni strettamente connesse al Dio denaro.

E prendendo ad esempio il nostro paese, derubato della sua sovranità monetaria per mere speculazioni di pochi gruppi di potere, si stanno osservando degli effetti talmente perversi e degni dei migliori film fanta-horror, dove ci sono la bellezza di oltre 6 milioni di persone che sono costrette a calpestare la propria dignità e recarsi presso le istituzioni di assistenza caritatevole per poter avere un pranzo con cui sopravvivere.

E tutto questo perché?

Solo ed esclusivamente perché dei signori – ben pasciuti e con il portafoglio gonfio – hanno deciso le regole finanziarie che il nostro paese deve seguire per fare in modo che tutti siano allineati e coperti ed uguali gli uni agli altri!

Questa a mio avviso è la perversione più assoluta che l’essere umano poteva farsi venire in mente e non riesco proprio a comprendere dove questi signori dalla scarsa materia grigia, vogliano arrivare con il proseguimento di queste perverse modalità che loro si ostinano a chiamare “economia e finanza”.

Continuiamo a sentirci rifischiare nelle orecchie frasi del tipo “pareggio di bilancio” oppure “patto di stabilità”, o ancora “deficit”, per finire con il famoso o famigerato “Spread”, che sarebbe il differenziale fra titoli di stato tedeschi e titoli di stato Italiani, ma possibile che non ci sia nessuno che si accorge dell’infinito baratro dentro al quale stiamo, gradatamente, sprofondando?

Possibile che a nessuno importi nulla se ogni anno, anche in Italia, muoiono migliaia di persone per deperimento fisico dovuto alla scarsa alimentazione o all’impossibilità di accedere alle cure mediche che gli necessitano in quanto non hanno soldi?

Ma dove vogliamo andare a parare?

Vogliamo veramente arrivare al punto di non ritorno?

Solo nel biennio della pandemia, si stima che fra i 700 e gli 800 milioni di persone abbiano sofferto la fame e che, di questi, la bellezza di 11 milioni di individui siano morti o per fame o per una cattiva nutrizione.

https://it.wfp.org/comunicati-stampa/rapporto-delle-nazioni-unite-cresce-il-numero-di-quanti-hanno-fame-nel-mondo-828#:~:text=Il%20Direttore%20Generale%20dell’Oms,causa%20di%20diete%20non%20sane.

Quando è che l’uomo comprenderà che il sistema economico finanziario, ormai, gli è sfuggito di mano e che, vista l’assoluta abbondanza di cibo e di prodotti di tutti i generi, tarando nuovamente l’intero sistema si potrebbe raggiungere realmente quella condizione di benessere diffuso che dovrebbe essere l’obiettivo primario di tutti quanti noi?

Perché, come personalmente sostengo ormai da oltre 30 anni, questo sistema ha dimostrato ampiamente di aver fallito e, se non oggi, domani collasserà, e allora sarà veramente la fine.

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