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Nuova pillola contro tutti i tumori!

catasta di pillole

Tabella dei contenuti

Questo è l’annuncio un po’ sensazionalistico che moltissimi “internauti” continuano a postare su tutti i social, riprendendo la notizia riportata da praticamente ogni testata giornalistica e rimbalzata, ovviamente, in ogni palinsesto televisivo, che annuncia la scoperta di una pillola “miracolosa” che potrà trattare e curare praticamente ogni tipo di neoplasia, a partire dal tumore al seno, alla prostata, all’utero, alle ovaie e via discorrendo.

Ma andiamo a vedere nel dettaglio di cosa si tratta.

La scoperta del farmaco AOH1996

A cavallo del secolo scorso, presso la City Hope of Los Angeles, in seguito alla morte di una bambina di 9 anni per tumore, è stato pubblicato un lavoro in relazione ad un farmaco sperimentale denominato AOH1996 – dalle iniziali e anno di nascita della bambina di cui sopra – capace di combattere con successo una proteina, PCNA (Proliferating cell nuclear antigen), presente in praticamente ogni tipo di tumore e che, nel passato, era considerata non attaccabile.

La sperimentazione del farmaco

La medicina, come è del tutto ovvio, è solamente agli inizi della sperimentazione cellulare ed animale, ma come asseriscono diversi studiosi, a partire dai loro scopritori, pare che stia dando veramente degli ottimi risultati, aprendo la strada alla possibilità di buone speranze per il futuro nel campo della cura tumorale.

Come viene ampiamente spiegato nello studio e negli articoli che lo riportano, siamo ancora alla pre fase 1 di sperimentazione, e dovremo arrivare alla fase 3 prima di poter sperare di vedere questo farmaco “miracoloso” distribuito dai medici e sugli scaffali delle farmacie, per cui, come giustamente viene fatto notare dal Corriere della Sera dello scorso agosto, passeranno non meno di 10 anni prima di avere la disponibilità di tale farmaco.

Alcune domande sulla scoperta del farmaco

Ma, a questo punto, mi sorgono un paio di domande che ritengo assolutamente approfondire.

La prima è immediatamente visibile a tutti quanti – spero – in quanto, facendo un parallelo con quanto abbiamo passato negli ultimi 3 anni con la pseudo pandemia diffusasi (o artatamente diffusa?) in tutto il mondo e dal farmaco “ultra miracoloso” che è stato assai prontamente scoperto, studiato, testato ed approvato in tempi record per combattere il famigerato Covid 19.

Bisogna tener conto che, tanto per rinfrescare la memoria di tutti quanti, in Italia il Covid 19 ha fatto la sua prima apparizione in gennaio 2020 su due pazienti cinesi all’aeroporto di Roma – ricordate? – mentre per il “falso” paziente 0 abbiamo aspettato fino al 21 febbraio del 2020 con il famoso caso di Codogno e, successivamente, quello di Vo Euganeo, che hanno segnato in qualche modo il calvario che tutti quanti noi abbiamo dovuto passare nei due anni successivi.

Detto questo, va altresì ricordato che il miracoloso vaccino, strombazzato dall’intero mondo scientifico, giornalistico e mediatico in genere, scortato addirittura dalle forze dell’ordine (ricordate le ridicole e grottesche scene delle prime dosi arrivate su furgone blindato e riprese da ogni media d’Italia?) con immancabile fanfara mediatica, è comparso esattamente il giorno di Natale – pura coincidenza? – diretto allo Spallanzani di Roma, e cioè solo 10 mesi dopo la comparsa conclamata dei primi casi di Covid 19.

Oggi sappiamo quasi con matematica certezza che il virus – o quello che viene spacciato per tale – ha fatto la sua prima comparsa in Italia sicuramente alla fine del 2019, con molta probabilità già dal mese di settembre, ma, quand’anche fosse così, il vaccino è stato approntato in poco più di 8 mesi, in quanto, cosa che non tutti sanno, il brevetto di tale composto riporta la data del primo maggio 2020 presso la FDA americana.

Riepilogo della situazione attuale

Cioè, riepilogando, per una malattia assolutamente sconosciuta – a detta di tutto il mondo scientifico – che ha mietuto milioni di vittime in tutto il mondo, sono riusciti in 8 mesi a scoprire il virus, sequenziarlo, ideare un vaccino che lo combattesse, studiarlo, testarlo e farlo approvare dalle autorità competenti preposte a tale scopo, mentre nel caso del “AOH1996”, antitumorale di cui parliamo in questo articolo, non solo è da oltre 20 anni che lo stanno studiando ma ci dicono che ci vorranno altri 10 anni per poterne disporre pubblicamente tutti quanti!

Dubbi sulla veridicità delle informazioni

Allora qui le cose sono tre, o hanno mentito nel caso del vaccino per il Covid19, o stanno mentendo per questa miracolosa pillola antitumorale o ci stanno prendendo allegramente per i fondelli. Ma di questo ne parleremo in seguito.

Impatto sulla vita media dell’umanità

La seconda cosa che mi salta immediatamente alla mente e sulla quale ho realmente dei forti dubbi è la seguente: Dato per scontato che nel calcolo della vita media dell’umanità e conseguente aspettativa di vita di ognuno di noi, vengono inserite sostanzialmente le età di tutte le persone nate e, ovviamente, di tutte le persone morte, e considerando che nel momento in cui dovessimo disporre di una pillola magica che finalmente riuscirà a curare praticamente ogni tipo di tumore esistente, viene di conseguenza la conclusione che la vita media dell’uomo subirà un aumento considerevole nell’arco di pochissimi anni, passando con molta probabilità dagli attuali 80,4 anni per gli uomini e 84,8 anni per le donne a oltre 90, se non addirittura 100 anni per ognuno di noi.

https://www.reumatologia.it/cmsx.asp?IDPg=1945#:~:text=Eventi-,ISTAT%3A%20speranza%20di%20vita%20in%20crescita%20per%20gli,e%20stabile%20per%20le%20donne&text=7%20aprile%202023%20%2D%20La%20speranza,mezzo%20di%20vita%20in%20pi%C3%B9.

La sfida dei cambiamenti epocali

Cosa stupenda, direte voi, se tutti quanti noi avremo la speranza di campare 10 o 20 anni più di adesso, ma ne siamo veramente sicuri? Perché se l’umanità passasse dagli attuali 80 anni a 100 e forse più anni di vita media nell’arco di un solo decennio, i primi “effetti collaterali” di tale epocale cambiamento sarebbero un incremento esponenziale della popolazione terrestre con l’abbattimento della soglia dei 10 miliardi di viventi nel giro di un decennio appena e, di conseguenza, la distruzione quasi immediata di tutti i modelli sociali esistenti.

Impatto sui sistemi pensionistici

Per fare solo un piccolo esempio, provate a pensare cosa succederebbe al sistema di calcolo pensionistico se, improvvisamente, ogni italiano – prendiamo in esame solo il nostro paese per il momento – vivesse non più 80 anni ma 100 o 110, per cui lo Stato o l’INPS dovrebbero pagare delle pensioni non più per 10 o 15 anni ma per addirittura 30 o 40 anni, andando a pescare sui soliti 42 o 43 anni di contributi versati – nella migliore delle ipotesi – con il conseguente sconvolgimento di tutto il sistema.

Problemi legati alla scoperta

E questo solo per affrontare uno degli innumerevoli problemi legati ad una così impattante scoperta, sempre considerando che sia vera e, soprattutto, che venga poi messa a disposizione di tutta l’umanità. In conclusione, e avrò occasione di parlarne più diffusamente in altri articoli futuri, ritengo che la nostra società sia all’alba di cambiamenti di tale portata che sconvolgeranno tutte le “sicurezze” che, in qualche modo, ci siamo fatti nostre durante gli ultimi due secoli e, inoltre, se non riusciremo a prepararci per questi cambiamenti epocali, ho la netta impressione che ci aspetterà un futuro veramente nero e assolutamente imprevedibile.

La necessità di unità e preparazione

La situazione è veramente grave, ma se la affronteremo con una vera unità di intenti che travalichi i semplici egoistici interessi personali, riusciremo a creare una società veramente solida e tranquilla. Altrimenti, come molti studiosi di fantascienza e di modelli evoluzionistici dicono, ci autodistruggeremo da soli.

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