Zhanna Samsonova, nota influencer vegana, si è spenta a soli 40 anni lo scorso 21 luglio.
A dare la notizia della sua scomparsa sono stati i familiari e gli amici più intimi.
La Samsonova, originaria di Kazan, era conosciuta con il nome fittizio di Zhanna D’Art; era presente su diversi canali social dove postava i suoi video e, a mio modesto parere, non le si può negare il riconoscimento di un gran talento persuasivo, visto anche il numero dei suoi followers.
L’influencer proclamava i benefici di una dieta a base di alimenti crudi, in special modo frutta tropicale; giacché da tempo si era trasferita in Malesia, ne aveva, ovviamente, una grande quantità a disposizione.
La Samsonova raccomandava, altresì, i germogli di semi di girasole, frullati a base di frutta e succhi di frutta. Pare che la donna si nutrisse solo ed esclusivamente di questi cibi.
Non sono un’esperta in nutrizione, ma sono convinta che è un regime alimentare molto restrittivo, oltre che selettivo, e indiscutibilmente pericoloso per la salute.
Ipotesi sulla causa della morte
Ancora da determinare la causa della morte dell’influencer.
Si è davanti a quel tipico caso in cui fazioni opposte sostengono ciascuna la propria opinione; stando alle esternazioni materne, la figlia si sarebbe beccata “un’infezione simile al colera”; invece, alcune persone molto vicine a Zhanna la pensano diversamente, ovvero, che è “morta di fame”.
Qual è la verità? Magari, se si dà seguito alla vicenda e si aprono delle indagini si potrebbe venire a capo del bandolo della matassa.
Al momento si naviga solo nel mare delle suggestioni: e se, per ipotesi, l’organismo non avesse retto a un tipo di alimentazione così povero di nutrienti indispensabili per il corretto funzionamento? Oppure, supponendo già uno stato di indebolimento fisico, Zhanna avesse pure contratto un virus che ha ulteriormente aggravato le condizioni di salute, fino a cagionarne la morte?
Che cosa si intende con veganismo?
Stando all’autorevole voce della Treccani, per veganismo si intende quella: “Concezione dietetica che rappresenta la forma più radicale del vegetarianismo, escludendo dall’alimentazione umana qualsiasi alimento di provenienza animale (e quindi anche latte e derivati, uova, miele) e consentendo solo l’uso di alimenti vegetali. In un’alimentazione rigorosamente vegetalista sussistono alcuni rischi nutrizionali, come la carenza di vitamina B12, prevenibili con accorgimenti dietetici per mantenere un bilancio metabolico qualitativamente accettabile, quali un largo impiego di legumi (fagioli, lenticchie, ceci, piselli, soia) associati a cereali (in particolare, pasta e riso) al fine di introdurre quote di proteine e aminoacidi tali da soddisfare il fabbisogno medio giornaliero. Ai vegani appartiene il ristretto novero dei crudisti (consumatori di alimenti vegetali non cotti) e dei fruttisti (che si alimentano di soli frutti e semi), regimi alimentari ritenuti inadeguati da nutrizionisti e medici”.
La dieta vegana, a mio avviso, non va demonizzata, né, tanto meno, devono essere stigmatizzate le persone che la praticano. Bisogna rispettare il sacrosanto diritto di ciascuno a seguire le proprie ideologie.
Il fatto è che Zhanna era desiderosa di conservare la sua bellezza e giovinezza, ed era convinta che le sue nuove abitudini alimentari avrebbero fermato il tempo su di lei, ahimè, sì, che lo hanno fermato, ma non credo nel modo in cui la giovane donna sperava!
Spero che la Samsonova, nella veste di influencer vegana e crudista estrema, non sia stata presa a modello da nessuno, anche nella sua bontà di propositi, perché sono certa che era animata dalle migliori intenzioni di questo mondo, quando divulgava le sue convinzioni sui benefici del personale modo di nutrirsi, verosimilmente divenuto, ormai, troppo maniacale.
Adolescenti e diete
Da non sottovalutare il dramma che sempre più adolescenti, prese come Narciso dalla solitudine del proprio Ego, seguono tendenze, e praticano diete che sono postate sui più popolari social network da persone non qualificate, più grave il fatto che non vi sia alcun controllo, né da parte dei familiari, ancor meno degli amministratori dei siti e canali: da questi ultimi, poi, non c’è da aspettarsi proprio nulla, figuriamoci!
Va bene, il crudismo, il veganismo, il vegetarianismo o qualsivoglia concezione dietetica, ma attenzione: il regime alimentare che si vuole seguire per motivi ideologici, estetici o di salute, va concordato con un esperto in nutrizione, che è l’unico in grado di valutare, di volta in volta, il giusto e corretto apporto di principi nutritivi necessari al fabbisogno dell’organismo.
Per approfondimenti:
https://www.treccani.it/enciclopedia/vegetalismo_%28Dizionario-di-Medicina%29/
