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Copertina: Stalin? Ha perso, anche se ha vinto
Stalin. Ha perso, anche se ha vinto
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Siamo sull’orlo del baratro e nessuno sembra accorgersene!

Un uomo con una torcia illumina un teschio gigantesco recante una corona sul capo

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La natura è sempre stata più saggia dell’essere umano, e questo, forse, è il vero handicap consequenziale all’avere una “mente pensante”, in quanto, quando sopraggiunge un reale pericolo, come l’affondamento di una nave, si possono osservare frotte di topi che, lestamente, abbandonano il vascello, prossimo ad inabissarsi.

Ma, come detto, questo accade nella natura, che segue altri percorsi, senza affidarsi a ciò di cui noi uomini ci continuiamo a vantare, molto spesso a sproposito, ovvero di avere una mente superiore e, quindi, in grado di “prevedere” i pericoli che ci circondano.

Nulla di più errato!

E quanto sta accadendo in questi ultimi tempi ne è una plastica dimostrazione, in quanto, praticamente, l’intera umanità continua a correre impazzita da una parte all’altra, senza, per altro, cogliere i segnali intorno a sé che indicano l’imminente affondamento del vascello sul quale navighiamo, molto spesso “a vista”.

E i segnali ci sono tutti, e molto chiari, per giunta, solo che siamo così presi dal nostro fare quotidiano e dalle false illusioni che, autonomamente, ci creiamo: “tanto vedrai che non succederà nulla”, o anche: “qualcuno sistemerà le cose” che, quasi in un perverso gioco autolesionistico, ci rifiutiamo di coglierli nella loro profetica essenza.

A partire dall’annuncio che il 24 di settembre – stranamente, il giorno prima delle elezioni – al nostro Presidente del Consiglio verranno concessi alcuni poteri speciali, per spiegare i quali, immediatamente, tutte le testate del main stream si sono affrettate a rassicurare l’opinione pubblica che “no, non si tratta di colpi di mano o poteri eccezionali, ma semplice routine per la riconferma di disegni di legge già precedentemente approvati all’unanimità dal parlamento (2012)” e che, anzi, tutto viene fatto nell’interesse di noi cittadini.

Altra situazione assai preoccupante deriva da un “Rescritto”, emesso dal nostro caro e buon Papa Francesco, il quale, con estrema puntualità e solerzia, ha visto bene di “ordinare” a tutte le curie sparse in giro per il mondo di liquidare rapidamente ogni asset finanziario nella loro disponibilità e di versarlo nelle casse dello I.O.R., “categoricamente” entro e non oltre il 30 di settembre!

Cioè, in pratica, con questa semplice operazione, sta facendo confluire in un’unica banca, strettamente controllata dal potere Vaticano, la bellezza di oltre 2 miliardi di euro (alla faccia della povertà della chiesa!) togliendoli, di fatto, dalle “grinfie” di “loschi” affaristi, che si celano fra le pieghe del clero sparso in giro per il mondo (ma l’intero clero non doveva aver fatto, fra le altre cose, voto di povertà?).

Anche qui, tutti si sono affrettati a sostenere che l’intera operazione è stata fatta solo ed esclusivamente per porre un freno ai recenti scandali che hanno visto coinvolte le varie curie nel mondo e, quindi, poter tutelare le risorse, con le quali fare solo del bene per la comunità.

Non voglio dilungarmi sulle varie problematiche interne, guidate ad arte dai vari Renzi di turno, piccoli uomini ai quali sfugge, malauguratamente, ciò che molto più terribilmente sta accadendo sopra le loro teste, che annaspano furiosamente per poter mantenere il loro “posto al sole” e non venire travolti dalle onde della storia incombente, ma voglio solo segnalare che quanto avviene nel nostro paese è estremamente esemplificativo della assoluta cecità che pervade l’intero mondo di fronte alla catastrofe imminente.

E cerco di spiegarmi meglio, per far comprendere che ciò che stiamo, disgraziatamente, vivendo oggi ha radici assai lontane, e necessiterebbe di spiegazioni ben più dettagliate di quanto potrei produrre personalmente in queste poche righe.

Alcuni anni fa ho provato a scrivere alcuni articoli sulla “dissoluzione” del nostro sistema sociale e dei perniciosi effetti che l’intero sistema economico avrebbe potuto avere entro poche decadi e che, sostanzialmente, il nostro sistema economico-finanziario sarebbe stato fatalmente destinato a fallire, prima o poi.

E gli effetti iniziamo a vederli, sempre più dirompenti, al giorno d’oggi, con le sempre maggiori differenziazioni sociali e il sempre più alto differenziale fra chi ha e chi non ha assolutamente nulla, nella totale indifferenza, per altro, degli uni verso gli altri.

In buona sostanza, cercando di sintetizzare al massimo ciò che negli ultimi 20 anni è successo, stiamo attraversando, per differenti motivi, una quasi perenne crisi, che sia finanziaria, sanitaria, sociale o dovuta a contese di ordine militare poco importa, ma che, in definitiva, ci sta conducendo irrimediabilmente verso la catastrofe.

Perché è fuori discussione il fatto per il quale, poni un rimedio qua, para il colpo di là, intervieni da un’altra parte con soluzioni sbrigative, ma prima o poi i famosi “nodi” verranno al pettine tutti in un colpo, presentando il conto all’intero consesso umano.

E badate bene che tale conto potrebbe essere veramente molto alto, in quanto, come già ho avuto modo di illustrare in precedenti scritti, il signor Putin, oggi, è nelle condizioni sostanziali di utilizzare ciò che fino ad oggi è stato usato solo ed esclusivamente come deterrente, e cioè la potenza nucleare.

Ed osservando le mosse completamente incomprensibili dell’altro contendente oltre oceano, tale azione da parte della Russia potrebbe seriamente essere la “sottile linea rossa” invalicabile, oltre la quale si aprirebbero le porte dell’inferno sulla terra.

Ed allora non ci sarebbero previsioni che tengano, o programmi a lungo termine che possano metterci al riparo dalle conseguenze, poiché non ci sarebbe più scampo per nessuno, e ciò che noi amiamo chiamare “normale vita quotidiana” non sarà più!

Sicuramente ci saranno molti che mi daranno del catastrofista un tanto al chilo, ma vorrei ricordare a tutti quanti ciò che è successo dal 1937 al 1939 nella stessa Europa, che noi continuiamo a dire di conoscere assai bene, e che poi ha prodotto uno dei più spaventosi drammi della storia umana, con oltre 50 milioni di morti (fra purghe sovietiche, guerra mondiale e vendette post belliche), con danni finanziari assolutamente, ancora oggi, non calcolabili.

Badate bene, oggi siamo in condizioni assai peggiori, anche perché, sulla scia dell’euforia post bellica, abbiamo permesso a pochi soggetti a capo di organizzazioni tese solo ed esclusivamente al perseguimento di loro disegni di egemonia personale, di gettare le basi per la catastrofe imminente che si sta prefigurando all’orizzonte.

E, come ricordato poco sopra, i segnali premonitori ci sono tutti, a partire dall’economia che sta andando letteralmente a rotoli – solo ed esclusivamente per colpa di azioni scellerate commesse negli anni precedenti – e per le visioni guerrafondaie di alcuni altri soggetti che, erroneamente, pensano di essere dalla parte della ragione, mentre non sono altro che semplici strumenti di poteri che si celano nell’oscurità più totale.

Ciò che potrebbe succedere molto a breve nel nostro piccolo paese, ma sempre molto importante per l’intero equilibrio del vecchio continente (cosa che, purtroppo, tutti i nostri politici non hanno mai capito), potrebbe anche essere il default totale, con il conseguente “colpo di mano” di alcune elites, dichiaratesi all’ultimo momento, ovviamente nel supremo interesse del solito “popolo bue”.

E tutto questo non pensiate che accadrà un “domani” non ben identificato temporalmente!

Con estrema certezza, lo vedremo “in scena” in questo prossimo inverno, e ci piomberà addosso come una meteora impazzita, avverso la quale nulla potremo fare, se non metterci a pregare, sperando che non ci colpisca a tradimento e che ci dia ancora una possibilità.

Ma le uniche possibilità che avremmo potuto avere, ce le siamo giocate con la nostra indifferenza e con il continuo demandare ad altri il difficile compito di gestire e guidare la nostra stessa vita.

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