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Stalin. Ha perso, anche se ha vinto
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L’ora zero si sta avvicinando sempre di più

Medio Oriente rappresentato con numerose esplosioni nucleari

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Sembra quasi il titolo di un thriller politico/spionistico del tipo “Ai vertici della tensione” o altri molto consimili, che parlano di attacchi alla democrazia Statunitense da parte di terroristi di varie nazionalità, a seconda della pellicola, ma in effetti non è altro che un’analisi rapida e precisa degli avvenimenti che si stanno dipanando nello scacchiere medio orientale in particolare, e più in generale in tutto il mondo.

Con l’attacco terroristico di ieri a Baghdad, presso la tomba di Soleimani, generale ucciso 4 anni fa in un altro attentato, e considerato una guida per il popolo iraniano, è stata data un’accelerazione molto potente alla possibilità che il conflitto degeneri, allargandosi prima a tutto il Medio Oriente e, di conseguenza, all’intero Mondo, diventando, di fatto, la Terza Guerra Mondiale.

L’avvertimento di Erdogan

Poche ore prima era arrivata la notizia dell’uccisione del secondo nella linea di comando di Hamas, Saleh al-Arouri, a Beirut, da parte di un drone Israeliano, insieme ad altri 6 alti funzionari del potere palestinese, che ha scatenato le ire sia dei palestinesi che dell’intero mondo musulmano, a partire da Erdogan, che ha apertamente minacciato sia Israele che gli Stati Uniti di intervenire se la questione non dovesse rientrare molto rapidamente.

Il possibile intervento libanese

Dal paese dei Cedri ci sono già state reazioni molto dure nei confronti di Netanyahu e di Israele, che sono stati avvertiti di tornare sui propri passi, altrimenti il conflitto vedrà il coinvolgimento pesante dell’esercito Libanese, e non ci saranno più limiti a quello che potrà succedere.

Le enormi responsabilità degli Stati Uniti

Nel contempo c’è stata la mossa a sorpresa degli USA che, con il loro veto alle Nazioni Unite per il cessate il fuoco e la sospensione delle ostilità, ha scatenato ulteriori proteste da tutto il mondo moderato e democratico, oltre, ovviamente, alle prese di posizione molto dure da parte del mondo musulmano, in quanto tale veto pone l’intera comunità mondiale di fronte al fatto che una delle maggiori potenze del Mondo ha apertamente avallato la distruzione incontrollata di una intera nazione da parte del vicino prepotente.

Il genocidio del popolo palestinese

Nel frattempo, e grazie a queste mosse assolutamente condannabili, Israele continua nella sua azione militare di devastazione, facendo salire il numero dei morti – quelli ufficialmente riconosciuti – ad oltre 22.000, di cui un buon 40% sono bambini innocenti, che hanno avuto la sola colpa di trovarsi dalla parte “sbagliata” dello schieramento.

Il bavaglio israeliano alla stampa

E ho scritto appositamente “ufficialmente riconosciuti”, in quanto è venuto fuori proprio da una nostra reporter – Rai 3 – che pare, con molta probabilità, che il governo Israeliano obblighi tutti i corrispondenti stranieri a firmare un contratto di 12 pagine, con il quale si pone un sostanziale bavaglio alla libera informazione, in quanto prima di pubblicare un articolo o mandare un servizio giornalistico televisivo ci deve essere il benestare dell’organo di controllo centrale.

Sembra di essere ritornati indietro di 70 anni, ai tempi dell’Istituto Luce Italiano e del Ministero della Propaganda, che curava e controllava tutte le notizie che venivano trasmesse ai cittadini prima di dare il proprio benestare alla pubblicazione, e questo, personalmente, mi fa molto dubitare dell’avanzamento della nostra civiltà.

La posizione di Putin

A tutto ciò si sono unite le esternazioni di Putin contro Israele – da sempre la Federazione Russa è schierata all’opposizione di Israele, considerata la “longa manu” del potere imperialista americano – che minaccia apertamente di stare molto attenti acché il conflitto non si allarghi all’intero mondo.

https://www.agi.it/estero/news/2024-01-02/israele-colpisce-sede-hamas-beirut-khan-younis-mezzaluna-rossa-24668766/

La situazione sta rapidamente degenerando

Dopo questa rapida carrellata degli ultimi fatti accaduti in Medio Oriente, e dopo aver considerato tutte le reazioni avute dietro a questi accadimenti, è facile verificare come la situazione stia realmente degenerando e diventando sempre più incontrollabile, in special modo se si pensa come lo stesso Biden – alle prese con sia la sua età avanzata, che lo rende un uomo assolutamente non adatto a guidare la maggior potenza militare del Mondo, sia a gestire un tale conflitto e, in più, con lo spettro delle prossime elezioni che lo vedono in netto svantaggio verso il suo acerrimo nemico ed avversario di sempre , Donald Trump – non riesca sostanzialmente più a controllare Netanyahu.

Mescolando tutti questi ingredienti si può facilmente capire come Israele vada avanti, imperterrita, a perseguire il proprio obiettivo, che da sempre è quello di sterminare, una volta per tutte, il popolo palestinese e occupare definitivamente i territori che da sempre reclama come suoi per diritto “divino” e, con molta probabilità, proprio per l’immensa paura che, bene o male, pervade tutti gli “attori” coinvolti in questo dramma umanitario, continuerà fino al raggiungimento del proprio traguardo.

Ma, come dice il proverbio, la corda si può tirare fino ad un certo punto, perché poi, alla fine, si rischia di romperla, ed allora nulla potrà più essere fatto per riparare al deflagrare degli eventi.

Le probabili conseguenze

E in questo frangente è del tutto ovvio che, se le cose dovessero continuare di questo passo e si arrivasse veramente ad un’occupazione definitiva, da parte di Israele, dell’intero territorio di Gaza e della Palestina tutta, con l’uccisione o deportazione dell’intera popolazione palestinese, i paesi limitrofi non staranno di sicuro a guardare senza intervenire, in un modo o nell’altro, e in tale situazione è facile comprendere come un missile arrivato nel posto sbagliato, o un attentato fatto nel posto sbagliato, possano accendere la miccia – già molto corta – che faccia saltare in aria l’intero mondo.

Se si studia il passato, si può ben vedere come le due Guerre Mondiali siano state scatenate con degli avvenimenti estremamente più ridotti e praticamente insignificanti rispetto a ciò che stiamo osservando oggigiorno.

I parallelismi storici

Tanto per rinfrescare la memoria dei lettori, la Grande Guerra scoppiò con l’uccisione dell’Arciduca Francesco Ferdinando e della moglie Sofia a Sarajevo da parte del “terrorista” bosniaco Gavrilo Princip, che con 2 colpi di pistola decretò di fatto l’inizio della Prima Guerra Mondiale (ovviamente era il classico “casus belli”, ma tanto bastò agli austriaci e ai tedeschi per scatenare l’immane carneficina che portò via oltre 20 milioni di vite in 5 anni.

E chi non ricorda il famoso “corridoio di Danzica”, pretesto con il quale la Germania di Hitler scatenò la Seconda Guerra Mondiale? Anche qui si trattò realmente di una scusa bella e buona per mettere alle strette le potenze avversarie e per determinare il fatto che, se non si fossero mosse, la Germania avrebbe facilmente conquistato l’intero continente Europeo, per cui le nazioni avversarie – Inghilterra e Francia, in sostanza – si mossero, dando vita al più terribile conflitto dell’intera storia umana che, cifre non ufficiali ma presunte, secondo alcuni studiosi, ha mietuto oltre 30 milioni di vite fra le popolazioni coinvolte.

Lo spettro del nucleare

E oggi, purtroppo, siamo alle prese con degli stati che hanno il controllo dell’energia nucleare – anche se tutti continuano a smentire il fatto che l’Iran sia in possesso della bomba atomica – ed, arrivati ad un certo punto, nessuno può escludere a priori che, una bella mattina, qualche capo religioso o politico che sia, si svegli e decida di utilizzare un’arma che, già nel passato, è stata usata a sproposito da un delinquente solo per scopi propagandistici e per interessi personali, senza, peraltro, curarsi minimamente delle conseguenze che ebbe questa sua folle decisione.

L’ora “zero”

E a quel punto, veramente, l’umanità si troverà sull’orlo del baratro e dovrà decidere se vuole continuare a vivere o se preferisce scatenare il tanto temuto “olocausto nucleare”, che non farà sicuramente né vinti né vincitori, poiché segnerà per l’eternità il nostro destino.

E così l’ora zero sarà scoccata.

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