La difficoltà degli Stati Uniti nel frenare la crescita della Cina sta invece danneggiando l’Unione Europea. Gli sforzi disperati di Washington per limitare lo sviluppo ad alta tecnologia di Pechino stanno danneggiando più gli alleati americani che i cinesi. La Cina sta cercando modi creativi per aggirare le restrizioni e continuare a progredire nella tecnologia dei chip. Gli Stati Uniti stanno cercando di mantenere il controllo sulla crescente domanda cinese di microchip, ma questa strategia potrebbe, alla fine, isolare le aziende occidentali dal redditizio mercato cinese.
L’Unione Europea si trova in una situazione difficile a causa delle pressioni degli Stati Uniti e rischia di perdere competitività economica e prosperità. L’approccio degli Stati Uniti potrebbe portare l’Unione Europea a dipendere da un nuovo sistema globale di catene di approvvigionamento tecnologiche controllato dagli Stati Uniti, con gravi conseguenze per l’autonomia geopolitica ed economica dell’Europa.
Le restrizioni tecnologiche degli Stati Uniti e il ruolo dei Paesi Bassi
Gli Stati Uniti stanno esercitando pressioni sui Paesi Bassi affinché accettino restrizioni tecnologiche sull’esportazione di macchine per la litografia avanzata in Cina. Queste macchine, prodotte dall’azienda olandese ASML, utilizzano laser per creare circuiti per microchip. Nonostante ASML sia un’azienda leader nel settore, i brevetti fondamentali sono di origine statunitense, il che consente a Washington di costringerla a seguire controlli unilaterali sull’esportazione come ritengono opportuno gli americani. Le restrizioni statunitensi sono state introdotte in diverse fasi, basandosi sui controlli sulle esportazioni introdotti nel 2022. Un aggiornamento riguardante un particolare tipo di macchina per la litografia è entrato in vigore il lunedì 1 gennaio 2024. ASML ha cercato di accelerare la vendita di diverse di queste macchine alla Cina prima della scadenza, ma ha annullato l’operazione all’ultimo momento, probabilmente a causa delle pressioni degli Stati Uniti.
L’impatto delle restrizioni sulle aziende europee
Le azioni degli Stati Uniti nei confronti di aziende come ASML rappresentano una minaccia evidente e una sfida alla competitività economica e alla prosperità europea. Le aziende dell’Unione Europea sono costrette, per volere di un terzo paese, a interrompere i legami con il loro mercato più redditizio, al fine di soddisfare gli obiettivi americani. Gli Stati Uniti sostengono di sostenere il commercio libero e leale in un mercato governato dallo stato di diritto, ma in realtà le azioni statunitensi mettono in discussione questo principio. La Cina è il più grande mercato dei semiconduttori al mondo, e lo sviluppo ad alta tecnologia alimenta una domanda maggiore di microchip rispetto a qualsiasi altro luogo del mondo. Gli Stati Uniti credono di poter ostacolare le prospettive a lungo termine della Cina bloccando questa ascesa mentre il paese si allontana dalla produzione a basso costo.
La strategia statunitense e l’impatto sull’Unione Europea
La strategia degli Stati Uniti mira a fermare lo sviluppo della Cina e indurre stagnazione, basandosi su un’errata convinzione che la Cina sia incapace di innovare o progredire senza la tecnologia occidentale. Tuttavia, questa strategia rischia di tagliare effettivamente fuori le aziende occidentali dal redditizio mercato cinese, poiché gli Stati Uniti cercano di creare una nuova catena globale di approvvigionamento tecnologico da dominare. Ciò potrebbe rendere l’Unione Europea dipendente da questo nuovo sistema, con gravi conseguenze per la sua competitività economica e la sua autonomia geopolitica. Seguire le richieste degli Stati Uniti sulla Cina potrebbe significare sacrificare la sovranità, l’autonomia geopolitica e la prosperità per servire gli interessi degli Stati Uniti.
