A occupare le prime pagine dei giornali, e non solo, è il conflitto in atto sulla striscia di Gaza, ubicata lungo la costa ovest di Israele. La zona costiera di Gaza, nonostante la limitata estensione, è abitata da un gran numero di persone. La popolazione è costituita principalmente da palestinesi. Da molti anni, ormai, questa terra è al centro di scontri e tensioni tra le autorità israeliane e quelle palestinesi.
Dal 2008, la striscia di Gaza è sotto il controllo di Hamas, un organismo di natura politico-religiosa palestinese, fondato nel 1987 da Yasin con l’unico scopo di liberare la Palestina e dare vita a uno Stato islamico.
Gaza isolata
L’ingresso a Gaza è decisamente ostacolato dalle milizie. Israele ha pieni poteri sul territorio, ha imposto una serie di restrizioni che interessano sia il trasporto delle merci sia gli spostamenti delle persone. Questa serie di imposizioni hanno creato non poche problematicità, trasformando in un inferno la vita nell’intera area, giacché risulta difficile effettuare i rifornimenti di viveri, avere a disposizione cure mediche appropriate e, sopratutto, tali ingiunzioni sono di ostacolo ai corridoi umanitari.
Gaza fra tensioni e temporanee tregue
Nel maggio 2021, Hamas e Israele giunsero a una tregua con una dichiarazione di cessate il fuoco ed entrambe reclamarono la vittoria. Ripresa dei conflitti e temporanee tregue si sono succedute nel corso degli anni fino ad arrivare allo scorso ottobre 2023. Hamas, da Gaza, ha lanciato l’ennesima offensiva contro diverse città israeliane con attacchi via terra e raid aerei. La risposta di Israele è stata immediata, assediando la zona della striscia di Gaza e interrompendo la distribuzione di beni primari: cibo, acqua, energia elettrica, combustibile. L’evolversi in ascesa del conflitto ha generato non poche apprensioni sul piano internazionale, si prospetta uno scenario di guerra che potrebbe estendersi ben oltre l’area attualmente interessata.
Perché la striscia di Gaza suscita così tanto interesse?
Non è difficile rispondere, Gaza ha una posizione geografica strategica, politicamente diviene il centro principale degli scontri tra palestinesi e israeliani, e in generale del conflitto Mediorientale. Gaza riveste, poi, un ruolo chiave nell’economia palestinese. Lo stato di benessere socio-economico della gente palestinese dipende, proprio, dalla stabilità economica di questa zona. Inoltre il territorio è ritenuto punto focale dei negoziati di pace tra Israele e il governo palestinese.
Conclusioni
Gaza è la parte di Palestina che si affaccia sul Mediterraneo, occupa una posizione geopolitica strategica; è sito centrale nelle trattative di pace tra autorità israeliane e palestinesi; possiede una stabilità economica non indifferente per lo stato di agiatezza collettiva.
Si può ipotizzare una pace definitiva? Allo stato attuale una tregua a lungo termine sembra lontana, visti gli interessi economici, politici, di controllo e potere che sono in gioco. Ancora una volta a farne le spese, sono stati, sono e saranno solo tanti innocenti, tirati dentro un’escalation di violenza e morte.
Sarebbe bello se le parole di papa Francesco arrivassero al cuore di tutti: “Tanti innocenti morti, tanti soldati che lasciano la vita lì. E questo perché sempre la guerra è una sconfitta, sempre”.
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