Il fentanyl è una droga sintetica altamente letale, 100 volte più potente della morfina e 50 volte più potente dell’eroina. Negli Stati Uniti, è la principale causa di morte tra i giovani adulti. La maggior parte del fentanyl in America viene prodotta in Messico, ma i precursori chimici necessari provengono dalla Cina.
Per contrastare il traffico di droga, in particolare il fentanyl, il ministro dell’Interno italiano Matteo Piantedosi si è incontrato a Washington con la vice procuratrice generale statunitense Lisa Monaco e il segretario alla Sicurezza interna Alejandro Mayorkas. I tre hanno discusso di come seguire il flusso di denaro per individuare i responsabili del traffico di droga.
Il metodo “follow the money”
Il “follow the money” è il metodo utilizzato dal magistrato antimafia Giovanni Falcone, che ha ispirato anche la lotta al narcotraffico negli Stati Uniti. Questo approccio consiste nel seguire il flusso di denaro per ricostruire i business criminali e individuare i responsabili.
La Cina e il fentanyl
La Cina è il principale produttore di precursori chimici necessari per la produzione di fentanyl. Nonostante gli Stati Uniti abbiano chiesto alla Cina di collaborare nel bloccare il flusso di questi prodotti chimici, Pechino ha negato di aver avuto un ruolo nella diffusione del fentanyl. La questione è diventata un punto di attrito tra i due paesi.
Il ruolo dei cartelli messicani
I cartelli messicani sono i principali produttori di fentanyl in America. Tuttavia, per ottenere i precursori chimici necessari alla produzione della droga, si affidano a gruppi cinesi per il riciclaggio del denaro. In questo modo, i cartelli messicani possono acquistare i precursori chimici necessari senza attirare l’attenzione delle autorità.
La lotta contro il fentanyl
Gli Stati Uniti sono sempre più impegnati nella lotta contro il fentanyl e altre droghe sintetiche. Nel 2022, la Drug Enforcement Administration ha sequestrato quasi il doppio di fentanyl rispetto all’anno precedente, oltre 4 tonnellate in polvere e 50,6 milioni di compresse contraffatte contenenti fentanyl.
Per contrastare questa epidemia, gli Stati Uniti ritengono necessario rafforzare la cooperazione internazionale. L’iniziativa lanciata la scorsa settimana, a cui hanno preso parte rappresentanti di oltre 80 paesi e organizzazioni internazionali, è un primo passo. Anche l’Italia si è impegnata a fare la sua parte firmando la dichiarazione finale della ministeriale.
Conclusioni
In sintesi, la lotta al fentanyl richiede una collaborazione globale tra i paesi coinvolti. Il metodo “follow the money” è fondamentale per individuare i responsabili del traffico di droga e contrastare gli effetti devastanti del fentanyl sulla salute pubblica.
Fonte: articolo di Gabriele Carrer su “formiche!” del 13/07/2023