Mi sto trovando in una situazione realmente kafkiana o, per meglio dire, in un continuo ed infinito loop.
Le notizie che mi arrivano quotidianamente, sia che provengano da fonti poco affidabili, in quanto facenti parte di lobbies e correnti varie come giornali, televisioni o programmi dedicati a finti approfondimenti socio-politici, piuttosto che reperite tramite la rete social o da siti “Istituzionali”, mi danno la sensazione di cui sopra.
E, nonostante io insista a parlarne o a scriverne, sembra inverosimilmente che pochi o quasi nessuno riesca a comprendere realmente quella che è la situazione attuale che la nostra umanità sta vivendo e, soprattutto, quale è il drammatico futuro che la attende.
Esaminando gli ultimi 20 anni, da quando ha avuto inizio questo incredibilmente malsano millennio – probabilmente il peggiore che si possa essere visto sulla faccia della terra, da ché la scimmia ha lasciato gli alberi, per iniziare a camminare a schiena dritta – possiamo vedere quanto è successo e tentare di capire, in questo modo, quello che ci riserverà il futuro.
Parafrasando un celebre film, dove la protagonista cita la frase “il futuro non è scritto”, in questo caso, malauguratamente, è proprio l’inverso, in quanto, almeno per chi riesce ad incastrare tutti i tasselli del mosaico in un quadro panoramico, il nostro futuro è stato già pianificato e decretato ed, a meno che non succeda qualche cosa di veramente significativo che sconvolga tutti i disegni in atto, non c’è realmente più nulla da fare.
Gli avvenimenti importanti più recenti
Agli inizi del 21° secolo abbiamo avuto, oltre alla seconda Guerra del Golfo, che ricordo a tutti quanti aver provocato, con molta probabilità, oltre mezzo milione di vittime, a seconda delle fonti che si vogliono andare a consultare (come si sa, normalmente queste cifre sono sempre sottostimate per evidenti interessi, sia dell’una che dell’altra parte, per cui, a parer mio, potrebbero essere anche superiori al milione), una terribile crisi economica, scatenata principalmente dalla terrificante avidità di poche persone a capo dei più grandi istituti finanziari degli U.S.A., coadiuvati, in questo, dalle incapacità e dagli interessi delle persone che, in quel dato momento, comandavano quella nazione.
Nel frattempo non dobbiamo dimenticarci delle infinite e numerosissime guerre presenti in giro per il mondo –non meno di una decina, a partire dal genocidio perpetrato nella regione Balcanica, proseguendo con la infinita questione Israeliano-palestinese e finendo con le conseguenze derivanti dalla succitata seconda Guerra del Golfo– che, in un modo o in un altro, ci hanno “tenuto compagnia” fino ai giorni nostri.
Poi siamo arrivati alla messa in scena della grande “prima teatrale”, con l’avvento della pseudo pandemia mondiale, che ha superato qualsiasi possibile immaginazione, al confronto della quale le opere del Machiavelli potrebbero assomigliare a dei pensierini di un bimbo della terza elementare.
Il “complotto”
Senza ombra di dubbio, a questo punto della lettura, ci sarà più d’uno che, dentro di sé, inizierà a dirsi “ecco il solito complottista”, ma, come ho già avuto modo di parlarne diffusamente in diversi articoli precedenti, alle spalle di tutto ciò che stiamo vivendo c’è una precisa regia, condotta da pochissime persone –forse meno di 50– che stanno seguendo un piano a lungo termine, ormai iniziato oltre un secolo fa.
Ed è qui che la quasi totalità delle persone, comprese quelle che, magari, hanno intravisto qualche brandello di verità, non riescono a comprendere a pieno quello che sta succedendo e come sia possibile che un esiguo numero di persone riesca a condurre a buon fine un piano così vasto nelle dimensioni, sia fisiche che temporali.
Non è che non capiscano i meccanismi e le azioni che osserviamo scorrerci addosso tutti i giorni, il problema fondamentale è che sfugge a tutti il nesso fra un pugno di uomini e la durata di 1 o 2 secoli di tale progetto, non comprendendo come ciò sia possibile
La spiegazione
La spiegazione è estremamente semplice e brutale nello stesso tempo, in quanto è sufficiente che alcuni personaggi, all’inizio del secolo scorso, rendendosi conto con molta precisione delle “pericolosa strada” intrapresa dall’umanità con la sua crescita demografica incontrollata (con tutto ciò che ne consegue), abbia “capito” che bisognava intervenire per porre un freno a tutto ciò, rendendosi conto, sostanzialmente, che questa Terra non può essere abitata da più di 1 o 2 miliardi di individui in quanto, al contrario, si osserverebbe tutto ciò che stiamo realmente vivendo oggi.
Perché, e qui sono costretto, giocoforza, a dare parzialmente ragione a tale ragionamento, se la crescita demografica continuasse con gli stessi ritmi dell’ultimo secolo (nel 1920 la popolazione mondiale assommava a circa 1,4 miliardi di persone, ed esattamente un secolo dopo è arrivata a 8 miliardi abbondanti, segnando un fattore di crescita x6), con molta probabilità, fra un altro secolo potremo essere di fronte ad una cifra di individui pari a 15-20 miliardi di unità.
E questo mondo non può sorreggere un tale numero di persone.
Ecco, in sostanza, quali sono i pensieri che hanno scatenato tutto quello che stiamo vivendo da un secolo a questa parte, e anche se l’obiezione, più che giusta, può essere “come è possibile che poche decine di persone abbiano innescato tutto questo?”, la risposta è assolutamente brutale nella sua semplicità: perché sapevano che, muovendo le giuste “pedine” (cani pastori) le poche “teste pensanti” esistenti non sarebbero riuscite in alcun modo a convincere il resto del gregge di ciò che si stava verificando.
Mi rendo perfettamente conto che tali asserzioni potrebbero suscitare polemiche, ribrezzo, malessere e perfino odio ma, purtroppo, la situazione nel suo insieme è realmente questa, e lo possiamo ben vedere ogni giorno ed ogni nuova notizia che ci viene passata da “chi di dovere”.
La guerra di oggi
Uno degli esempi più eclatanti che si possono identificare, a titolo esemplificativo di quanto sopra esposto, è la guerra che si sta combattendo nell’est dell’Europa fra Russia e Ucraina dove, ad oggi, i morti –anche se non lo sapremo con certezza per i prossimi 20 anni– sono già oltre i 300 mila, e dove, effettivamente, non si sta combattendo un conflitto per delle mere questioni territoriali o culturali, ma quello che sta andando in scena è un combattimento all’ultimo sangue fra due blocchi di potere per il predominio di potere e finanziario del prossimo secolo.
Da una parte abbiamo gli U.S.A. che, tenendo fede alla loro natura ormai secolare, hanno fatto scatenare un conflitto sempre più vicino alla globalità su un territorio lontano da “casa loro”, riuscendo a coartare subdolamente, con le giuste pedine nei posti adatti, un intero continente come quello Europeo, facendogli fare ciò che era loro volontà specifica.
E non si fermeranno!
Il piano “perfetto”
Nel frattempo, il disegno “principale” continua ad andare avanti senza alcun intoppo, soprattutto perché “nessuno riesce a vederlo” nella sua terrificante totalità.
Come detto, l’obiettivo principale è la depopolazione generale del mondo e questo, ormai, sono mio malgrado costretto ad ammetterlo, sono riusciti ad ottenerlo con la vaccinazione di massa di oltre 5 miliardi di persone che, ormai, inconsciamente, portano dentro di loro i principali meccanismi che potranno soddisfare l’obiettivo primario.
Infatti, come ho già avuto modo di spiegare nei precedenti articoli, nel corso del 2021 sono stati eseguiti degli esami approfonditi e strutturali sui vaccini, da parte di alcuni scienziati e medici privati che hanno identificato, all’interno dell’intruglio, delle sostanze inibenti la fertilità e, ulteriormente, anche l’innesco della sterilità, sia negli uomini che nelle donne.
E per quanto riguarda la “gestione” di chi sopravviverà a quanto sopra detto fino a che gli obiettivi prefissati non saranno raggiunti, basta vedere quanto, da ogni parte del mondo, sta venendo fuori.
Tutti ricorderanno la famosa o, per meglio dire, famigerata “agenda Colao”, che prevede la riunificazione digitale in un unico documento di ogni singolo dato personale di tutta la popolazione, non tanto per dare un beneficio a tutti quanti -come sostengono, ovviamente, lor signori- ma solo ed esclusivamente per avere un controllo sempre più efficace e stringente sull’intera popolazione.
Dalla Cina all’Occidente
Nei paesi dove è attiva una sostanziale dittatura, come la Cina, questo sistema è già stato messo a punto con estremo profitto, e senza che la popolazione abbia avuto niente da ridire (anche perché sono estremamente consci che non gli sarebbe concesso protestare troppo, pena la galera o peggio), attraverso la famosa “patente a punti”, dalla quale, ad ogni “cattiva azione “ o infrazione, vengono tolti dei punti, mentre se sei ligio alle leggi ti concedono qualche punticino di gratifica.
Il problema è che quando hai esaurito tutti i punti in possesso su questa “aberrante patente”, in pratica, diventi un reietto della società e non puoi più fare assolutamente nulla, se non tentare di sopravvivere ai margini della società.
E badate bene che questo sistema, sotto sotto, lo stanno cercando di esportare anche nel nostro occidente, ovviamente in modo più silenzioso che in Cina o in Corea del Nord, consci del fatto che qui, “teoricamente”, siamo in democrazia e, soprattutto, perché, alla luce di questa convinzione, dovrebbero affrontare delle reazioni da parte di quei pochi che si rendono conto di dove vogliono arrivare.
Hanno messo in piedi un carrozzone di assurdità, sulla scia della pseudo pandemia e, soprattutto, grazie all’apporto ultra convinto di tutti quelli che si riconoscono nel movimento dei “Gretini”, parlando già apertamente di trasformare le attuali metropoli nelle famose “città dei 15 minuti”, estrapolando un disegno espresso dallo scienziato franco-colombiano Carlos Moreno e ripreso dalla sindaca di Parigi Anne Hidalgo, che, in sostanza, permetterebbe a tutti quanti di raggiungere in soli 15 minuti a piedi o in bicicletta, qualsiasi posto desiderato.
E chi contravvenisse ad utilizzare o i piedi o la bici per più di due volte, utilizzando, al loro posto, l’auto, verrebbe punito con delle multe salatissime che, oltre a portare nelle casse comunali una montagna di soldi, darebbero quel controllo totale sulla popolazione senza dover instaurare una vera dittatura, e tutto questo sulla scia della falsa convinzione che, in tale modo, riusciremo a “salvare il nostro pianeta” ecologicamente parlando.
https://it.wikipedia.org/wiki/Citt%C3%A0_di_15_minuti
Non penso esista menzogna più sfacciatamente enorme di questa!
I microchip sottocutanei
Per concludere, già qualche anno fa abbiamo avuto modo di assistere ad un esperimento a parer mio realmente terrificante per la sua inumanità, ed è relativo ai microchip sottopelle, impiantati, per ora, solo per utilizzarli come carta di credito, chiave di accesso all’auto o documento da esibire senza doverselo portare dietro, ma, sicuramente, entro breve tempo potrebbero esserci concentrate tutte le informazioni personali di ciascuno di noi, in modo da trasformarci in dei “semplicissimi numeri”.
La Svezia è una delle capofila di questi esperimenti, e già si contano qualche migliaio di adepti estremamente felici di poter pagare in un negozio “imponendo le mani” come dei novelli Gesù, non rendendosi conto che, in tale modo, “spariranno” letteralmente dall’esistenza come persone, diventando solo delle cifre.
https://www.focus.it/tecnologia/digital-life/microchip-sottopelle
Conclusione
Potrei andare avanti ancora lungamente a descrivere decine e decine di altri “sintomi” che tutto ciò sta avvenendo, ma, con molta probabilità potrei generare ancora più confusione e scetticismo nei lettori.
Ma se non suonerà una “sveglia generale” ho la brutta, ma sicura certezza che, oramai, abbiamo superato anche la famosa “frutta”.