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Stalin. Ha perso, anche se ha vinto
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Facce di bronzo

ciondolo in bronzo raffigurante un volto

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In questi giorni, essendo partita la campagna elettorale, e considerando il poco tempo a disposizione per i partiti al fine di racimolare più voti possibile, sento nei vari telegiornali o approfondimenti serali le continue lamentele del capo del P..D., Enrico Letta, a proposito dei presunti legami fra la Russia di Vladimir Putin e la Lega di Matteo Salvini, e le ingerenze sospettate dal segretario DEM da parte dei Russi, nella vicenda della recente caduta del governo Draghi.

Ovvero, Letta avanza l’ipotesi che la Russia, per facilitare le destre in Italia, abbia messo a punto un’operazione, molto complessa, di favoreggiamento di una organizzazione russa, al fine di facilitare l’ingresso in Italia, tramite le Organizzazioni Non Governative, di un numero sempre più elevato di migranti dalle coste dell’Africa del Nord.

In questo modo avrebbero reso gioco facile alle destre e, in primis, a Salvini, nel cavalcare la protesta e far, così, cadere il governo.

Oltre a questa ipotesi, degna del miglior libro di spionaggio internazionale, vengono adombrate anche altre commistioni fra Lega e uomini russi – non si capisce se dei servizi segreti o semplici funzionari politici delle varie ambasciate – fin dalle vicende, ormai note, di quell’imprenditore che è stato accusato di essersi aggregato a dei viaggi della Lega in Russia al fine di intrallazzare con gli omologhi russi a suo favore e, dicono, per ricevere finanziamenti per la Lega.

Senza entrare troppo nelle vicende in questione, quello che mi colpisce maggiormente è l’immensa “faccia di bronzo” di questi pseudo comunisti post moderni che, ribaltando a 360° la storia, che noi più anziani ci ricordiamo, dei rapporti tra U.R.S.S. e Partito Comunista Italiano, tendono a dimenticarsi tutto ciò che è accaduto in Italia fin dal primissimo dopo guerra (e, per la verità, in quasi tutto l’occidente, reduce da 6 anni di guerra devastante).

Infatti, negli anni 60,70 e 80 era assolutamente quotidiana la vicenda dei finanziamenti al P.C.I. da botteghe oscure, da parte del P.C.U.S. e i viaggi in Unione Sovietica erano veramente all’ordine del giorno, con un vero e proprio interscambio di soldi, favori, informazioni e garanzie sull’operato politico Italiano.

Non per nulla, verso la fine del secolo scorso, quando usci il dirompente “dossier Mitrokhin”, con all’interno descritti, per filo e per segno, tutti i rapporti intercorsi fra i Servizi Sovietici e i vari paesi occidentali, il famoso vaso di Pandora fu scoperchiato e il flusso di denaro verso il P.C.I. si interruppe, almeno parzialmente, e solo per il momento.

Come è ovvio pensare – ma non più di tanto – dopo la caduta del muro di Berlino, dell’89, i rapporti fra la ex Unione sovietica e il partito comunista Italiano cambiò totalmente aspetto e, con grande probabilità, non fu mai più lo stesso.

Ma che oggi si venga a sentir dire da un segretario del Partito Democratico, erede diretto del P.C.I. di un tempo, che “le destre” intrattengano rapporti di intelligence e pure finanziari con gli eredi dell’Unione Sovietica, al fine di modificare lo status politico dell’Italia, non solo mi fa scompisciare dalle risate, ma mi conferma una volta di più di quale pasta siano fatti i nostri politici di oggi.

Quando, ad esempio, sappiamo perfettamente che dietro le manovre di oltre mezzo secolo fa, che determinarono il famoso “compromesso storico” fra Democrazia Cristiana e P.C.I. e la creazione dell’ancora più famoso “penta partito” (queste cose io le ho vissute personalmente, e ricordo assai bene i discorsi che venivano fatti quotidianamente sui giornali dell’epoca e in ogni trasmissione di approfondimento politico che andava in onda), c’era lo zampino malcelato del P.C.U.S. sovietico.

Senza voler dilungarmi troppo sui perché e per come di queste vicende, vorrei semplicemente sottolineare quanto queste persone, che oggi fanno tanto gli scandalizzati per delle presunte ingerenze russe nella politica Italiana, dimostrando di fare concorrenza perfino al bronzo come metallo, per la faccia che riescono a ricoprirsi di tale sostanza, siano semplicemente ridicoli.

Si dice che in politica è tutto lecito e permesso, al solo scopo di vincere sui propri avversari, ma in tutta onestà io mi domando quando si inizierà a sentir parlare i nostri politici di cose serie che servono a migliorare l’esistenza di tutti quanti noi cittadini.

https://www.repubblica.it/online/fatti/kgb/caporale/caporale.html

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