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Stalin. Ha perso, anche se ha vinto
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Immigrazione clandestina

Barcone carico di migranti

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Era da tanto tempo che non affrontavo questo tema, ma mi pare giunto il momento di tornare ad occuparci di questo fenomeno che rischia di travolgerci tutti.

La linea del governo e del ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, non e’ piu’ sostenibile, sopratutto durante un’emergenza socio – economica- sanitaria come quella che stiamo attraversando.

Addirittura il Tg4 notoriamente fazioso e schierato pro governo o, per meglio dire, accucciato ai diktat che provengono dall’alto, ieri sera ha sparato a zero contro la titolare del Viminale, mettendo a confronto i dati dell’immigrazione clandestina dal 2019 ad oggi.

E cosi’ si puo’ osservare che nel 2019 gli sbarchi furono poco piu’ di 4 mila mentre nel 2020 arrivarono a 14 mila e nell’anno in corso, fino al 10 di agosto sono oltre 31 mila le persone sbarcate illecitamente in Italia.

Pochi sanno esattamente cosa significa, in termini economici, un tale fenomeno, a meno di non averlo vissuto in prima persona, come il sottoscritto.

Gia’ una decina di anni fa e solo per fare entrare una persona in Italia sulla rotta attraverso l’Albania, con tanto di permessi, contratto – farlocco – di lavoro e contratto di affitto per almeno 30 giorni, chi si prestava a fornire il tutto, si vedeva riconosciuti oltre 1500 euro a persona.

A questi andavano aggiunti altri 2000 – 2500 che restavano in tasca alla persona che si interessava delle procedure(di solito un albanese o macedone), per un totale di 4.000 € a persona.

Per informazioni prese, al giorno d’oggi un viaggio dall’Africa (sia sub Sahariana che del nord), puo’ costare dai 10.000 ai 20.000 $ a persona per cui basta moltiplicare 31 mila per anche solo 10 mila dollari e ci si accorge dell’immenso interesse economico che gira intorno a questo fenomeno.

Secondo la mia opinione, il giro di affari che ruota attorno a questo fenomeno potrebbe oscillare fra il mezzo miliardo fino al miliardo di dollari l’anno e sono convinto che sia una stima per difetto.

Per cui, pensate veramente che delle associazioni che si autodichiarano ONG, ovvero organizzazioni non governative e non a scopo di lucro, si facciano da parte di fronte ad una tale massa di denaro?

Se loro potessero farebbero arrivare, sulle nostre coste, l’enorme massa di esseri umani che sono accalcati sulle coste Tunisine e Libiche, pronti ad imbarcarsi per l’avventura.

Secondo recenti stime dell’Aise e dei servizi segreti, su quelle coste sarebbero pronti a partire oltre  900 mila  disgraziati per cercare fortuna nel Bel Paese.

A parte il fatto che  si continui a dire che dobbiamo aiutarli nei loro paesi, in modo che non debbano piu’ scappare, ed e’ un’ assoluta idiozia in quanto, se veramente avessimo voluto aiutarli nel loro paese, non avremmo dovuto, innanzi a tutto, intervenire nella loro gestione dello stato, eliminando Gheddafi per meri interessi economici  (petrolio, in sostanza) che, bene o male, riusciva a tenere sotto controllo tutte le tribu’ esistenti in Libia.

Ma ormai il danno e’ fatto e dobbiamo cercare di arginare gli effetti collaterali, sopratutto con politiche volte a tutelare l’incolumita’ del popolo Italiano.

Mi dispiace dirlo ma anche noi abbiamo i nostri bravi problemi, con i nostri oltre 5 milioni di poveri assoluti e con atri 5 pronti a superare la soglia dell’indigenza.

Per cui dobbiamo, egoisticamente, pensare a noi stessi e bloccare categoricamente la possibilita’ a questi delinquenti che gestiscono le Ong, di fare i lor sporchi interessi, in barba a qualsiasi motivo “umanitario” dietro il quale si trincerano nelle varie dichiarazioni.

La cosa piu’ scandalosa di tutte, secondo il mio punto di vista, e’ continuare a vedere un ministro come la Lamorgese ricoprire il suo ruolo.

E’ ormai palese e riconosciuto dalla stessa maggioranza che la sotiene che sia assolutamente inadatta ed incapace ad affrontare il problema organicamente e, di conseguenza, dovrebbe essere rimossa senza indugio.

Come nota di colore, bisogna ammettere che si dà molto da fare sotto un altro aspetto: il riconoscimento dello Ius Soli per tutti quelli che nasceranno sul suolo Italiano.

Ed ecco allora che si apriranno le porte degli ospedali di mezza Africa per far partire immediatamente milioni di donne incinta, pronte a regalarci la salvezza demografica del nostro povero paese.

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