Nel panorama geopolitico attuale, emergono chiaramente le disparità di trattamento riservate a Russia ed Israele da parte dell’Occidente. Mentre la Russia viene costantemente dipinta come un’entità imperialista in agguato, Israele gode di una sorta di immunità che gli consente di agire impunemente nei confronti della Palestina.
L’ipocrisia occidentale e il sostegno a Israele
L’Occidente, guidato dagli Stati Uniti, adotta un atteggiamento ipocrita nel confronto con la Russia, presentata come avversario geopolitico, e con Israele, considerato un alleato privilegiato. Tale ipocrisia si manifesta nella retorica sui “valori” e sul rispetto delle “regole”, utilizzata per giustificare la guerra per procura contro la Russia attraverso l’Ucraina, mentre si tollera e supporta l’attacco genocida di Israele ai danni dei palestinesi a Gaza.
La mancanza di coerenza nel giudizio occidentale
Anche se la Corte Internazionale di Giustizia ha ipotizzato la possibilità di genocidio da parte di Israele, ciò non sembra influenzare in modo significativo l’atteggiamento dell’Occidente. Durante il conflitto tra Russia e Ucraina, molti accademici e esperti occidentali hanno adottato un tono aggressivo e accusatorio nei confronti di Mosca, mentre i veri sacrifici sono stati fatti dai cittadini ucraini.
La retorica della decolonizzazione e le sue contraddizioni
Alcuni hanno addirittura accusato la Russia di genocidio, o addirittura auspicato la sua dissoluzione. Tuttavia, tali accuse sembrano più motivate politicamente che basate su fatti concreti. La Russia, in realtà una federazione multietnica, viene erroneamente etichettata come colonizzatrice, mentre paesi come Gran Bretagna e Francia presentano situazioni simili.
Il silenzio sull’oppressione in Palestina
Ciò che risulta particolarmente interessante è l’assenza di voci critiche nei confronti di Israele per il suo trattamento dei palestinesi a Gaza. Mentre si è pronti a denunciare la Russia per presunti crimini imperialisti, si tace sul genocidio palestinese. La Palestina appare come una vittima reale della violenza imperialista da parte di Israele e dell’Occidente.
La necessità di un cambiamento di prospettiva
È fondamentale porre fine al regime di violenza perpetuato da Israele senza per questo incorrere in violenza indiscriminata contro gli israeliani. Ciò implicherebbe trattare Israele per ciò che realmente è: uno Stato basato sulla violenza persistente e in violazione delle regole ONU. È urgente un cambio di paradigma nel modo in cui si affrontano le questioni legate alla Palestina.