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Il vergognoso silenzio dei media nostrani

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Con molta probabilità, molti di voi si ricorderanno delle giornate angoscianti e delle urla di tutti i conduttori di talk show o pomposamente chiamati programmi di approfondimento, all’alba dell’ennesima azione di guerra tra Russia e Ucraina, dove per colmo di disgrazia erano stati coinvolti inermi minorenni o povere donne martoriate dal martellante bombardamento.

La situazione attuale tra Israele e Palestina

Come allora, anche oggi ci si dovrebbe aspettare la stessa situazione nel nuovo conflitto scoppiato tra Israele e la Palestina, a maggior ragione considerando che ad oggi pare che i morti nelle fila dei civili palestinesi ammontino ormai ad oltre 11.000 persone, di cui oltre 4000 sono i minori trucidati dalle bombe e dai missili israeliani (ad onor del vero anche qui abbiamo potuto assistere ad una performance di uno dei tanti inviati, con classico elmetto e giubbotto e sullo sfondo la popolazione che se ne andava tranquillamente a fare la spesa).

Il silenzio dei media nostrani

Al contrario, i nostri esimi giornalisti e conduttori di programmi televisivi si sono limitati al più a riportare il numero delle vittime – quando lo hanno fatto – quasi stessero enumerando i partecipanti di un concerto rock e non di certo il conto delle vittime di una guerra scellerata e profondamente ingiusta da qualsiasi parte la si guardi.

Gli interessi economico-finanziari

Come sempre nelle questioni politiche, chi fa da padrona sono gli interessi di tipo economico-finanziario e anche questa volta la situazione non cambia minimamente, lasciando per altro un notevole senso di disagio a chi ne viene a conoscenza.

La questione energetica

Già con Draghi sul finire del suo mandato e guidato dalle vicende guerresche di oltre cortina, si erano avviate delle ricerche in tutto il nord Africa e Medio Oriente per far fronte alla sicura penuria di materie energetiche quali petrolio e gas per il prossimo futuro, visto e considerato che con molta lungimiranza il nostro paese si era autocastrato dichiarandosi apertamente nemico della Federazione Russa.

Gli accordi con Algeria, Libia e Israele

Oltre agli accordi stipulati con Algeria e Libia (dei quali ho già parlato ampiamente in articoli precedenti) e che ci sono costati “parecchio assai”, come sono usi dire i napoletani, la nostra cara Giorgia nazionale ha ben pensato di procedere con le avanscoperte contrattuali proprio con lo stato di Israele, conscia del fatto che tale paese aveva appena scoperto (inizi anni 2000) due importantissimi giacimenti di gas naturale nel Mediterraneo Orientale, denominati Leviathan e Tamar, che hanno reso Israele praticamente indipendente dalla domanda interna di energia e addirittura in grado di esportare le eccedenze in altri paesi.

I giacimenti di gas naturale della Palestina

Ma non è finita qui, poiché visto che il mare teoricamente è di tutti, anche la Palestina ha individuato alcuni grossi giacimenti di gas naturale proprio prospicienti Gaza – Gaza Marine – e ovviamente in questo modo avrebbe potuto affrancarsi dai fornitori esteri – come lo stesso Israele – e ciò non avrebbe potuto essere tollerato da chi da sempre ha mire sui suoi territori. Per cui Israele fin dal 2007 ha imposto un blocco navale con il quale impedire ai palestinesi di sfruttare i giacimenti trovati.

Il gasdotto sottomarino

In tutto ciò si è infilata la nostra grande Giorgia, che ha stretto accordi molto favorevoli – non di certo per noi – al fine di costruire entro il 2025 un gasdotto sottomarino di quasi 2000 km con il quale poter distribuire tutto questo bene al dio alla Grecia, a noi e a Cipro. E con buona pace di tutti i comitati ambientalisti che si sono immediatamente scatenati, si spenderanno la bellezza di 6 o 7 miliardi di Euro per la bisogna.

La natura dell’uomo

Come ci si può facilmente immaginare, quando ci sono cifre simili in ballo e la italica possibilità di “banchettare” allegramente sulle migliaia di “bustarelle” che immancabilmente gireranno intorno a questo mega affare miliardario, cosa vuoi che siano 100, 1000 o 10.000 morti in più o in meno?

Perché fondamentalmente questa è l’essenza dell’uomo, che la si voglia vedere o meno.

https://www.geopop.it/il-ruolo-del-petrolio-e-del-gas-nel-conflitto-israelo-palestinese-una-questione-poco-conosciuta/

Il silenzio dei media nostrani

Ed ecco in buona sostanza spiegato il grande mistero del silenzio delle nostre testate giornalistiche e l’immensa “macchina mediatica” che si è alacremente messa in moto in modo tale da non portare alcun fastidio al “manovratore” ed essere piuttosto attenti alla realtà oggettiva dei fatti, non sono di intralcio al potere politico operante in questo momento.

La situazione tra Russia e Ucraina

E prova lampante dell’atteggiamento dei nostri media è il benemerito Chicco Mentana e la sua fondazione Open. La recente denuncia a firma Washington Post sul sabotaggio del Nord Stream uno e due ad opera di agenti ucraini – e non russi come è sempre stato detto dai “giornalai” di cui sopra – sotto il comando di Zaluzhny Valery, generale al comando delle forze armate ucraine (ma ovviamente senza che il nostro esimio comico Zelensky ne sapesse nulla), dimostra l’atteggiamento dei nostri media.

La responsabilità dell’Occidente

Il buon Mentana non solo non ha reputato necessario scusarsi e dimettersi per le infinite menzogne che ogni sera ci ha sbraitato dal piccolo schermo, ma addirittura ha steso un impenetrabile velo di omertà su tutta la vicenda, limitandosi a non prenderla nemmeno in considerazione.

Come i lettori che mi seguono sapranno, personalmente fin da quando ci fu il suddetto sabotaggio, facendo due più due scrissi un articolo nel quale mettevo in evidenza l’altissima probabilità che fossero proprio gli ucraini gli artefici di tutto ciò e che con estrema probabilità noi occidentali ne eravamo direttamente responsabili in quanto fornitori di soldi e di armamenti che poi sono serviti per tali scopi.

L’appello alla presa di coscienza

In conclusione e molto amaramente, ormai non c’è più nulla di cui stupirsi e le motivazioni per le quali la nostra “comunicazione mediatica” è da paragonarsi a poco più che dei giornalini scolastici, penso che a questo punto siano più che evidenti a tutti quanti.

Resta pur sempre il fatto che per l’ennesima volta siamo di fronte alla bestialità dell’essere umano e forte sale dal mio ventre l’appello a tutti quanti affinché finalmente ci si svegli e si cerchi con tutte le nostre forze di intervenire per cambiare la situazione, ricordandoci che in fin dei conti “il governo e lo stato” siamo noi e che le varie Meloni, o Draghi che dir si voglia, sono solo dei “delegati” eletti dal popolo sovrano che DEVONO fare quanto gli diciamo di fare noi stessi.

Ma è altresì ovvio che se non riusciamo a prendere coscienza di noi stessi, sarà molto difficile che si riesca a cambiare lo stato delle cose.

https://www.rainews.it/articoli/2023/11/washington-post-il-sabotaggio-al-nord-stream-eseguito-dai-militari-ucraini-4d1156ed-6ea0-49d1-9880-316a6d9a5e5a.html

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