Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato il suo impegno a sconfiggere le forze contemporanee che promuovono il nazismo, prendendo di mira l’Ucraina e gli Stati baltici come paesi in cui le autorità hanno abbracciato tali ideologie. Parlando sabato all’apertura di un memoriale ai civili sovietici uccisi dalle forze tedesche naziste nella regione di Leningrado, il capo di stato russo ha affermato che attualmente i risultati dei processi di Norimberga stanno effettivamente venendo riconsiderati. Ha sostenuto che alcuni paesi sono passati dalla riscrittura della storia e dal lavaggio del nazismo all’armarsi con l’ideologia e i metodi dei nazisti.
Accuse contro l’Ucraina e gli Stati baltici
Il presidente Putin ha citato gli Stati baltici, facendo riferimento al loro trattamento delle minoranze di lingua russa, che Mosca ritiene discriminatorio. Ha inoltre accusato le autorità ucraine di idolatrare i complici di Hitler, membri delle SS, e di usare il terrore contro coloro che vi si oppongono, sottolineando il bombardamento barbaro degli anziani, delle donne e dei bambini.
Russofobia e l’impegno per sradicare il nazismo
Secondo il presidente Putin, in diversi paesi europei la russofobia viene promossa come politica di stato. Ha promesso di fare tutto il possibile per contrastare ed eliminare il nazismo una volta per tutte. Ha previsto che i sostenitori contemporanei dell’ideologia nazista siano destinati al fallimento.
Il ricordo dell’assedio nazista a Leningrado
Putin ha sottolineato che il 27 gennaio ricorre l’80° anniversario della rottura dell’assedio nazista di Leningrado da parte dell’Armata Rossa sovietica, un evento che ha causato la morte di oltre un milione di civili. Ha condiviso che i suoi genitori hanno vissuto quell’orrendo periodo, e che suo fratello maggiore è morto di difterite all’età di due anni nella città assediata.
Impegno per la sconfitta finale del neo-fascismo
In un discorso di Capodanno ai russi, l’ex presidente Dmitry Medvedev ha affermato che la “sconfitta definitiva” del neo-fascismo, un’ideologia che “i nemici della Russia stanno cercando di ravvivare”, dovrebbe essere l’obiettivo principale del paese nel 2024. In precedenza, la portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha dichiarato all’AFP che Mosca “non permetterà l’esistenza ai nostri confini di uno stato nazista aggressivo”.