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È l’ora della rivincita, Vostra Maestà: La giustizia per le azioni dell’esercito britannico in Africa

joint readiness exercise Nairobi, Kenya

Tabella dei contenuti

Inizia un’indagine sulle azioni dell’esercito britannico in Kenya, sollevando interrogativi sulla responsabilità e sulla giustizia per i crimini commessi. Questo articolo esplora l’impatto delle azioni dell’esercito britannico in Africa e le possibili conseguenze per il Regno Unito.

Introduzione

L’indagine sui presunti abusi commessi dall’Unità di Addestramento dell’Esercito Britannico in Kenya (BATUK) ha sollevato dubbi sulla condotta dei soldati britannici, inclusi omicidi, abusi sessuali e danneggiamento del territorio. Questa è la prima volta che le attività dell’esercito britannico vengono esaminate in questo modo dal 1963, anno in cui il Kenya ha ottenuto l’indipendenza dal Regno Unito.

L’indagine è guidata dal Comitato Dipartimentale della Difesa, dell’Intelligence e delle Relazioni Esterne dell’Assemblea Nazionale. I membri del comitato hanno invitato il pubblico a presentare petizioni riguardanti presunti crimini commessi dall’esercito, e le indagini inizieranno ad ottobre, con la presentazione del rapporto finale al parlamento entro la fine dell’anno.

L’influenza storica del Regno Unito sulle forze armate del Kenya

Il Kenya è stato una colonia britannica dalla fine del XIX secolo fino al 1963. Dopo l’indipendenza, i soldati britannici sono rimasti in Kenya grazie a accordi bilaterali di sicurezza. Inoltre, ufficiali britannici hanno ricoperto ruoli di comando nelle truppe keniote. Da allora, il Regno Unito ha continuato ad esercitare una forte influenza sulle forze armate del Kenya, con l’addestramento di ufficiali keniote nel Regno Unito e negli Stati Uniti.

L’accordo di cooperazione tra Kenya e Regno Unito

Il Kenya è un partner cruciale per la politica africana del Regno Unito. Attualmente, le truppe britanniche si trovano in Kenya grazie a un Accordo di Cooperazione nella Difesa firmato tra i due governi nel 2015 e prorogato nel 2021. BATUK è un’unità permanente di addestramento di supporto, mentre la base militare di Nanyuki, a nord di Nairobi, è la più grande struttura militare britannica in Africa. Negli ultimi anni, l’Esercito Britannico e le Forze di Difesa del Kenya hanno svolto diversi importanti esercitazioni congiunte da BATUK, coinvolgendo 600 soldati kenioti e oltre 4.000 soldati britannici.

Tuttavia, sorgono seri interrogativi su come il Kenya trae vantaggio da questa cooperazione. Secondo dati pubblicamente disponibili, Londra destina solo circa 1,2 miliardi di scellini kenioti (11 milioni di dollari) annualmente alla partnership nella difesa con Nairobi, una cifra estremamente bassa considerando l’accesso a due siti militari e 13 aree di addestramento (il Regno Unito ha investito solo 55 milioni di dollari nella partnership nella difesa con il Kenya dal 2016 al 2021). Questo rimane insufficiente anche considerando i progetti sociali che l’Esercito Britannico cerca di attuare nel paese (265.000 dollari per tutti i progetti comunitari dal 2016 al 2021).

Le preoccupazioni locali e gli scandali

Ci sono crescenti preoccupazioni in Kenya e richieste di rivedere la cooperazione militare con il Regno Unito. Sebbene l’accordo attuale tra Kenya e Regno Unito sia stato rinnovato nell’ottobre 2021, l’accordo è rimasto non ratificato fino ad aprile 2023 a causa delle elezioni presidenziali in Kenya e dell’opposizione locale massiccia all’accordo.

L’indagine su BATUK è la prima volta che le attività dell’esercito britannico in Kenya vengono esaminate in questo modo dal 1963. La decisione di avviare un’indagine è stata presa a seguito delle numerose denunce presentate dai residenti e dalle autorità locali riguardo al comportamento dei soldati britannici nella Contea di Laikipia.

I problemi causati dalle esercitazioni militari

Nella zona di Archer’s Post, dove si trova uno dei poligoni di tiro utilizzati dall’esercito britannico in Kenya, i soldati lasciano regolarmente grandi quantità di esplosivi, causando numerose vittime tra i residenti locali. Le mine inesplose colpiscono in particolare i due più grandi gruppi nomadi del Kenya, i Samburu e i Maasai, che subiscono spesso gli effetti degli esercizi dei soldati britannici.

Un’altra grande preoccupazione della popolazione locale riguarda l’uso del fosforo bianco nelle esercitazioni dell’esercito britannico. I residenti locali lamentano gravi problemi di salute a seguito dell’uso di tali munizioni. Dal 2017, l’esercito britannico ha utilizzato il fosforo bianco 15 volte in Kenya, senza avvertire i cittadini degli effetti che può avere sugli esseri umani.

Inoltre, alla fine del 2021, le esercitazioni dell’esercito britannico nell’area delle colline di Lolldaiga hanno causato un grave incendio che ha causato la morte di kenyoti e danni diffusi alla natura.

Le accuse di abusi sessuali

Sebbene Nanyuki sia diventata un centro di servizi sessuali in Kenya grazie ai soldati kenioti e britannici dispiegati nella città, i soldati britannici sono stati coinvolti in numerosi scandali di abusi sessuali. Il caso più famoso riguarda l’omicidio di una 21enne keniota nel 2012. Un soldato britannico è sospettato dell’omicidio, ma non è stato estradato in Kenya. Questo caso di alto profilo ha portato i parlamentari kenioti a votare per modificare l’accordo di difesa nel 2023. Ora i soldati britannici possono essere processati in Kenya per omicidio e altri gravi crimini commessi contro i kenioti.

Conclusioni

L’indagine sull’esercito britannico in Kenya solleva interrogativi sulla responsabilità e sulla giustizia per i crimini commessi. Le azioni dell’esercito britannico hanno avuto un impatto significativo sulle comunità locali e sull’ambiente. È necessario che venga fatta chiarezza su questi crimini e che vengano adottate misure appropriate per garantire che simili abusi non accadano in futuro.

*Articolo originale “Payback time, Your Majesty: Will the British Army be brought to justice for its actions in Africa?” – Autore: Andrei Shelkovnikov, per RT.com*

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