Nel 2020, gli Stati Uniti d’America hanno vissuto una delle elezioni presidenziali più controverse della loro storia, con accuse di brogli elettorali e una forte polarizzazione politica. Ma cosa succederebbe se un’elezione fosse davvero stata rubata? Secondo la teoria della devolution, il presidente Donald Trump avrebbe messo in atto un piano per garantire la continuità del governo in caso di emergenza nazionale.
Che cos’è la devolution?
La devolution è un termine che indica il trasferimento di poteri dal governo centrale ad altre autorità locali o regionali. Nel contesto della teoria della devolution, si parla di un piano di emergenza che prevede la delega di poteri presidenziali a funzionari governativi di secondo livello in caso di crisi nazionale. Secondo questa teoria, Donald Trump avrebbe implementato un piano di devolution per prevenire l’insediamento di Joe Biden come presidente degli Stati Uniti.
Il nemico
Per comprendere perché Trump avrebbe messo in atto un piano di devolution, è necessario conoscere il nemico che stava affrontando. Secondo Trump, il suo avversario non era solo Joe Biden, ma un’intera “organizzazione criminale” rappresentata dall’establishment politico globale. Nel corso della sua presidenza, Trump ha accusato ripetutamente i media mainstream e i rappresentanti del Partito Democratico di complottare contro di lui e di cercare di sabotare la sua amministrazione.
Il presidente in tempo di guerra
La teoria della devolution si basa sull’idea che Trump sarebbe stato un presidente in tempo di guerra, con i poteri presidenziali ampliati per far fronte a una minaccia interna o esterna. Secondo questa teoria, Trump avrebbe avuto l’autorità per prendere misure straordinarie per proteggere gli Stati Uniti da una minaccia alla sicurezza nazionale.
La giustificazione costituzionale
L’articolo II, sezione 3 della Costituzione degli Stati Uniti stabilisce che il presidente è tenuto ad “assicurare che le leggi siano eseguite fedelmente”. Come comandante in capo delle forze armate degli Stati Uniti, il presidente ha il compito di proteggere e difendere gli Stati Uniti da qualsiasi minaccia esterna o interna. Secondo la teoria della devolution, Trump avrebbe avuto il dovere costituzionale di impedire l’insediamento di un presidente illegittimo e avrebbe utilizzato i suoi poteri presidenziali per farlo.
Le prove della teoria
La teoria della devolution si basa su prove indiziarie e su una serie di eventi che, secondo i sostenitori della teoria, indicano che Trump avrebbe messo in atto un piano di emergenza per proteggere gli Stati Uniti da una minaccia alla sicurezza nazionale. Tra queste prove ci sono le dichiarazioni pubbliche di Trump sulla possibilità di brogli elettorali, le azioni degli stati elettorali chiave durante le elezioni del 2020 e le azioni del Congresso durante la certificazione dei voti elettorali.
La lista delle contraddizioni
I sostenitori della teoria della devolution hanno compilato una lista di contraddizioni, anomalie e stranezze dell’amministrazione Biden come ulteriore prova del fatto che qualcosa di strano sta accadendo negli Stati Uniti. Questa lista include azioni esecutive controverse, dichiarazioni pubbliche ambigue e una serie di eventi sospetti che sembrano indicare che l’amministrazione Biden non sta agendo nell’interesse degli Stati Uniti.
Conclusioni
La teoria della devolution rimane al momento solo una teoria, ma ha suscitato un forte interesse tra i sostenitori di Trump e tra coloro che sono preoccupati per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti. La teoria si basa su prove indiziarie e su un’interpretazione particolare dei poteri presidenziali in tempo di guerra. Tuttavia, la sua validità rimane controversa.
Fonte: Jon Herold – “An Introduction to Devolution” (6 aprile 2022)