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Stalin. Ha perso, anche se ha vinto
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Siamo pericolosamente ridicoli 

Ministero della difesa: CIRCOLARI

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La notizia che sta tenendo banco in questi ultimi due giorni è la circolare del ministero della difesa che dispone nuove regolamentazioni circa i nostri soldati, sulla scia degli avvenimenti “sotto gli occhi di tutti” che si stanno succedendo uno dopo l’altro nel nord est dell’Europa.

Alla luce della guerra che sta infiammando l’intera regione Ucraina e che speriamo non coinvolga assolutamente altri territori in quanto dovesse accadere, ho la netta sensazione che il “dopo” non ci sarebbe proprio.

Nella circolare si esortano tutti i comandi di divisione a valutare “molto attentamente” tutte le domande di congedo anticipato in modo da poter garantire costantemente la presenza di personale qualificato e di “soggetti pregiati” per  poter disporre di un organico sempre e comunque al 100% della operatività.

Inoltre viene sottolineato come tutte le forze disponibili debbano essere addestrate nell’ottica del “warfigthing” – usando una parola inglese per nascondere ai più il vero significato della parola stessa, quasi a vergognarsi di quanto si sta scrivendo – rinviando tutte quelle esercitazioni che non siano mirate al mantenimento delle capacità operative della prima e seconda missione (senza specificare per altro quali siano tali missioni) raccomandando l’addestramento di ogni reggimento di artiglieria sia in termini diretti che di supporto generale.

Senza specificare l’intero tono della circolare ministeriale che si può trovare sui molteplici siti disponibili in rete che ne parlano ampiamente, vorrei precisare alcune cose di non poco conto.

A prescindere dall’effettiva valenza militare del nostro esercito che a memoria personale è del tutto risibile se non addirittura ridicola (il sottoscritto ha prestato servizio nel lontano ’80 proprio in artiglieria pesante campale e ne ha netti ricordi sulla assoluta inadeguatezza, sia dei sistemi d’arma che dell’organizzazione in genere), vorrei segnalare che i nostri “alti comandi” ovviamente guidati dai cialtroni che siedono nei palazzi della politica, invece di cercare il sistema per arginare questa scellerata deriva, verso un conflitto che ci vedrebbe, senza se e senza ma, perdenti su tutti i fronti, fanno esattamente il contrario alimentando quello che potrebbe essere visto da occhi stranieri come una preparazione ad un intervento diretto o quanto meno di appoggio ai belligeranti attuali.

In definitiva, invece di prendere atto che la situazione in Ucraina é totalmente fuori della nostra portata, non ci coinvolge minimamente, é stata costruita sopra di essa una “sceneggiatura ad hoc” degna delle migliori fiction di fantapolitica che nasconde i veri motivi di quanto sta succedendo. In sostanza ci dovrebbe suggerire di prenderne le distanze il più possibile, si fa di tutto per portare il livello generale a limiti che potrebbero determinare delle reali deleterie conseguenze per il nostro paese.

Come se non ci bastassero già quelle che, i nostri maldestri per non dire incompetenti politici, ci stanno causando.

Nessuno pare rendersi conto che se malauguratamente questo conflitto fra Russia ed Ucraina dovesse “sfuggire”  al controllo ed assumere proporzioni maggiori con il coinvolgimento voluto o casuale di paesi aderenti alla Nato, sarebbe finito tutto in poche ore poiché nessuno si illuda che la guerra derivante da tutto ciò possa essere anche lontanamente parente dell’ultima guerra Mondiale.

Se ciò dovesse accadere, le intelligence dei paesi coinvolti – Russia e Usa – sono già pronte da oltre un mese con i  piani di attacco nucleare e state pur certi che, arrivati ad un certo punto, lancerebbero su tutti gli obiettivi primari, che ormai hanno identificato da anni.

Malauguratamente noi siamo fra i primi obiettivi che verrebbero colpiti.

Per cui alla luce di tutte queste considerazioni, la circolare emessa dal ministero con le sue ridicole disposizioni, non ha alcun senso se non quello di dare ai Russi una sensazione di allarme ulteriore.

Come tanti ultimamente mi hanno fatto notare e cioè che “è facile criticare senza per altro portare alternative a quanto si critica”, vorrei dire che l’unica cosa che dovrebbe fare il nostro paese per poter partecipare correttamente a quanto si sta sviluppando,  dovrebbe essere solo ed esclusivamente un appoggio di tipo logistico per alleviare le sofferenze di chi scappa dalla guerra, sfilandoci di conseguenza dalla morsa mortale che gli Stati Uniti ci hanno imposto con la Nato.

Probabilmente se il nostro paese avesse il coraggio di “denunciare” il Patto Atlantico disconoscendolo  su tutta la linea e prendendo una posizione totalmente neutrale, con molta probabilità qualche altro paese potrebbe prendere esempio da noi seguendoci nella scelta, determinando così un effetto domino che potrebbe aiutare la situazione molto più che una stupida circolare “guerrafondaia” come quella scritta in questi giorni da qualche alto generale che ormai si sentiva inutile e messo in naftalina.

La conclusione finale ed amara di tutto questo, è che come al solito siamo nelle mani di pericolosi incompetenti che non hanno la minima capacità di vedere oltre al proprio naso e, cosa ancora più pericolosa, corrono dietro alle mode del momento senza avere un minimo di lungimirante analisi di quelle che sono le effettive capacità e disponibilità di mezzi.

E tutto questo avviene mentre il paese reale é alle prese con un disastro socio-economico di proporzioni inimmaginabili e che pagheremo caro per i prossimi decenni.

Pensando alla nostra situazione mi viene difficile anche scrivere di alcunché in quanto lo sconforto per quanto vedo é così grande che non mi riesce di vedere nessuna luce in fondo al tunnel e ancora più sconfortante é il vedere un popolo, il nostro, completamente succube e inerte di fronte a tutto quanto gli viene fatto da una banda di cialtroni che per puro caso si sono trovati con le leve del comando in mano.

Sarei quasi tentato di dire “muoia Sansone e con esso tutti i Filistei” ma lo spirito di sopravvivenza unito a quello di critica ancora esistono, per cui continuerò a scrivere di tutto ciò che vedo sbagliato.

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