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Ilaria Salis: arma di distrazione di massa

Ilaria Salis in catene al processo

Tabella dei contenuti

Che, alla fine, la nostra connazionale Ilaria Salis sia colpevole o non colpevole, poco importa, in quanto tutto quello che viene raccontato sui giornali e nelle varie trasmissioni televisive nulla ha a che fare con la persona e/o con la sua innocenza o colpevolezza.

Analisi della situazione di Ilaria Salis

Prima di entrare nel merito del perché questo caso sia stato portato alla ribalta dai nostri “giornalai” concittadini, vorrei brevemente analizzare i dati di fatto che abbiamo a nostra disposizione per cercare di capire qualcosa di più di tale situazione.

Il passato e le scelte di Ilaria Salis

La 39enne, insegnante precaria – ha fatto solo alcune saltuarie supplenze e non ha assolutamente un impiego fisso o di ruolo come insegnante – nonostante si sia laureata effettivamente con il massimo dei voti (non ci è dato sapere, in quanto chi ha scritto tali informazioni si è ben guardato dall’indicare dei numeri precisi, e quindi non si può sapere se questo “massimo dei voti” sia un 105 o un 110 o, addirittura, 110 con lode, e c’è una bella differenza), invece di dedicarsi a cercare un’occupazione, fin da quando era piccola si è dedicata anima e corpo alla politica attiva in area anarchica, fondando il Centro Sociale Boccaccio, con sede in un capannone abbandonato dove, nel ’45, furono fucilati 3 partigiani dai nazisti.

Riflessioni sul presente e il passato

Dalle poche notizie che abbiamo, si può dipingere facilmente il quadro di una persona che – come tante altre – continua ad aggrapparsi al passato e a faccende che, in buona sostanza, né lei né altri possono realmente comprendere appieno e che, a mio personale parere, dovrebbero iniziare ad essere messe da parte per dedicarsi all’attualità, che mi pare sia molto più grave e pericolosa di tutto ciò.

Considerazioni su azioni politiche e storiche

E questo, badate bene, lo dico sia che si parli di azioni nostalgiche di destra che di sinistra, perché è sicuramente giusto conoscere la storia e ricordare il passato, ma solo in funzione di apprendere delle lezioni e tentare di non replicarle nel presente e nel nostro futuro.

Il caso di Budapest e le conseguenze

Viceversa, in questo caso, ovvero nel momento in cui un gruppo di persone con determinate ideologie decide di recarsi a Budapest per andare contro delle manifestazioni che vogliono ricordare l’opposizione di alcuni gruppi ungheresi contro l’occupazione di Budapest – fra parentesi, hanno deciso di intervenire su cose che non li riguardano minimamente, avvenute 70 anni fa, in un’altra nazione, fatti dei quali, con grande probabilità, hanno delle nozioni estremamente parziali – e, come è ovvio, alla fine ci scappa il pestaggio di alcuni “avversari” (alcune ferite alla testa provocate da manganellate, come si vede nei video) e il suo arresto e incriminazione per aver partecipato all’azione.

Il futuro incerto di Ilaria Salis

Ora, il processo deciderà se è innocente o colpevole, e nel primo caso se ne tornerà in Italia, sperando che abbia tratto una lezione da quanto fatto – ne dubito fortemente, e in seguito spiegherò perché non lo credo – mentre, nella seconda ipotesi, potrebbe passare oltre dieci anni nelle galere ungheresi, e in questo caso sì che probabilmente avrà modo di capire l’immenso sbaglio commesso.

Riflessioni sulla situazione mondiale

Piccolo appunto personale, non riesco a capire come sia possibile che delle persone che si dichiarano intelligenti debbano dedicarsi a simili attività, quando l’intero mondo sta correndo sull’orlo di un burrone infinito e, in special modo, dove ogni giorno vengono massacrati centinaia di innocenti senza che nessuno faccia assolutamente nulla.

Vorrei ricordare a tutti che, ad oggi, nel conflitto Israelo Palestinese il numero dei morti ha superato le 35 mila vittime, fra le quali oltre 11 mila bambini, e non mi pare che ci siano “insegnanti” desiderose di andare in quel teatro di guerra a cercare di opporsi a queste feroci brutalità commesse da un popolo verso l’altro.

Manipolazione mediatica e politica intorno a Ilaria Salis

Chiariti parzialmente questi fatti, vorrei spiegare come, per me, appaia chiaro ed inequivocabile il solito giochino politico di parte che utilizza un fatto del genere solo a fini propagandistici in occasioni di personali battaglie politiche, come le elezioni Europee, e solo ed esclusivamente perché si tratta dell’Ungheria, acerrimo nemico delle sinistre radical chic italiane.

Silenzio mediatico e doppia misura

Sicuramente, se ciò fosse accaduto in Inghilterra o negli States, con molta probabilità avrebbe avuto qualche trafiletto sulla quarta o quinta pagina di un giornale locale, e poi ci sarebbe stato il silenzio. E dico ciò a ragion veduta, perché mi si deve spiegare come mai di tutta questa vicenda se ne stia parlando solo oggi, quando i fatti che hanno visto coinvolta la nostra connazionale, a torto o a ragione, risalgono al febbraio del 2023 e se, come sostenuto dal padre, la Salis abbia subito vessazioni, se non addirittura torture durante la sua detenzione, che dura da 13 mesi, come mai nessuno ne ha parlato prima, ma hanno aspettato solo oggi, a 2 mesi dalle elezioni Europee, per parlarne?

Paragone con altri casi mediatici

Per fare un parallelo, è più o meno la stessa identica cosa che fu fatta per quella operatrice umanitaria, al secolo Silvia Romano, che fu rapita nel 2018 in Kenya e successivamente liberata dopo il pesante intervento dei servizi segreti italiani e dell’intero governo, con il probabile pagamento di un copioso riscatto – soldi che saranno sicuramente finiti in armi e munizioni per i vari gruppi terroristici, ed anche qui ci sarebbe da scrivere pagine e pagine di considerazioni – intorno alla quale fu alzato un caso mediatico tale che ha veramente rasentato il ridicolo e che ci ha fatto passare, per l’ennesima volta, come il popolo che si spende e spande per le piccolezze e per i veri problemi non fa assolutamente nulla o, peggio ancora, non è in grado di risolverli (come l’ingresso di qualche milione di immigrati clandestini in pochi anni).

Proiezioni future intorno al caso Salis

Ma tornando alla Salis, state pur certi che questa storia continuerà ancora per almeno un paio di mesi – ricordate le elezioni? – e, soprattutto, nel caso che venga condannata ad una pena detentiva di 11 o 12 anni, se non addirittura 25, come può effettivamente rischiare, state pur tranquilli che l’intera sinistra italiana salterà in aria e farà le barricate pur di tirarla fuori e dimostrare che l’Ungheria, con il suo Orban, sono dei mostri simili ai nazisti e che bisogna rompere le relazioni diplomatiche con loro, alla faccia della tanto decantata indipendenza della magistratura di un altro paese.

Riflessioni sulle manipolazioni politiche

Quello che realmente mi rammarica, oltre all’evidente doppia misura utilizzata in un caso o nell’altro – leggi Amanda Knox, piuttosto che la già citata Silvia Romano – è che, come sempre, noi Italiani siamo solo capaci di provare a sfruttare le vicende umane che, via via, capitano in giro per il mondo, non con lo spirito di risolverle realmente, per giustizia, ma solo ed esclusivamente per portare acqua al proprio mulino, che sia di destra o di sinistra.

Riflessioni sull’informazione e sul futuro del paese

E, in special modo, queste vicende vengono utilizzate ad hoc per la cosa più vergognosa che si possa immaginare, e cioè per distrarre l’attenzione del popolino da quelli che sono i reali problemi e pericoli che stiamo affrontando. Personalmente, vorrei vivere in un paese dove la stampa tutta si dedichi, anima e corpo, e soprattutto seriamente, a capire dove il mondo sta andando e provare ad informarci costantemente su ciò che accade realmente nei vari teatri di guerra o di tensione. Come già ho avuto modo di scrivere in un recente articolo, ricordo ancora una volta che, ad oggi,, in giro per il mondo ci sono circa 24 guerre simultanee, delle quali la maggior parte dell’opinione pubblica non sa assolutamente nulla, poiché i media si guardano bene dal trattarle.

Il ruolo della manipolazione politica e mediatica

In conclusione, che la Salis sia colpevole o innocente – anche se per me è pienamente colpevole solo per il fatto di aver deciso di dedicarsi ad un’attività della quale non conosce nulla e solo per spirito di parte politica – eccoci di nuovo di fronte ad un classico esempio di “armi di DISTRAZIONE di massa” utilizzate sapientemente dai vari partiti politici per distogliere la nostra attenzione da cose ben più serie.

Appello alla consapevolezza del popolo

E fino a quando il popolo accetterà questo stato di cose e ingoierà tranquillamente i continui tranquillanti che gli verranno propinati quotidianamente dalla stampa e dai giornali nostrani, non ci potrà essere alcun futuro per il nostro paese.

Come si dice in Toscana, “coglionati e contenti”.

https://www.panorama.it/news/politica/salis-sinistra-precedenti-penali
https://www.fanpage.it/milano/chi-e-ilaria-salis-di-cosa-e-accusata-e-perche-e-detenuta-in-ungheria-da-mesi/#:~:text=Ilaria%20Salis%20%C3%A8%20un’attivista,%E2%80%9CGiorno%20dell’Onore%E2%80%9D.

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