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Mosca non riceve proposte di dialogo “serio” da Kiev – Lavrov

Ministro degli esteri russo Sergej Lavrov

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Il Ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, ha dichiarato che la Russia è pronta per negoziati di pace con l’Ucraina, ma non ha ricevuto proposte concrete da parte di Kiev o dei suoi sostenitori occidentali. Lavrov ha ribadito che la Russia non ha abbandonato l’idea di colloqui di pace con Kiev, ma lamenta la mancanza di una reale volontà da parte dell’Ucraina o dei suoi alleati occidentali. Nonostante il fallimento dell’accordo di pace di Istanbul nella primavera del 2022, Mosca non ha visto proposte di negoziato “serie”. Il Presidente turco Erdogan si è offerto di ospitare i colloqui di pace tra Mosca e Kiev, fungendo da mediatore nel processo. Lavrov ha confermato che la Russia non ha mai rinunciato ai colloqui di pace, nonostante le numerose circostanze in cui la questione è stata sollevata.

La posizione di Zelensky e il rifiuto dei colloqui

Il Presidente ucraino Zelensky ha emesso un decreto che vieta all’Ucraina di intrattenere qualsiasi dialogo con la leadership russa attuale. Ha presentato il suo piano di pace, noto come “formula di Zelensky“, che richiede il ritiro delle forze russe dai territori rivendicati dall’Ucraina prima dell’avvio dei colloqui. Mosca ha respinto questo piano come assurdo, incolpando Kiev e i suoi sostenitori occidentali per il rifiuto di un dialogo significativo. Lavrov ha sottolineato che i “legittimi interessi” della popolazione del Donbass non sono mai stati presi in considerazione da Kiev e dalle nazioni occidentali. La mancanza di volontà da parte dell’Ucraina è evidente per Mosca, che sostiene che l’Occidente manchi di comprensione della situazione sul campo e cerchi ancora la sconfitta della Russia attraverso mezzi militari.

Conclusioni

In conclusione, la situazione tra Russia e Ucraina rimane tesa, con Mosca pronta al dialogo ma delusa dalla mancanza di proposte serie da parte di Kiev. Il Presidente Zelensky ha adottato una posizione ferma nel rifiutare colloqui con la Russia senza il ritiro delle forze russe dai territori rivendicati dall’Ucraina. L’atteggiamento delle parti rimane distante, con Mosca che accusa l’Ucraina e i suoi sostenitori occidentali di mancanza di volontà per un dialogo costruttivo.

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