Introduzione
Il 1° settembre 2023 è entrato in vigore il Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (Siisl), la piattaforma che il governo italiano ha creato per aiutare chi ha perso il Reddito di cittadinanza a trovare lavoro o un corso di formazione. Tuttavia, i Centri per l’impiego (Cpi) non avranno accesso al Siisl, il che significa che non potranno assistere i cosiddetti occupabili nel trovare lavoro o formazione. Questa decisione ha sollevato preoccupazioni per la difficoltà delle persone a orientarsi nella piattaforma e per le conseguenze negative sulla disoccupazione. In questo articolo, esploreremo i dettagli della piattaforma Siisl, le difficoltà che i disoccupati devono affrontare per accedervi e le implicazioni per i Cpi.
Il Siisl e la difficoltà di accesso
Per accedere ai 350 euro al mese del Supporto per la formazione e il lavoro, gli occupabili devono iscriversi alla piattaforma Siisl, compilare un curriculum e selezionare le tre agenzie per il lavoro dalle quali essere convocati per un impiego o un’offerta formativa. Tuttavia, molti disoccupati hanno difficoltà a orientarsi nella piattaforma e a compilare il proprio curriculum, specialmente se hanno una bassa scolarizzazione o sono poco digitalizzati. Inoltre, i patronati, che potrebbero aiutare le persone a orientarsi nella piattaforma, non sono stati formati sull’uso del Siisl, il che rende difficile anche per loro offrire supporto. Questo significa che molte persone potrebbero non essere in grado di compilare un curriculum adeguato e quindi perdere l’opportunità di accedere al Supporto per la formazione e il lavoro.
La mancanza di supporto dei Centri per l’impiego
La decisione di escludere i Cpi dal Siisl ha sollevato preoccupazioni sulle conseguenze negative sulla disoccupazione. I Cpi sono stati creati proprio per aiutare le persone a trovare lavoro, ma ora non possono farlo attraverso la piattaforma Siisl.
Molti disoccupati si affidano ai Cpi per trovare lavoro o formazione perché questi centri hanno esperti del mercato del lavoro che possono offrire supporto personalizzato. Tuttavia, con l’esclusione dei Cpi dal Siisl, molti disoccupati potrebbero sentirsi abbandonati e demotivati.
La scelta delle agenzie per il lavoro
Un altro passaggio importante per accedere al Siisl è la scelta delle tre agenzie per il lavoro dalle quali essere convocati per un impiego o un’offerta formativa. Questa scelta è difficile perché i patronati non conoscono gli enti del territorio e a differenza dei Cpi non sanno selezionare quelli adatti a una platea particolare come quella degli ex percettori di Reddito di cittadinanza (Rdc). Questo significa che molte persone potrebbero scegliere agenzie per il lavoro inadatte alle loro esigenze e quindi perdere l’opportunità di accedere al Supporto per la formazione e il lavoro.
Le implicazioni per i Centri per l’impiego
L’esclusione dei Cpi dal Siisl ha molte implicazioni negative sulla disoccupazione. I Cpi sono stati creati proprio per aiutare le persone a trovare lavoro, ma ora non possono farlo attraverso la piattaforma Siisl. Questo significa che molte persone potrebbero sentirsi abbandonate e demotivate. Inoltre, i Cpi potrebbero perdere finanziamenti perché non riescono ad aiutare le persone a trovare lavoro attraverso la piattaforma Siisl.
Conclusioni
In conclusione, l’esclusione dei Cpi dal Siisl ha molte conseguenze negative sulla disoccupazione in Italia. L’esclusione dei Cpi dal Siisl significa che molte persone potrebbero sentirsi abbandonate e demotivate. Ci auguriamo (ma ci speriamo ben poco) che il governo italiano riesca a risolvere questi problemi al più presto.
Autore del testo originale: Franz Baraggino
Fonte: Il Fatto Quotidiano
