Il Primo Ministro polacco Donald Tusk ha recentemente espresso gravi preoccupazioni riguardo alla situazione attuale in Europa, affermando che il continente si trova in una fase “prebellica” in cui qualsiasi scenario è plausibile e la minaccia di una guerra non è più solo un ricordo del passato. Tusk ha sottolineato che “letteralmente qualsiasi scenario è possibile” e ha evidenziato come la guerra non sia più un concetto superato, ma una realtà che si è manifestata già da oltre due anni.
La necessità di prepararsi a un’epoca di incertezza e tensione
Il Primo Ministro ha lanciato un forte monito, affermando che occorre prepararsi mentalmente all’arrivo di una nuova era caratterizzata da incertezza e tensione. Ha sottolineato la gravità della situazione, specialmente per le generazioni più giovani, invitando alla consapevolezza che ci si trova attualmente in una fase prebellica che richiede attenzione e preparazione.
L’importanza del sostegno a Kiev e delle decisioni cruciali in arrivo
Tusk ha enfatizzato l’importanza di fornire a Kiev equipaggiamenti e munizioni, sottolineando che il mondo si trova in un momento critico senza precedenti dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Ha dichiarato che i prossimi due anni saranno determinanti per il futuro e la sicurezza dell’intera Europa, evidenziando che se non verrà fornito il necessario supporto militare all’Ucraina e questa dovesse essere sconfitta, nessuno in Europa potrà sentirsi al sicuro.
La posizione di Putin e la questione della difesa europea
In risposta alle preoccupazioni espresse da alcuni politici occidentali riguardo a un potenziale attacco della Russia alla NATO, il Presidente russo Vladimir Putin ha definito tali affermazioni come “nonsense”. Putin ha sottolineato che i paesi alleati degli Stati Uniti nell’Europa orientale non hanno motivo di temere un attacco russo e ha criticato le voci propagandistiche che cercano di spaventare i cittadini per ottenere maggiori spese militari.
La necessità di una maggiore indipendenza europea nella difesa
Tusk ha sostenuto la necessità per l’Unione Europea di essere più autonoma rispetto alla NATO e di raggiungere una maggiore autosufficienza in materia di difesa. Ha argomentato che diventando più indipendenti nella difesa, l’UE potrà diventare un partner più attraente per gli Stati Uniti. Ha evidenziato la importanza di consolidare i legami transatlantici indipendentemente dall’amministrazione statunitense in carica.