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Stalin. Ha perso, anche se ha vinto
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Ddl zan e dintorni

Una ragazza mima un bavaglio utilizzando i suoi capelli

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Mai avrei pensato di dedicarmi al commento di un qualsiasi DDL del nostro parlamento, ma in questo caso, mi sento veramente tirare per i capelli, anche se di quelli, purtroppo, non ne ho piu’.

In questi ultimi tempi, si fa un gran parlare del DDL Zan, dal nome del suo primo firmatario, Alessandro Zan aperto sostenitore delle coppie omosessuali facendone anche lui parte da ormai diversi anni.

A scanso di equivoci, voglio chiarire immediatamente che non ho assolutamente nulla contro qualsiasi orientamento sessuale e sopratutto contro il contrasto alle discriminazioni di genere.

Ognuno e’ libero di fare e decidere autonomamente con chi vuole andare a letto, convivere o instaurare una famiglia, ovviamente anche non di tipo classico.

Detto questo, vorrei analizzare, nella sostanza, tale disegno di legge proposto da cotale deputato, e come poteva non essere sostenuto a spada tratta da tutta la sinistra radical chic del politicamente corretto (o scorretto), attraverso i suoi vari alfieri di spicco, alla stregua dei vari Cecchi Paone e simili.

Il disegno legge si prefiggerebbe, nelle dichiarazioni ufficiali, di legiferare in merito a chiunque discrimini chicchessia per il suo orientamento sessuale, la sua appartenenza ad un’etnia diversa e, buoni ultimi, verso i disabili.

Ora, atteso che in Italia ci sono gia’ diverse leggi che si occupano di punire chi commette reati del genere e pure l’Europa, con la sua carta dei diritti fondamentali dell’uomo, si e’ espressa severamente contro chiunque metta in atto una qualunque discriminazione, devo onestamente riconoscere che al momento attuale, forse non era proprio il caso che il nostro parlamento utilizzasse il suo tempo per discutere di una materia simile, dato che stiamo ancora attraversando un periodo molto buio dovuto all’epidemia in corso.

Vorrei ridcordare, a chi mi legge, che ben altri problemi attanagliano il nostro paese e che se il nostro parlamento continuera’ a gingillarsi con problemi di second’ordine come questi -(quando abbiamo un’economia devastata e con il rischio che il 40% delle nostre aziende chiuda, quando abbiamo ben 5 milioni di persone oltre la soglia della poverta’ assoluta, quando abbiamo una situazione della nostra giustizia che e’ stata equiparata a qualche sperduto paese africano) e che veramente mi sembra che pochi si rendano conto del baratro verso il quale corriamo tutti quanti insieme, gioiosamente belando.

E vengo all’esame puntuale di questo capolavoro dei salotti chic della sinistra piu’ blasonata.

Con questo disegno di legge, surrettiziamente, si vorrebbe far credere di voler difendere le minoranze discriminate, ma in realta’ lo scopo principale e’ assolutamente un altro.

Infatti, dovesse passare tale disegno di legge (che con mio immenso stupore e’ stato votato alla camera) chiunque, d’ora in poi, dovesse esprimere la propria idea, su carta stampata o in televisione o in un libro, che generi avversione, in qualunque senso, nelle sopra citate categorie, sara’ passibile di censura e di processo penale.

Per fare un esempio assolutamente attuale, il cantante Povia con la sua famosa canzone dove si sente la frase incriminata da tutta la sinistra “Luca era Gay”, non solo verrebbe ostracizzato dalla tv pubblica come attualmente gia’ è, ma rischierebbe pure un processo penale.

Questa signori mie, si chiama censura di stato e normalmente, viene messa in atto da regimi di stampo fascista o, se piu’ vi aggrada, dittatoriale.

Ma non e’ finita qui.

Il nostro caro deputato Zan, all’interno del suo disegno di legge, ha sancito come si dovrebbe agire verso i bambini delle elementari per poterli “accompagnare” in un percorso di realizzazione del proprio sesso!!!!

In sostanza, questo signore (non posso usare altri termini) vorrebbe che, fin dalla primissima infanzia, ai bimbi delle elementari che non si riconoscono nel sesso che madre natura gli ha dato, venisse proposto un percorso per cambiare il proprio sesso.

Veramente mi domando se esista piu’ un briciolo di raziocinio nelle classi dirigenti e politiche del nostro paese o se siamo nelle mani di pazzi scatenati e furiosi ideologicamente parlando.

Gia’ il nostro parlamento in passato si era espresso sull’opportunita’ di insegnare educazione sessuale nelle scuole ed era stato optato per il no in quanto si pensava, giustamente, che tali materie sarebbe stato meglio lasciarle alle cure e agli insegnamenti delle famiglie, in quanto materie estremamente delicate delle quali non poteva occuparsi lo stato.

E di grazia, se non si insegna cosa sia il sesso e tutto cio’ che lo riguarda, come mai potrebbe essere possibile insegnare a dei bimbi di 5, 6, 8 o dieci anni, cosa sia l’omosessualita’, considerando anche che per legge e per natura si e’ sempre considerato un bimbo al di sotto degli 8 anni come non in grado di intendere e volere, legalmente parlando?

Infatti, per chi non lo sapesse, la scienza ha da sempre posto gli 8 anni come il limite al di sotto del quale il bimbo non e’ nell’età della comprensione.

Per cui, come sarebbe possibile verificare la veridicita’ di un bimbo di 6 anni che dice di non sentirsi adatto nel proprio corpo di maschietto o di femminuccia?

Ed e’ per questo che ritengo che un tale disegno di legge non solo non debba passare, anche e sopratutto per le questioni sopra ricordate, ma per la mancanza di moralita’ che la connota.

Chi ha letto un po’ dei miei articoli sa perfettamente quale sia il mio pensiero e conosce, altresi’, la mia tesi secondo la quale siamo al crepuscolo di un’era, in un periodo nel quale assistiamo, quasi impotenti, al disfacimento sociale, alla mancanza di cultura, valori e, in buona sostanza, alla trasformazione di una societa’ di uomini e donne in un insieme di burattini comandati a distanza, utili solo per far funzionare il sistema, ad unico beneficio di poche elite di sistema.

E fin quando avrò fiato in gola e forza nelle braccia, scriverò, discuterò, farò e urlerò sempre il mio dissenso e il profondo disprezzo che nutro verso coloro i quali vogliono portarci alla dissoluzione totale.

Potrei stare qui ancora a scrivere per ore a proposito di questa becera proposta, ma lascio alle coscienze personali di ogni persona che troverà dieci minuti del propri tempo da dedicare alla lettura di queste righe, trarre le proprie conclusioni, in qualita’ di uomini, di donne, di figli e figlie, di esseri umani  pensanti.

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