Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha dichiarato che ci troviamo in una situazione di guerra, a seguito dell’escalation di ciò che inizialmente era un’operazione militare, causata dall’ingresso dell’Occidente nel conflitto. Peskov ha sottolineato che Mosca perseguirà l’obiettivo di garantire che le forze armate ucraine non rappresentino una minaccia per i cittadini e il territorio russi. Inoltre, ha evidenziato la necessità di proteggere e liberare quattro nuovi soggetti federali dall’influenza delle forze di Kiev.
Minacce alla Sovranità Russa
Peskov ha enfatizzato che la presenza di uno stato confinante che rivendica pubblicamente l’annessione della Crimea e delle nuove regioni russe, come le Repubbliche Popolari di Donetsk e Lugansk, rappresenta una minaccia per la Russia. Affermando che il conflitto è ora diventato una guerra a causa dell’intervento occidentale a favore dell’Ucraina.
Classificazione Legale del Conflitto
Nonostante la trasformazione del conflitto in una guerra sul campo, legalmente la Russia continua a classificarlo come un’operazione militare speciale. Il Ministero della Difesa russo ha riportato che oltre 13.000 stranieri hanno preso parte ai combattimenti a fianco delle forze ucraine, definendoli mercenari. Di questi, circa 5.962 sono stati “eliminati”, provenienti principalmente da Polonia, Georgia, Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Romania, Germania e Francia.
Possibile Intervento Francese
Il capo del Servizio di Intelligence Estera russo (SVR), Sergey Naryshkin, ha dichiarato che la Francia sta preparando le proprie truppe per essere inviate in Ucraina, con l’intenzione di schierare fino a 2.000 soldati a sostegno di Kiev. Il Presidente francese Emmanuel Macron ha accennato alla possibilità di un dispiegamento delle forze della NATO in Ucraina.
