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Stalin. Ha perso, anche se ha vinto
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La libertá non ha prezzo

farfalla variopinta

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Herman Goring al processo di Norimberga, su domanda del PM come fosse stato possibile per il Nazismo avere una così profonda influenza su un intero popolo, rispose molto semplicemente che il problema era stato risolto non tanto con la violenza o la repressione ma semplicemente con la paura. Infatti disse “basta instillare nella gente una qualche paura e faranno sempre e solo quello che gli verrà detto, senza porsi domande”.

E questo, cari i miei lettori, e un’assoluta verità che, malauguratamente, stiamo verificando con impressionante chiarezza, ai giorni nostri.

Oggi non c’è la guerra, né tanto meno un regime dittatoriale, ma parimenti viviamo una situazione analoga a quella sopra citata.

Con l’esplosione di questa epidemia – e ribadisco epidemia apposta perchè è lungi dall’essere una pandemia in quanto, se così fosse, anche la normale influenza stagionale dovrebbe essere annoverata fra le pandemie – si è potuto vedere ed ascoltare di tutto e di più.

Nelle televisioni, trasmissioni radiofoniche, giornali e periodici, si sono sperticati esperti di tutti i generi, per non parlare dei nostri politici, che di politico non hanno assolutamente nulla, ognuno dei quali perorava la sua personale convinzione in merito a mascherine, distanziamento, precauzioni, ospedali, economia, ecc, ecc.

Senza, per altro, aver letto o studiato i numeri ufficiali ed averli esaminati attentamente con la lente dell’intelligenza.

Semplicemente, sulla base di una vaga convinzione personale, si sono adeguati per la maggior parte, al mantra quotidiano proveniente dall’alto.

Nessuno, ad esempio si sta domandando come mai in Svezia, dove non hanno adottato alcun tipo di lockdown né tanto meno l’obbligatorietà per le mascherine, hanno dei numeri molto simili ai nostri con una tendenza al ribasso rispetto a noi.

La differenza fra Svezia ed altri paesi, è che per loro il danno di tipo sociale ed economico non c’è stato e non ci sarà.

Parlando con abitanti del paese Scandinavo, vi posso garantire che là la vita è assolutamente tranquilla. E’ un popolo pragmatico che ha messo nel conto il fatto che avrebbero avuto un’accelerazione nelle morti nei soggetti più anziani e fragili, ma che in poco tempo avrebbero raggiunto la famosa immunità di gregge.

Può sembrare un discorso cinico e crudele ma credetemi, in tali casi bisognerebbe ragionare con razionalità e freddezza.

Bisognerebbe porsi l’interrogativo – terribile lo so – se è meglio sacrificare un’intera popolazione per mesi se non anni, senza per altro avere nessuna contezza di quando finirà o è meglio comportarsi come hanno fatto loro, ovvero dicendo a se stessi, che  – cercando di proteggerli al meglio – chi ce la fa bene e chi no pazienza?

So che è dura da digerire, ma alla luce dei fatti attuali, risulta essere la strategia migliore.

E noi?

Noi stiamo andando inesorabilmente verso la catastrofe assoluta, in quanto non c’è una sola testa pensante con una chiara strategia in mente, giusta o sbagliata che sia, ma ci sono un’infinità di soggetti – spesso e volentieri che non sanno nemmeno quello che dicono  – che aprono la bocca e lasciano andare il fiato.

In tutto questo, si incastonano alcune persone che, di volta in volta, dicono frasi molto sottili e pericolose per tutti quanti noi. Non per ultimo, proprio ieri sera, il presidente emerito della Camera dei Deputati, Violante, in un suo intervento ha candidamente esordito dicendo che per il bene comune, si possa pure accettare di perdere qualcuna delle libertà individuali.

Al che, Pietro Senaldi ha fatto presente che pure sotto il fascismo o il nazismo, si chiedeva di rinunciare alle libertà personali.

O come il nostro buon ministro della salute Speranza, che ha più volte ribadito il concetto di starcene chiusi a casa e sopratutto che dovremo fare l’abitudine a questo nuovo tipo di vita (mascherine, distanziamento, ecc).

Queste frasi, insieme a molte altre, che non cito per non dilungarmi troppo, sono sintomatiche e molto pericolose, proprio perché intaccano quei principi di libertà personale che sono stati conquistati a fronte di guerre, rivoluzioni ed immensi sacrifici da parte dei nostri predecessori.

Ho la convinzione che da ora in poi, la vita nel nostro paese, non sarà più la stessa.

Avremo sempre e comunque qualche bel pensatore, politico, o giornalista o ministro che dir si voglia, che avrà la bella idea di costringere tutti quanti a mantenere ancora per anni le precauzioni come mascherina e distanziamento.

E addio socializzazione e bel paese.

Ma il maggior problema, non è tanto vedere qualche ministro o politico che, svegliatosi di malumore, si inventa qualche altra bella trovata per concorrere alla distruzione di quanto costruito nei secoli, no il problema più grave è che non vedo assolutamente il benché minimo segno di protesta o ribellione a delle leggi che, al di là di qualsiasi epidemia, sono molto spesso, stupide, cieche e del tutto inutili.

A questo punto l’unica speranza che tutto il popolo ha è che l’epidemia in corso segua le stesse orme delle precedenti e cioè che dopo 1 o 2 anni se ne vada naturalmente come è venuta.

E’ successo per la Spagnola, per la SARS e speriamo che succeda anche per il Covid-19.

Ma credetemi, prima che ciò succeda, o iniziamo a prendere coscienza di noi a farci domande e a ribellarci a delle imposizioni tanto inutili quanto stupide, o nonostante tutto sarà troppo tardi.

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