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Stalin. Ha perso, anche se ha vinto
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La “guerra sotterranea “ della politica più becera

attivisti raccolgono le firme per Italexit

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Ci sono diversi livelli di “azione politica” contro gli avversari, in una competizione elettorale, e mai come oggi, alle porte delle elezioni politiche del 25 settembre, la macchina da guerra della più becera e antidemocratica politica che si sia mai vista sul suolo Italiano, si è messa in moto al pari di uno schiacciasassi.

Uno dei primi livelli al quale abbiamo avuto modo di assistere è a livello burocratico nazionale, con un continuo stillicidio di cambiamenti o modifiche “dell’ultima ora” relativamente alle modulistiche necessarie per la raccolta firme sul territorio; firme che, da tenere assolutamente presente, nell’ultima tornata elettiva del 2018 erano la metà di quelle richieste attualmente.

In pratica, con il “Rosatellum”, sistema vergognoso approvato dalle camere per l’ultima consultazione popolare, nel 2018 erano richieste 375 firme per circoscrizione – 49 in totale, ndr. –, mentre tale numero, con vari emendamenti ad hoc, in queste elezioni è stato portato a 1500 per il Senato e 2000 per la Camera per ogni circoscrizione elettorale, il tutto da fare in pochissimi giorni – entro il 21 agosto 2022 – durante il periodo culmine delle ferie di tutti gli italiani.

Con un gesto “altamente altruistico”, gli organi legislativi attuali hanno dimezzato il numero di firme richiesto per la presentazione di una formazione politica, portandole così rispettivamente a 750 e 1000 per circoscrizione, sottolineando il fatto che “loro ci stanno venendo incontro”, visto il poco tempo disponibile.

https://www.youtrend.it/2018/01/10/quante-firme-servono-liste-rosatellum-legge-elettorale/

Tutto ciò considerato, si può tranquillamente evincere che il meccanismo sostanziale di chi detiene il potere e non accetta di confrontarsi con la vita reale del proprio paese e, di conseguenza, prova a “scavalcare” i normali termini di confronto con i suoi avversari, è lo stesso ormai da tempo immemore, all’interno del nostro “Bel Paese”, e si racchiude in una sola frase: “io ci sono e farò di tutto per impedirti di darmi fastidio”.

Ma la forma più vergognosa di “guerra sotterranea” che viene messa in atto ad ogni competizione politica nazionale è quella che si può osservare sul territorio ed, oggigiorno, tramite i social media, grazie al fattivo contributo di una miriade di “oscuri militanti” che non si preoccupano minimamente del merito, ma perseguono solo ed esclusivamente il loro fine ultimo, “eliminare l’avversario politico” con qualsiasi metodo, lecito o meno lecito.

A questo proposito voglio citare un fatto avvenuto proprio ieri, e che è emblematico di quanto sopra descritto e occorso al sottoscritto in occasione di una raccolta firme organizzata dai coordinatori politici locali di “ITALEXIT con PARAGONE” – personalmente ricopro orgogliosamente il ruolo di coordinatore politico provinciale ad interim per il suddetto partito – nei pressi del “VILLAGE VALDICHIANA”.

Il collega coordinatore politico per la provincia di Arezzo, avv. Spitaleri ha proceduto alle comunicazioni di legge alla relativa autorità competente – sindaco di Foiano della Chiana – e il sottoscritto si è premurato di fare altrettanto nei confronti della direzione del Village stesso (con risposta negativa) tramite email.

Ma il bello arriva ora, in quanto, recatici nella suddetta zona per svolgere il nostro gravoso compito, in considerazione della temperatura e del fatto che, normalmente, durante una domenica di metà agosto si preferirebbe essere su una delle nostre bellissime spiagge, piuttosto che intenti a raccogliere firme in un centro commerciale, abbiamo identificato un punto ideale per porre il nostro tavolino e procedere, così, allo svolgimento del nostro compito.

Tale posto, come si può vedere dalla foto, era localizzato in modo tale da non recare alcun fastidio a chicchessia e, sopratutto, prospiciente il marciapiede di contorno al Village, della competenza pubblica, la quale avevamo verificato in precedenza.

Tutto ciò detto, dopo nemmeno 20 minuti dal posizionamento del nostro normalissimo tavolino di plastica di 50 x 80 centimetri, abbiamo visto arrivare sul posto la bellezza di 5 addetti alla sorveglianza interna del Village – Sicuritalia – che ci hanno praticamente “circondati” e, senza nemmeno declinare le proprie generalità, hanno iniziato ad apostrofarci molto aspramente, dicendoci che da quel posto dovevamo andarcene, in quanto proprietà privata, e che se non lo avessimo fatto avrebbero chiamato le autorità municipali per farci sgomberare.

Nemmeno fossimo dei pericolosi terroristi in procinto di commettere un attentato alla pubblica sicurezza!!!

Devo onestamente dire che, dopo i primi momenti sopra descritti, due o tre delle persone intervenute si sono “ammorbiditi”, parlando con noi in modo civile e democratico, ma quello che più mi ha colpito è stato l’atteggiamento del solito “solista” che, forte della sua altezza, muscolatura palestrata, tatuaggi, nemmeno fosse un marinaio di lungo corso, e fare assolutamente autoritario e perentorio – pure nei confronti dei suoi colleghi – ha iniziato a rivolgersi a noi con fare minaccioso, arrogante e, per ultimo, con frasi sarcastiche e pesantemente offensive.

Con il mio collega, per evitare qualsiasi coinvolgimento di tipo “emotivo” abbiamo così deciso di fare buon viso a cattivo gioco, e abbiamo quindi “smobilitato” riservandoci di procedere in sede legale avverso un comportamento così palesemente pregiudizievole del democratico svolgersi di uno dei fondamentali diritti di tutti i cittadini: la rappresentazione delle proprie idee.

La cosa che tengo a sottolineare, e veramente curiosa, è che due giorni prima mi ero recato nel solito Village, girandolo per un paio d’ore al fine di capire dove poter posizionare il picchetto e per chiedere informazioni circa a chi mandare le richieste per la concessione dei permessi.

E durante tutto il tempo trascorso all’interno del Village non ho avuto il piacere di vedere, da alcuna parte, un qualsiasi componente della security interna, mentre appena ci siamo posizionati con il tavolino sopra descritto, magicamente ne sono comparsi addirittura 5, diretti immantinente verso di noi.

Miracoli della moderna “democrazia delatoria”!!

A prescindere dalla azione di verifica legale, che metteremo in campo per dirimere la questione della proprietà “privata o pubblica” e, sicuramente, di azione nei confronti dell’energumeno assolutamente fuori luogo che ci siamo trovati di fronte, mi spiace sottolineare come, nel nostro paese, manchi totalmente la percezione di “democrazia” in quanto tale.

Purtroppo, nonostante tutti quanti cerchino di richiamarsi, scimmiottandolo, al modello di libertà americana, la nostra popolazione ha ben in mente solo ed esclusivamente un mantra: come posso fare per “schiacciare” il mio avversario e, così, ottenere la vittoria?

Non curandosi minimamente né dei contenuti né, tanto meno, dei mezzi adoperati per ottenere ciò!

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