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Instagram sotto accusa per i rischi sulla salute mentale: una battaglia legale che coinvolge giovani utenti

Uno smartphone collegato su Instagram

Tabella dei contenuti

Introduzione

Instagram, il popolare social media platform di proprietà di Meta, si trova al centro di una battaglia legale che coinvolge 41 stati degli Stati Uniti e Washington, DC. Gli avvocati generali di questi territori hanno presentato una denuncia federale contro Instagram e Meta, accusandoli di contribuire a una crisi di salute mentale tra i giovani. La denuncia sostiene che Meta ha sfruttato tecnologie potenti e senza precedenti per attirare e coinvolgere i giovani, con l’obiettivo di generare profitto.

L’accusa di Meta: l’inganno per promuovere un utilizzo compulsivo dei social media

Secondo la denuncia legale, Meta avrebbe intenzionalmente indotto i giovani a utilizzare in modo compulsivo i social media, adottando varie strategie per garantire che trascorrano il massimo tempo possibile sulla piattaforma. Tuttavia, Meta sarebbe consapevole del fatto che i giovani sono particolarmente vulnerabili al bisogno di approvazione dai loro coetanei, spesso sotto forma di “mi piace” ai loro contenuti online.

L’accusa sostiene che le aziende di social media, compresa Meta, abbiano contribuito a una crisi nazionale di salute mentale tra i giovani e che debbano essere ritenute responsabili per le conseguenze negative che ne derivano. La procuratrice generale di New York, Letitia James, ha dichiarato che queste aziende devono essere chiamate a risponderne.

Violazione delle leggi sulla privacy e metodi ingannevoli

La denuncia legale afferma anche che Meta ha utilizzato metodi “ingannevoli” per nascondere i pericoli del suo prodotto, violando così le leggi sulla protezione dei consumatori. Inoltre, si sostiene che Meta raccolga dati sugli utenti di età inferiore ai 13 anni, violando così il Children’s Online Privacy Protection Act.

In risposta alle accuse, Meta ha dichiarato di essere “delusa” dal fatto che gli avvocati generali abbiano scelto la via legale anziché lavorare in modo costruttivo con l’industria per stabilire standard chiari e appropriati per le app utilizzate dai teenager. Meta ha sottolineato di aver già introdotto oltre 30 strumenti per supportare i teenager e le loro famiglie.

La battaglia legale in corso e le implicazioni sullo sviluppo dei giovani

Meta, insieme ad altre aziende di social media, è già coinvolta in centinaia di cause negli Stati Uniti da parte di famiglie e distretti scolastici che denunciano gli effetti negativi sulla crescita dei giovani. Tuttavia, la denuncia presentata martedì rappresenta l’azione legale più importante finora.

Quest’anno, più di 100 famiglie negli Stati Uniti hanno intentato una causa contro diverse aziende di social media, inclusi Meta, Snapchat e TikTok, sostenendo che i loro prodotti danneggiano i giovani. La causa è ancora in corso.

Va notato che anche la Russia ha adottato misure drastiche nei confronti di Facebook e Instagram. Nel marzo dello scorso anno, un tribunale russo ha vietato l’utilizzo di queste piattaforme nel Paese, definendo la società madre Meta come “estremista”. Durante l’udienza, i servizi di sicurezza di Mosca hanno accusato Meta di favorire una “realtà alternativa” in cui si alimentava l'”odio verso i russi”. Si sosteneva anche che il social network diffondesse una narrazione falsa sul conflitto tra Russia e Ucraina.

Conclusioni

La battaglia legale contro Instagram e Meta evidenzia le crescenti preoccupazioni riguardo alla salute mentale dei giovani utenti dei social media. Le accuse riguardano l’induzione al consumo compulsivo dei social media, la violazione delle leggi sulla privacy e l’adozione di metodi ingannevoli. Mentre Meta si difende sostenendo di aver introdotto strumenti per supportare i teenager, la battaglia legale in corso potrebbe avere implicazioni significative sull’industria dei social media e sul modo in cui queste piattaforme influenzano lo sviluppo dei giovani.

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