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Considerazioni su report

Sigfrido Ranucci

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Ho voluto guardarmi per intero il programma Report di ieri sera, 25 ottobre, sul caso di Astrazeneca e su tutte le considerazioni fatte dagli autori del programma.

A parte il fatto che dopo quasi un’ora di trasmissione mi sono sentito veramente sconvolto da tutte le implicazioni possibili alle quali fanno pensare i dati riportati, voglio fare i miei complimenti personali alla redazione di Report per l’ottimo servizio giornalistico, anche se devo dire che avrebbero potuto sviluppare maggiormente le domande che possono sorgere spontanee dopo la visione dello stesso servizio.

Anche senza i dati puntuali e precisi che sono citati nell’inchiesta, tutte queste cose, personalmente, le sto scrivendo ormai da quasi un anno su questo sito, cercando di mettere in guardia quanti mi leggono su quelli che possono essere i veri rischi di questa improvvisata vaccinazione.

Quello che Report non ha voluto (o potuto) sottolineare, almeno per il momento (secondo lo stesso Gianluigi Paragone, la redazione ha messo in onda una prima parte dell’inchiesta, riservandosi magari di trasmettere la seconda in altro moment) sono le “letture” dei dati aggregati che hanno pubblicato.

Infatti, se prendiamo cio’ che emerge dalla trasmissione, e cioe’ che i casi avversi trombotici associati a trombocitopenia o, peggio ancora, a piastrinopenie, come segnalato in alcuni casi arrivati sulle pagine dei quotidiani nazionali e che vengono indicati dalla trasmissione stessa come 4/5 casi su 100.000 vaccinati per le fasce under 30, potrebbe essere assolutamente fuorviante e, in sostanza, e’ la critica che muovo a Report.

In effetti, un normale cittadino, vedendo un numero pari a questo, potrebbe essere erroneamente indotto a pensare che, come si dice sempre, “il gioco valga la candela”.

Ma se sviluppiamo questi dati applicandoli sul totale degli under 30 vaccinati con AstraZeneca e, quindi, sottoposti a rischio, calcolando che la popolazione interessata e che si e’ sottoposta a vaccinazione con tale vaccino nei famosi Open Day di buona memoria, probabilmente superiore a 5 o 6 milioni, si otterrebbero quindi, per semplice calcolo matematico, un numero di casi avversi di qualche centinaio di persone che, se non curati con immunoglobuline immediatamente, rischieranno seriamente di morire per colpa di un vaccino iniettato senza le giuste precauzioni.

E vorrei ricordare che tutto questo e’ dovuto agli effetti avversi che si verificano nel breve termine e, ancora oggi, non sappiamo esattamente cosa potra’ succedere nel medio e nel lungo termine.

Se le conclusioni e le analisi della trasmissione Report sono corrette e tutti gli under 30 che si sono fatti inoculare AstraZeneca hanno in corso un progressivo abbassamento delle loro piastrine, e’ del tutto ovvio che, nel prosieguo del tempo, tali soggetti dovranno affrontare tutti i problemi che conseguono a tale carenza piastrinica.

Sperando, fra le altre cose, che tale vaccino non provochi altri tipi di reazioni avverse ancora oggi sconosciute…

Per concludere, sono assolutamente contento che finalmente qualche giornalista serio ancora ci sia nel nostro paese, ma resto sempre piu’ scettico su tutta la faccenda in generale poiche’, giorno dopo giorno, si apprendono notizie che ci dipingono un quadro generale assolutamente inquietante e disastroso.

Nessuno mi togliera’ mai dalla mente che tutta questa storia sia stata affrontata cialtronescamente in tutto il mondo in generale e in Italia in particolare e che le conseguenze di cio’ le pagheremo per i prossimi decenni.

Ma la cosa che piu’ mi fa rabbia e’ che ora, come sempre accade in questo povero paese, ci saranno i soliti scaricabarile e processi mediatici – come gia’ stanno accadendo – a piccoli dettagli di tutta la mega sceneggiata andata in onda, tanto per distrarre dalla realta’ un popolo sempre piu’ cieco e sordo alla verita’ che gli scorre sotto gli occhi.

E come sempre, i colpevoli non pagheranno mai.

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