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Stalin. Ha perso, anche se ha vinto
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Che pena…

Una statua imbavagliata

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Abitando in un altro paese – Emirati Arabi Uniti – girando per il mondo ed avendo contatti con diverse persone sparse nei cinque continenti, penso di poter avere una dimensione molto precisa di quanto stia succedendo sulla faccia di questo nostro povero, martoriato pianeta.

Ed è così che osservo con infinita incredulità e immensa pena gli effetti che il terrorismo mediatico di tutto il mondo ha avuto sulla psiche umana, specialmente dei più “deboli”, dal punto di vista mentale.

Infatti qui si può osservare come la stragrande maggioranza delle persone, si sia ormai assuefatta all’orribile museruola anche guidando la macchina in perfetta solitudine o passeggiando solitariamente per la strada, come in un parco dove non c’è anima viva ed, ulteriormente, come guardino “strano” te, che ti rifiuti di indossare questo simbolo della stupidità umana.

Se, da una parte si può parzialmente capire l’atteggiamento dei dipendenti che, obbligatoriamente, la indossano per lavorare, in quanto sanno che lo devono fare per via delle telecamere che riprendono costantemente il “rispetto” delle regole imposte, non si riescono realmente a capire tutti gli altri comportamenti di cui sopra.

Per quanto riguarda l’Italia invece, girovagando sulla televisione, fra un talk show o un programma di divulgazione scientifica, fra un telegiornale piuttosto che uno spettacolo di satira politica, si possono notare tutte le persone presenti come pubblico che, imperterrite, indossano la loro personale “museruola” come obbedienti pecorelle, senza porsi minimamente nelle condizioni mentali di provare a capire il perché di questa assurdità.

Mi perdoneranno i lettori se abbastanza spesso torno su questo assurdo argomento ma, in cuor mio, mi rendo sempre più conto di quanto questo aspetto della nostra vita quotidiana sia ormai il simbolo, più che della sicurezza sanitaria, dell’assoluto potere e della demenza più acuta.

E’ ormai stato dimostrato da infiniti studi scientifici, dei quali si inizia a vedere traccia anche nella comunicazione di massa, della perfetta inutilità di questo strumento di coercizione per quanto riguarda il rischio di contagio di questo maledetto virus come, del resto, vale per il destrutturante “distanziamento sociale” che, onestamente rischia di disintegrare la base “sociale” dell’intera umanità.

Ma poi basterebbe applicare ciò che la natura, nella sua infinita bontà ha voluto donarci, al fine di utilizzarlo al meglio, ma che noi ci ostiniamo a non voler usare, e cioè il cervello, per capire quanto inutile sia la mascherina ai fini dei contagi senza, per altro dover leggere degli studi di ordine scientifico.

Infatti, se noi utilizziamo l’unica scienza “perfetta” di cui disponiamo, ovvero la matematica, ci si accorge che, nel momento in cui si riscontrano 20.000 contagi al giorno che, secondo il mainstream e i suoi bollettini quotidiani del “terrore” sono un lugubre campanello di allarme, abbiamo l’esagerato numero di ben 3 persone contagiate per ogni comune Italiano, visto che attualmente i comuni esistenti nel nostro paese sono un po’ più di 8.000!!

E questo ci dovrebbe realmente far riflettere sulla vera essenza di tutte le notizie che ci vengono “inoculate” quotidianamente e sulla reale intenzione di chi ci sottopone a questo fuoco di fila mediatico.

Se solo ognuno di noi si prendesse la briga di voler veramente utilizzare in modo autonomo la propria materia grigia per cercare di “capire” quello che sta succedendo, invece che limitarsi ad ascoltare, e di conseguenza ad “eseguire”, ciò che gli viene imposto senza un briciolo di evidenza scientifica, forse il mondo potrebbe iniziare ad andare meglio di quanto realmente va, ed allora potrebbero esserci speranze per il futuro dell’umanità.

Ma, fin tanto che tutti quanti, o la maggior parte di noi, si comporterà né più né meno che un robot telecomandato e pronto ad eseguire le più stupide regole dettate da altrettanti imbecilli, il destino di questa ormai decrepita società è segnato.

Sorprendentemente, quello di cui personalmente ho più timore è di quando il branco si “sveglierà”, magari sotto il sapiente impulso manipolatorio di qualche “cane pastore”, poiché, in quel momento, si comporterà né più né meno di come già abbiamo osservato nel passato, ovverossia con inaudita ferocia, atta a sfogare la rabbia e la frustrazione accumulate nel tempo.

Questo è successo nell’immediato dopoguerra, con le infinite faide, vendette ed eccidi commessi in nome di una ritrovata libertà, e potrebbe succedere ancora oggi nel momento in cui dovesse finalmente finire tutto quanto, e non si sa con quali conseguenze per coloro che, a torto o a ragione, dovessero trovarsi nell’occhio del ciclone sociale.

Non so voi, ma la conclusione di tutto questo è un’infinita pena che provo nel constatare il basso livello al quale l’intero consesso umano è arrivato, dopo 5000 anni passati a cercare di migliorarsi e a pensare di essere arrivati all’apice dello sviluppo tecnologico e democratico!

Purtroppo, al contrario di quanto comunemente si pensi, siamo sempre alla stessa stregua di un branco di pecore ammaestrate e pronte ad eseguire i più stupidi ordini nel nome di un bene superiore inesistente.

E, come tali, meritiamo di finire.

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