Dei viaggi nel tempo si sono occupati sia scienziati in tutte le epoche che scrittori di fantascienza, quali Welles con la sua “La macchina del tempo”, Asimov, Twain e tanti altri, regalandoci molto spesso dei gradevoli racconti da leggere tutti di un fiato e che ci fanno viaggiare con la fantasia in mondi sconosciuti ed affascinanti.
Viaggi nel tempo: una sfida affascinante
Fin dall’alba della scienza, molti studiosi si sono cimentati con l’aspetto dibattuto e intrigante dei viaggi nel tempo. Nonostante la complessità e la mancanza di una definizione definitiva, hanno elaborato leggi e paradossi che delineano le “regole” ipotetiche di questo fenomeno.
I grandi nomi della scienza e il loro contributo
Einstein e Rosen sono solo alcuni dei grandi nomi che si sono dedicati a questa impresa ardua. Il ponte di Einstein-Rosen, noto anche come “Wormhole” e illustrato nel film “Interstellar”, è stato un loro contributo significativo. Anche Boltzmann e Planck hanno dato il loro contributo nello studio dei viaggi nel tempo nel XIX secolo.
Un’analisi generale del problema
Senza addentrarci troppo nei dettagli tecnici, va sottolineato che ci sono numerosi studi e lavori eseguiti da scienziati e studiosi che cercano di comprendere appieno la problematica dei viaggi nel tempo. In questo riepilogo, cercheremo di fornire alcuni elementi che aiutino a chiarire il problema.
La dimensione spaziale del viaggio nel tempo
È importante ricordare che il viaggio nel tempo non coinvolge solo la dimensione temporale, ma anche quella spaziale. Se immaginiamo di salire su una macchina del tempo, come la De Lorean di “Ritorno al Futuro”, e viaggiare nel futuro, ciò comporterebbe uno spostamento nello spazio. La Terra, infatti, non rimane ferma e nel periodo passato o futuro verso cui ci stiamo dirigendo non si troverà nello stesso punto in cui era quando siamo partiti.
Un esempio per comprendere meglio
Per chiarire questo concetto, prendiamo ad esempio il giovane Martin McFly che parte il 5 novembre 1985 e arriva nello stesso istante del 1955. Tuttavia, per poter tornare al suo tempo, dovrà aspettare una settimana, fino al 12 novembre, quando un fulmine colpirà l’orologio della torre di Hill Valley, generando l’energia necessaria per far viaggiare la macchina del tempo e riportarlo al 1985. Nel frattempo, la Terra si sarà spostata a causa dei suoi movimenti di rivoluzione e rotazione intorno al Sole, quindi non si troverà più nello stesso punto di una settimana prima.
In realtà, sarebbe più corretto parlare di viaggi nello spazio/tempo, poiché questi sarebbero ancora più difficili da calcolare. Ci sarebbero infinite variabili di spostamento nello spazio causate dalla normale evoluzione dei pianeti e delle stelle.
La legge della conservazione della massa
Gli scienziati hanno fornito spiegazioni “plausibili” per la problematica fondamentale dei viaggi nel tempo. La legge della conservazione della massa, secondo loro, viene soddisfatta. Se salissi su una macchina del tempo e viaggiassi istantaneamente nel passato o nel futuro, verresti a determinare una condizione che va contro le leggi della fisica generale. Toglieresti della massa dal tuo tempo per farla ricomparire dal nulla nel passato e altereresti la massa presente in entrambi i momenti.
La soluzione di Einstein
Questo problema, apparentemente insolubile, fu risolto dall’enunciazione della Relatività ristretta da parte di Einstein. Per maggiori dettagli, potete consultare il link a fondo articolo.
I paradossi dei viaggi nel tempo
Negli anni, gli studi dei grandi scienziati hanno portato all’accumulo di una serie di “paradossi” legati ai viaggi nel tempo, scaturiti dalle conseguenze logiche implicite in questo tipo di viaggio. Vediamoli:
Il paradosso del nonno
Il famoso “paradosso del nonno” è solo uno di questi. Se potessi viaggiare nel tuo passato, avresti la possibilità di uccidere tuo nonno in tenera età, rendendo impossibile la tua nascita e creando un paradosso.
Il paradosso della conoscenza
Un altro affascinante paradosso è quello della “conoscenza”. Se un critico d’arte facesse un viaggio a ritroso nel tempo per conoscere il grande Leonardo prima che dipingesse la Monna Lisa e gli mostrasse le copie del suo capolavoro, potrebbe influenzare le scelte future dello stesso Leonardo da giovane. Tornando al suo tempo e lasciando le fotocopie nel passato, non saprebbe se Leonardo ha dipinto la Gioconda perché ne era capace o se gli è stata data tale capacità dal viaggio nel tempo.
Il paradosso di Co-esistenza
Nel film “Ritorno al futuro” si evidenzia il “paradosso di Co-esistenza”. In una scena, ben 5 DeLorean sono contemporaneamente presenti in un dato momento del futuro. Tuttavia, come spiegato in precedenza, ciò non è assolutamente possibile.
Il paradosso di Martin
Nello stesso film, Martin torna nel futuro 5 minuti prima degli eventi che hanno condotto all’uccisione del suo amico Doc da parte dei terroristi libici. Qui, riesce a vedere sé stesso che sale sulla macchina del tempo per tornare nel passato. Questo evento è assolutamente non plausibile, poiché se fosse tornato nel futuro almeno 30 minuti prima, avrebbe potuto dire a sé stesso di non intraprendere il viaggio, cancellando così l’intera linea temporale alternativa.
Non toccare nulla
È fondamentale non toccare né cambiare nulla durante il viaggio nel tempo, soprattutto durante il viaggio nel passato. Ciò è a rischio di effetti collaterali disastrosi al nostro ritorno nel futuro dal quale proveniamo. Tali cambiamenti saranno esponenziali rispetto alla “lontananza” del viaggio stesso.
Effetti del cambiamento
Se ci spostassimo nel tempo solo di 30 anni, gli effetti potrebbero essere abbastanza gravi, ma non catastrofici e coinvolgerebbero probabilmente solo i diretti interessati e pochi altri. Tuttavia, se ci spostassimo di qualche decina di migliaia di anni e consegnassimo a Ramses II o a Tutankhamon delle armi di fabbricazione moderna come degli AK47 e la modalità per fabbricarli, rischieremmo di non trovare più alcun tipo di vita al nostro ritorno nel futuro.
L’effetto collaterale
Nella terza parte del film “Ritorno al futuro” si evidenzia l’effetto collaterale di un viaggio nel tempo. Il vecchio Biff regala a sé stesso giovane l’almanacco sportivo, generando un nuovo Biff ricco e potentissimo che ha modificato drasticamente il futuro alternativo, creandone di fatto uno nuovo (linea temporale alternativa).
Linea temporale alternativa
Tale effetto collaterale è citato anche nell’ultimo capitolo della saga Avengers. Il sommo sacerdote fa capire a Bruce Banner/Hulk che se tornasse indietro nel tempo per trovare le gemme dell’infinito e le prendesse, creerebbe istantaneamente una linea temporale diversa nella quale nulla sarebbe più uguale alla precedente, dando vita ad un altro universo completamente interdipendente.
Viaggi nel tempo
Nonostante ci siano varie teorie elaborate nel tempo a proposito dei viaggi temporali, personalmente ritengo che tali elucubrazioni siano solo delle mere ipotesi scientifiche non suffragate da nulla di pratico e di riscontrabile. I viaggi nel tempo rimarranno per sempre solo ed esclusivamente un bel passatempo di tipo fantascientifico, buono solo per quegli scrittori che si immaginano mondi fantastici.
Tecnologia futura e viaggi nel tempo
Tuttavia, se non siamo ancora possessori della tecnologia necessaria a sviluppare i viaggi nel tempo, ma con molta probabilità nel lontano futuro avremo tale tecnologia o potremo trovare una civiltà molto più avanzata di noi, come nella saga di Star Wars, che è riuscita nell’intento di rendere possibili i viaggi temporali, ciò è di per sé stesso una prova tangibile che tali viaggi non sono possibili.
Se l’assioma che non abbiamo una tecnologia sufficiente per capire e sviluppare i viaggi temporali ma che la avremo è valido, si evince che non conoscendo ancora come poterlo fare, i casi sono due, molto chiari: o ciò non è assolutamente possibile, come io credo, o ci siamo estinti prima di poter raggiungere la tecnologia sufficiente a creare, appunto, i viaggi nel tempo.
Modifiche al passato
Se nel futuro riuscissimo a impadronirci della tecnologia necessaria, nessuno tornerebbe indietro nel tempo per modificare un determinato evento per scopi propri o magari anche per migliorare le condizioni di vita dell’intera umanità? Questo è un interrogativo che sorge spontaneo.
Se così fosse, la dimensione del “tempo” sarebbe percorsa ininterrottamente da fazioni avverse che vogliono cambiare un dato avvenimento del passato solo per meri scopi utopistici di parte. Tale paradosso sarebbe assurdo e incompatibile con la realtà.
D’altronde non siamo uomini?