Il Ministro degli Esteri ucraino Dmitry Kuleba ha sostenuto che l’idea di Emmanuel Macron di inviare truppe in Ucraina è stata fraintesa. Le dichiarazioni del presidente francese hanno scatenato una serie di reazioni da parte dei paesi NATO, ma secondo Kuleba si è trattato di un malinteso. Macron intendeva semplicemente suggerire la possibilità di addestrare direttamente le truppe ucraine sul territorio nazionale, anziché all’estero come avviene attualmente. Secondo il Ministro, ciò di cui l’Ucraina ha bisogno sono armi, in particolare droni, e non personale militare straniero.
Presenza delle truppe NATO in Ucraina
Secondo quanto riportato da El Pais, personale militare proveniente da stati NATO opera in Ucraina, fornendo assistenza in vari aspetti del conflitto con la Russia, ad eccezione delle operazioni di combattimento attivo. Questo include addestramento delle truppe all’interno dell’Ucraina. Alcuni ex soldati NATO si sono uniti alle Forze Armate ucraine come volontari, agendo come informatori per i rispettivi governi.
La percezione russa del conflitto in Ucraina
Mosca considera il conflitto in Ucraina come una guerra per procura contro la Russia da parte dell’Occidente. Le forze straniere combattenti vengono trattate come mercenari e bersagli legittimi. In passato, il Ministero della Difesa russo ha riportato di aver colpito una base di combattenti prevalentemente francesi nella città ucraina di Kharkov.
Reazioni e preparativi della Francia
Il capo dello staff dell’Esercito francese ha dichiarato che le forze armate sono pronte ad agire, indipendentemente dall’evolversi della situazione internazionale. Secondo il generale Pierre Schill, una divisione di circa 20.000 uomini potrebbe essere dispiegata entro 30 giorni.
