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Copertina: Stalin? Ha perso, anche se ha vinto
Stalin. Ha perso, anche se ha vinto
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Nulla sará più uguale!

Cogito, Ergo Sum

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È da ormai due anni che la nostra vita è costellata di frasi tipo: “andrà tutto bene”, che, francamente, il prossimo che me la ripete lo stendo, oppure: “stiamo uscendo dalla pandemia”, o ancora: “ormai il peggio è passato” e via discorrendo, altre immense idiozie della serie: facciamo a chi è più imbecille.

Come, ad esempio, abbiamo avuto l’occasione di sentire branchi interi di allegre pecore intonare dai balconi di mezza Italia gli ormai odiosi lamenti di un popolo agonizzante, al suono delle più popolari canzoni, atte, secondo l’immaginario collettivo, a scacciare le brutture e la paura della pseudo pandemia incalzante.

Nugoli di squallidi personaggi sedicenti “scienziati” hanno fatto a gara, in questi due anni passati, a chi le sparava più grosse, senza nemmeno curarsi minimamente del fatto che internet è una bella cosa, ma ha una brutta abitudine, ovverosia quella di conservare qualsiasi cosa venga detta o fatta a futura memoria, per cui, oggi, si possono rileggere le immense castronerie dette dai vari Pregliasco, Crisanti, Burioni, Bassetti, Sileri ed un’altra manciata di pagliacci della televisione che gli facevano contorno.

E in questa immensa cacofonia che ci assorda e impesta la nostra quotidiana tranquillità, nessuno si rende veramente conto di quello che ci sta aspettando, con ghigno beffardo, dietro l’angolo.

Eppure gli elementi base per poter analizzare e valutare attentamente la situazione ci sono tutti, basta saperli “vedere” e raccoglierli dagli innumerevoli siti che parlano 24 ore su 24 di queste cose.

O anche grazie a quel piccolo valore aggiunto che persone simili al sottoscritto possono portare a chi ha voglia di “vedere”.

Non, con questo, che personalmente voglia affermare di avere la verità assoluta in tasca, ma, per lo meno, cerco di osservare, raccogliere e studiare quanti più dettagli possibili, per poi procedere ad un’attenta analisi degli stessi e trarne degli insegnamenti e delle indicazioni, che mi mettano in grado di vedere quanto sta realmente succedendo intorno a me.

È proprio grazie a questa continua ricerca che sono venuto a conoscenza del fatto che pochi giorni fa è stata data la notizia che l’ARPA Piemontese, in collaborazione con l’università di Torino, quella di Cassino e Queensland University of Tecnology, hanno eseguito uno studio dal quale risulterebbe che il virus Sars Cov 2, in generale, e la variante Omicron, in particolare, avrebbe un sistema di contagio molto più raffinato dei precedenti. Esso infatti  utilizza anche il solo aerosol proveniente da una persona che, semplicemente parla, piuttosto che utilizzare i famosi o famigerati “droplets”, di cui ho avuto modo, anch’io, di parlare.

Nell’articolo che prende in esame questo recente studio, si evidenzia il fatto che tale risultato ci costringerà a dover prendere delle contromisure adeguate alla novità e tese alla sconfitta di questo nuovo pericolo. Ne sono un esempio, una maggior areazione dei luoghi chiusi, un minor “affollamento” negli stessi e non ultimo l’igienizzazione costante sia delle superfici di contatto che della nostra pelle esposta all’aria.

https://quifinanza.it/info-utili/video/cose-nuova-fase-pandemia-scoperta-italiana-contagio-cambia-tutto/600343/

Tanto per non farci mancare nulla, la nostra coraggiosa articolista ci ricorda che, proprio in questi tempi, il nostro massimo eroe degli ultimi anni, Bill Gates, ci ha già avvertiti che siamo in dirittura di arrivo per il sopraggiungere di una nuova e ancora più temibile pandemia, contro la quale l’umanità tutta dovrà trovarsi pronta ed armata fino ai denti, per evitare di soccomberle.

Cosa ancora più esilarante, a parer mio, pur non essendo un esperto virologo, come lo zanzarologo Crisanti, ma avendo qualche conoscenza di base dei meccanismi che regolano il nostro corpo, in fondo all’articolo riporto alcuni link ad altri studi, eseguiti da diverse università in giro per il mondo, fra i quali uno specifico, che ci indica quali sono i tempi necessari perché il virus perda la sua efficacia contagiosa.

In tale articolo si possono leggere tutti i dati che questi scrupolosi scienziati hanno raccolto e che ci raccontano come il virus responsabile della variante Omicron sia resistente. Su una superficie di plastica, ad esempio, può sopravvivere fino a 193,5 ore; mentre sulla nostra pelle riesce a vivere solamente 21 ore, forse perché la nostra pelle non gli piace più di tanto. Con questo studio, in pratica, ci stanno dicendo che il fantasmagorico virus campa fino a 8 giorni sopra un cucchiaino di plastica – come mai, allora, per un periodo, l’anno scorso, hanno continuato a darci posate e piatti di plastica anche al ristornate e al bar? -, per cui saremo costretti a mettere ogni oggetto di plastica in “quarantena” per 8 giorni, a scanso di equivoci, mentre se, per puro caso, dovessimo incontrare una persona positiva, dopo solo 21 ore saremo tranquilli e potremo abbracciarla, poiché sulla sua pelle troveremo solo i “cadaveri” del virus.

A prescindere dal fatto che, personalmente, ho letto tutto l’articolo originale in inglese, e sono arrivato alla conclusione che, probabilmente, tali studi sono quantomeno incompleti, se non addirittura inattendibili. Qualcuno  mi potrebbe chiedere, a questo  punto, in cosa sono laureato ed io gli risponderei che non serve una laurea, poiché si parla di esperimenti fatti a certe temperature e percentuali di umidità costanti e dal che si può evincere tranquillamente che essi siano validi per dei casi nei quali si riscontrino gli stessi valori, ma laddove tali parametri cambino, come, ad esempio, dove abito io, e cioè negli Emirati Arabi, dove abbiamo temperature che arrivano a 52 gradi, i risultati cambierebbero senza ombra di dubbio.

Ma tutti questi sono solo ed esclusivamente discorsi di tipo accademico e contano fino ad un certo punto.

Quello che conta realmente è il sottinteso di tutti questi articoli che compaiono, con sconcertante regolarità, in tutta la rete – ed il bello è che vengono ripresi immediatamente da quasi tutte le testate ufficiali del mainstream – 

A parer mio, è proprio questo “fra le righe” che ci dovrebbe avvertire dell’immenso abisso dentro al quale ci stanno per sprofondare.

Perché se, da una parte, questi articoli possono avere anche una parvenza di serietà scientifica e potrebbero essere utilizzati al meglio per evitare troppe complicanze nel futuro, la cosa che mi spaventa maggiormente è l’utilizzo che ne verrà fatto, sicuramente, da parte degli stessi cialtroni politici che ci hanno disastrosamente “guidato” fino ad oggi.

Pensate solo al fatto che possano far proprio il dato della sopravvivenza sulla plastica per 193 ore del virus e a quale potrebbe essere l’utilizzo che ne verrebbe fatto.

Probabilmente, e sempre, ovviamente “per il bene di tutti”, potrebbero obbligare sia gli esercenti commerciali che gli stessi cittadini, a pulizie massacranti e dispendiosissime per sempre, o per lo meno fino a quando non decretassero, finalmente, la fine della loro universale sceneggiata.

Oppure, visto che nello studio si asserisce che il virus “sembra” percorrere molta più distanza del classico metro e mezzo precedentemente indicato, ci costringeranno perennemente a portare le loro stupende Ffp2 e a stare a distanza di 2, 3 o 5 metri, a seconda di cosa gli passa per la mente nel momento in cui scrivono il loro ennesimo Dpcm.

E, ovviamente, non dobbiamo dimenticarci del loro capolavoro di nazistica memoria, che è il Super Mega Iper Universale Green Pass. Questo pass a tutto servirà, fuorché alla funzione per la quale hanno detto che lo avrebbero imposto, ovvero la salvaguardia della salute di tutti i cittadini.

Lungi dal venire eliminato pian piano, esso verrà rimodulato – come hanno detto e continuano a dire, sfacciatamente, in ogni trasmissione alla quale partecipano – e ristrutturato in modo tale da potergli restituire il totale controllo dell’intera popolazione.

State pure tranquilli che questo accadrà molto presto, poiché, ormai, questo infame strumento non è più reversibile. Purtroppo  abbiamo dimostrato  inequivocabilmente  come nessuno di noi abbia le sufficienti dosi di “attributi maschili” per poter reagire e mandarli dove meriterebbero di essere mandati: in galera a vita.

È ormai scontato che nel breve tempo, di un paio d’anni al massimo, verremo dotati tutti quanti di una nuova “tessera” microchippata. In essa sarà possibile visualizzare tutti i nostri dati, da quelli economici a quelli vaccinali e, ancora, se abbiamo pagato le tasse o meno, o quante multe abbiamo in sospeso, dai conti correnti a nostro nome alle proprietà a noi intestate, il tutto condito dalla onnipresente minaccia che, se si sgarra, ci verranno magari decurtati dei “punti”, come già sta succedendo in Cina.

Ed attraverso questo nuovo “passaporto di vita” potranno impedirci di fare determinate azioni o partecipare ad eventi di ogni genere. Ci impediranno di poter guidare un’auto o di prendere un aereo o, più semplicemente, di poter andare tranquillamente al ristorante con la propria dolce metà.

Pensate che sia solo la psicopatica visione di un poveretto che non ha altro da fare che scrivere idiozie?

Purtroppo non è così, e tutto sarà estremamente e dolorosamente reale fra non molto tempo.

Ma ad aiutarli ci penseranno i cittadini stessi, poiché terrorizzati da una sapiente campagna mediatica, che si metteranno gli uni contro gli altri fin dalla tenera età, come già, purtroppo, sta succedendo in alcune parti d’Italia.

Inoltre, chiari segnali di questi cambiamenti sopra descritti, li abbiamo potuti già vedere nella recentissima trasmissione di Mario Giordano, Fuori dal Coro, che ci ha mostrato come quel moderno Eichmann, che risponde al nome di Pregliasco, abbia già messo in pratica questo tipo di discriminazione, rifiutandosi di curare nel “suo” ospedale, i non vaccinati.

Ma, attenti bene, che questo non coinvolge solo coloro che non si sono sottomessi alla punturina del “siero magico”. Tale ospedale, infatti, rifiutava pure le persone con solo una o  due dosi di vaccino, discriminando, di fatto, un buon 40% dell’intera popolazione di riferimento.

E il paradosso di tutta questa storia è che nel continente Africano, dal Marocco al Sud Africa, la percentuale delle vaccinazioni non supera il 10% medio del totale, esponendoci, di fatto, al rischio di “diffusione di massa” del virus attraverso oltre un miliardo di persone, che, fra parentesi, agognano di venire a vivere in Europa.

Ma ancora più paradossale e cosa che dovrebbe allarmare chiunque abbia un minimo di cervello pensante, sono i dati che provengono dalla Cina e dall’India.

La prima, ad oggi, ha un numero di contagiati pari a 119.214 casi, che hanno prodotto 4.849 morti in totale, mentre in India ci sono stati 40.371.500 contagi, con 491.700 morti che, se rapportati all’Italia, ci dicono, in sostanza, quanto è stato sbagliato nel nostro paese.

Infatti, se rapportassimo la nostra stessa mortalità alla popolazione dell’India e della Cina, esse avrebbero dovuto avere, rispettivamente, 3,2 e 3,5 milioni di morti.

E che qualcuno non mi venga a dire che sono popolazioni diverse o che hanno climi e situazioni diverse, in quanto la Cina e l’India sono talmente vaste che hanno tutti i tipi di clima, compreso quello simile al nostro.

Il dato che dovrebbe allarmare più di tutti è che in Cina dove, va ricordato, si è sviluppato questo virus, ci sono solo 5000 morti contro una popolazione di quasi 1,5 miliardi di persone, e la cosa è quantomeno “strana”, se non addirittura sospetta.

Ma tutto ciò non ha significato, per il nostro immediato futuro e solo la storia, spero, potrà trarre dei giudizi, come sempre ha fatto.

Quello che ci interessa nell’immediato e che, francamente, dovrebbe preoccupare tutti quanti, è che stiamo allegramente avvicinandoci a quello che sarà il punto di non ritorno.

Per quanto mi riguarda, ho avuto la possibilità, vista l’età, di vivere un’età splendida, come erano gli anni ’70, ’80 e ’90 e, quindi, ho poche recriminazioni da farmi e pochi desideri ancora da soddisfare, visto e considerato che io, le mie mosse, per il mio immediato futuro, le ho già fatte. Il problema penso che sia seriamente attuale per tutti quelli che hanno ancora una lunga vita da vivere.

Se tutto quanto sopra descritto dovesse realmente avverarsi, non so quanto felice potrà essere la vita delle future generazioni e, se questo fatto non preoccupa chi è genitore, beh, allora non so proprio cosa altro posso dire! Un grandissimo filosofo del passato disse: “Penso, dunque sono”, ma io ritengo che, oggi, si possa trasformare questa grande verità del passato in: “Pensano, forse potrò essere”.

https://quifinanza.it/info-utili/video/covid-quanto-sopravvive-variante-omicron-fuori-corpo-plastica-pelle/599784/

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