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Vaccini, vaccinazioni e regole da seguire

Medico vaccina una paziente

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In questi giorni si fa un gran parlare di vaccini, vaccinazioni e regole da seguire.
Come spesso succede in questi casi, si è aperto un feroce dibattito attraverso social, giornali, trasmissioni televisive e, non ultimi, vari dicasteri ministeriali.
Per non restare ultimi, anche la stragrande maggioranza dei politici, si stanno cimentando nell’esprimere la loro opinione in merito generando, se ciò fosse possibile, ancora maggior confusione nei poveri cittadini che si vedono sballottati di qua e di la a seconda del vento che tira.
Prima di entrare nel merito della questione vera e propria, vorrei affrontare il discorso da un altro punto di vista e cioè da quello di uno stato che debba garantire ai propri cittadini la esecuzione di tutte quelle azioni che possano portare beneficio comune a tutti quanti.
Innanzi a tutto ritengo che vada ricordato il principio base che regolamenta l’esistenza stessa di uno stato o governo che dir si voglia: esso deve essere l’espressione di tutta la cittadinanza e si deve far carico di interpretare i desiderata della popolazione al meglio possibile, applicando quelle norme e quelle correzioni che si necessitino affinchè l’intera comunità possa essere tranquilla e vivere felicemente la propria esistenza.
Questo, sulla carta e molto spesso purtroppo non corrisponde alla realtà dei fatti.
In aggiunta ciò,per dissipare qualsiasi dubbio, penso che chi scrive non possa essere tacciato assolutamente di settarismo pro-governativo e pro-istituzioni anzi, semmai proprio il contrario in quanto mi reputo assolutamente anti-sistema.
Detto questo, mi viene necessario ribadire che qualsiasi stato deve assolutamente fissare alcuni paletti a carattere obbligatorio al fine di raggiungere gli scopi di cui sopra.
Fra questi paletti basti ricordare a titolo esemplificativo, la patente di guida – se un cittadino vuole poter guidare – l’istruzione – che è sia un diritto ma anche un dovere – e non ultimo la salute che non deve essere intesa come bene strettamente personale ma come traguardo comunitario.
Infatti, non è possibile pensare di tutelare la propria salute e nel contempo saper di far frequentare ai propri figli dei luoghi pubblici come le scuole dove potrebbe darsi che siano a contatto con soggetti potenzialmente portatori di malattie.
Per cui, arrivando al nocciolo della questione, il dilemma che si sta prefigurando in questi giorni è assolutamente falso e infondato poichè, per quanto espresso precedentemente, la questione vaccinazioni deve assolutamente far parte dei famosi ‘paletti’ a carattere obbligatorio.
E su questo non è possibile accettare nessun tipo di compromesso, pena la lenta ma inesorabile disgregazione della società come la conosciamo oggi.

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