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Tesla bot: il futuro e’ sempre più vicino, ma siamo pronti?

Stazione di ricarica a marchio TESLA

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Gli ultimi 30 anni sono stati protagonisti di un’impressionante accelerazione tecnologica dal punto di vista dell’umanità, accelerazione volta ad un aumento sempre più frenetico dei consumi, del controllo della vita dell’individuo, fino a poter indagare la sua intimità e a non tenere più in alcun conto la sua privacy, fiumi di tecnologia che hanno portato la società a premere sull’Africa per l’estrazione di coltan, aumentando i ritmi di sfruttamento delle popolazioni autoctone, danneggiando l’ambiente immettendo fiumi di batterie al litio e producendo rifiuti sempre più dannosi (per i quali, tra l’altro, ancora non si riesce ad educare le masse in merito allo smaltimento, o comunque non c’è stata una vera e propria volontà politica di mettere in piedi un valido circuito adibito a ciò).

Oggi scopriamo che Elon Musk ha prodotto un prototipo di robot umanoide basato sulla stessa intelligenza artificiale che abbiamo nei nostri smartphone, un robot, a detta sua, che sarà al servizio degli uomini.
Esso avrà la capacità di apprendere, ma Elon ci tiene a precisare che è stato progettato per poter scappare in caso di emergenza o, comunque, poter essere sopraffatto.
E già, se ci si sofferma un secondo sulle due affermazioni appena fatte, ci si può rendere conto velocemente di quanto possano essere antitetiche, se analizzate leggermente più in profondità: un robot che avrà sì la velocità massima di 8 km/h, ma che può imparare a guidare una motocicletta, che è sì progettato per essere “deboluccio”, ma può sollevare fino a 20kg e imparare ad usare una spranga in maniera impropria… Insomma… c’è da stare davvero tranquilli!!!

L’intero mondo politico, produttivo e tecnologico cercano di spingere forsennatamente più in là gli orizzonti che un tale sviluppo tecnologico offre all’umanità, all’insaputa, da parte dei più, delle implicazioni che tali orizzonti potranno comportare, con le sue sfide, i suoi pericoli ma, soprattutto, ci tengo a sottolineare, con la conseguente e sempre maggiore alienazione dell’uomo dalla natura, cosa, questa, che ha comportato un diffuso peggioramento drastico, negli ultimi 50 anni, tra la popolazione dal punto di vista della salute e dello spirito.
Siamo branchi di smidollati mollaccioni, quasi totalmente privati della loro volontà, talmente pigri da desiderare un robot che possa raccoglierci una penna da terra all’occorrenza, non solo improduttivi, ma sterili anche da un punto di vista dell’anima.
Abbiamo raggiunto soglie di consumismo così forsennate che fatichiamo a non vederci gli uni gli altri solo per quello che sì può trarre dal prossimo, come fosse una miniera da sfruttare, un canale da prosciugare, e non ci rendiamo neppure conto di agire in maniera parassitaria, dal punto di vista energetico, abbagliati come siamo dall’importanza e dagli obiettivi personali, dalla possibilità di avere tutto e subito, che ci ha reso molto impazienti e irritabili… insomma, se ricordiamo le epiche raffigurazioni degli Dei antichi (greci e romani in particolare) ci renderemmo conto che, avendo avuto la possibilità di varcare ogni nostro limite a livello di capacità, percezione e velocità, stiamo acquisendo le loro stesse caratteristiche: così potenti da un punto di vista esteriore, così poveri e pigri nello spirito.

Ed è per questo che vorrei lanciare un appello per fermarci un attimo tutti a riflettere: visti e considerati gli aspetti deprecabili che tutto questo sta facendo emergere da tutti noi, non sarebbe meglio progettare il futuro alternando fasi di avanzamento tecnologico con fasi di avanzamento spirituale? Per ogni tappa percorsa ci vorrebbe una conseguente educazione emotiva al nuovo fenomeno, ed un’educazione civica impeccabile, per la quale dovremmo tutti sviluppare un senso di dove stiamo andando e delle conseguenze delle nostre azioni, ma anche delle nostre disattenzioni.

Ma a questo, di contraltare a Elon Musk, chi ci pensa?

Io noto attorno a me che la gente sviluppa un sempre maggiore bisogno di prospettive di sviluppo spirituale, e che si arrangia, in assenza di alternative, per operare al proprio, ma a qualcuno viene per caso in mente, ad oggi, un nome famoso di un grande maestro spirituale, grande quanto Elon Musk nella tecnologia?

Personalmente, l’ultima volta che ho provato a creare su Wikipedia la pagina biografica dedicata a Gustavo Adolfo Rol (all’epoca non ancora presente, ad oggi c’è, ma chiaramente dà una visione, come al solito, parziale e tendenziosa rispetto all’argomento), me la cancellarono, con la motivazione che su wikipedia non ci fosse spazio per le fandonie.

Ecco, questa guerra tra tecnologia e spiritualità dovrebbe davvero farci riflettere, e forse sarebbe il caso di arrestare questa corsa alla tecnologia come se non esistesse bene più grande di questo, in vista di una crescita dell’uomo, almeno prima di procedere verso un baratro che sembra essere inevitabile.

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