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Situazione ad oggi delle reazioni avverse ai vaccini

Una mano impugna una siringa, ritratta con un proiettile al posto dell'ago

Tabella dei contenuti

Come era possibile immaginare, l’ A.I.F.A. (agenzia Italiana del farmaco), dopo aver pubblicato il 13° rapporto sulla farmacovigilanza in data 29 settembre 2022, si è fermata, e non pare abbia alcuna intenzione di pubblicarne di nuovi a breve.

Già solo questo fatto dovrebbe far suonare un campanello d’allarme nell’intera popolazione Italiana, in quanto quando dei dati che riguardano la salute di tutti quanti noi vengono volontariamente tenuti nascosti, vuol dire che qualche problema, forse, c’è.

Ad ogni buon conto, esaminando l’ultimo rapporto di cui disponiamo, appunto il 13°, si possono notare dei dati che, sostanzialmente, smentiscono violentemente tutte le narrazioni pro vaccino che ci sono state regolarmente dispensate in questi ultimi due anni, e che non solo fanno suonare migliaia di campanelli d’allarme, ma ci gettano in faccia la triste realtà dei fatti, e cioè che siamo vittime inconsapevoli di vergognose manovre politico-economiche gestite da perfetti incapaci, nella migliore delle ipotesi.

E iniziamo a leggerli, questi dati.


Innanzi a tutto, va precisato che, nell’estendere il suddetto rapporto, questi campioni di “trasparenza ed onestà” si sono ben guardati dal chiamare le cose con i loro nomi, e ci hanno messo veramente molto impegno a sminuire semanticamente ciò che sta accadendo fra la popolazione italiana o, peggio ancora, a giocare con i numeri percentuali di modo da far sembrare minori i danni effettivi.

Infatti, possiamo subito notare che su 140 milioni di somministrazioni si sono verificate ben 139 mila reazioni avverse, sia non gravi che gravi.

A questo punto, ci si aspetterebbe che chi ha compilato il rapporto continui a indicare il numero delle reazioni avverse gravi o meno gravi con dei numeri interi, di modo che chiunque lo legga capisca immediatamente ciò di cui si parla e abbia una “reale dimensione” di quello che significa.

Se, per esempio, io dico che in Italia ci sono 6000 morti all’anno per incidenti stradali, questo dato ha un determinato impatto su chi lo legge, poiché può facilmente confrontarlo, per esempio, con la popolazione del proprio paese, ma se io dico che in Italia muoiono per incidenti stradali, ogni anno, lo 0,01% della popolazione totale, è del tutto evidente che chi legge ha una percezione totalmente differente.

Allo stesso modo, questi gran furboni, per non chiamarli delinquenti, ci dicono che il 18,5% delle reazioni avverse si possono intendere “gravi” (per fortuna che, fra parentesi, poi indicano anche il numero intero, che equivale a 25.839) ed insistono sul giochetto delle percentuali o, peggio ancora, rapportano il numero di eventi avversi gravi ogni 100.000 dosi, facendo pervenire al lettore che ce ne sono “solo” 18 ogni 100.000.

https://www.aifa.gov.it/documents/20142/1315190/Rapporto_sorveglianza_vaccini_COVID-19_13.pdf

Mi soffermo molto su questo aspetto del rapporto, poiché è veramente vergognoso, da parte di un’autorità come l’ A.I.F.A., comportarsi in questo modo solo allo scopo di proteggere coloro che sono i veri responsabili della catastrofe immane che stiamo vivendo e che, a parer mio, è ancora agli inizi.

Ma se proseguiamo nella lettura, arriviamo all’apoteosi dell’uso lessicale dell’Italiano e dei numeri al solo fine di confondere le acque, e questo lo possiamo notare nella successiva esposizione delle casistiche relative agli “eventi avversi gravi terminati con esito fatale”.

Ma cazzo!!!

Siete capaci di chiamarli per quello che sono, ovvero MORTI???

Dopo lo sfogo dovuto, arriviamo alla sostanza, e cioè che anche l’ A.I.F.A. è “costretta”, suo malgrado, a riconoscere che ci sono stati, fino a settembre del 2021, la bellezza di 955 morti in seguito a reazioni avverse ai vaccini, ma subito dopo esibiscono il colpo da maestri, certificando che “solo” 29 di queste morti hanno una “correlazione” con il vaccino somministrato, e comunque sono già stati ampiamente inseriti negli studi medici relativi che devono fare scuola.

E anche qui si può notare il gioco semantico delle parole, in quanto l’ A.I.F.A. utilizza il termine “correlabile” al posto di dire esplicitamente che le morti sono dovute esclusivamente all’inoculazione del vaccino.

In questo vorrei spiegare il motivo per il quale insisto su questo punto, ed è presto detto.

Visto e considerato che, per loro stessa ammissione, la quasi totalità dei decessi avvenuti a causa del vaccino (i famosi 29) sono persone sopra i 75 anni, per cui la questione si pone in questi termini, ovvero se vaccinarsi fosse stato lasciato alla libera scelta di ognuno di noi, si sarebbe potuto discutere, ma sostanzialmente, e specialmente a livello giuridico, lo stato non avrebbe avuto responsabilità di sorta (ovviamente, anche in questo ipotetico caso, si sarebbe potuto e dovuto discutere, in quanto già solo la vergognosa campagna mediatica messa in atto, con relativa discriminazione e criminalizzazione di tutti i cosiddetti no vax, era sufficiente per determinare un profilo giuridico di colpevolezza).

Ma siccome il nostro caro Governo ha deciso di decretare l’obbligo vaccinale per gli over 50, se poi chi si sottopone al vaccino perché ligio alle regole, muore, la colpa morale, fisica e giuridica è solo ed esclusivamente di chi ha imposto la relativa vaccinazione.

Ciò detto, bisogna porre l’attenzione a quelle che sono le reazioni avverse gravi – per la maggior parte miocarditi, pericarditi, ischemie coronariche e infarti – che sono, al settembre dell’anno scorso, la bellezza di 26 mila e che, grazie a studi di altri enti, con molta probabilità, ad oggi possono essere anche raddoppiati, se non quadruplicati.

Infatti, se si prende il rapporto del P.R.A.C. (Ente per la valutazione dei rischi in farmacovigilanza) da parte dell’ E.M.A., che è l’ente medico europeo, datato addirittura 3 dicembre 2021, si può notare come le miocarditi e pericarditi siano di circa 1,5 ogni 10.000 in più rispetto ai non esposti.

Tradotto, si deve moltiplicare tale dato per 6.000, in modo da ottenere il totale su 60 milioni di persone, e cioè la bellezza di 9.000 casi dopo appena 10 mesi dalle prime somministrazioni.

https://www.aifa.gov.it/documents/20142/1289823/IT_Meeting_highlights_PRAC_12.2021.pdf

Quando A.I.F.A. deciderà che sia giunto il momento di fornirci dei dati più aggiornati, potremo sicuramente vedere e sapere quanti casi ancora si sono verificati negli ultimi 6 mesi.

Per il momento, vorrei solo ricordare che chi viene colpito da miocardite o pericardite (infiammazione del miocardio o del pericardio, che sono le due membrane del nostro cuore) molto spesso può, sì, guarire, ma non tornare più a quello che era prima, specialmente nel caso di giovani che svolgono attività sportive intense, come il calcio, il nuoto o il tennis.

https://www.grupposandonato.it/glossario-della-salute/patologie/miocardite-pericardite

E comunque sia, va sempre ricordato che, facendo un calcolo proporzionale sulla base dei dati forniti da A.I.F.A., possiamo sicuramente ritenere che, ad oggi, i casi avversi gravi non siano meno di 40.000, e quindi possano paragonarsi ad una cittadina di medie dimensioni.

Traducendo questo concetto in linguaggio chiaro e semplice, ciò vuol dire che questi esimi cialtroni, con tutta la loro campagna vaccinale, hanno costretto 1000 persone a lasciare questa valle di lacrime anzitempo, e altre 40 mila a non avere più una vita normale, trincerandosi dietro alla falsa ideologia del “bene supremo collettivo”.

Per ultima cosa, vorrei segnalare sommessamente che, di norma, i vaccini non hanno reazioni avverse, né gravi, né meno gravi, come è ampiamente dimostrato dalla letteratura medica in nostro possesso e, sopratutto, una sola vaccinazione basta a coprirci e immunizzarci per il resto della nostra vita.

Come esempio porto quelle che sono le reazioni al vaccino antipolio o esavalente, che quasi tutti noi abbiamo fatto da piccoli, e che sono riunite in un caso su milione (una cinquantina sull’intera popolazione Italiana) senza, per altro, essere mai sfociata in un decesso (se non per cause dovute ad altre patologie esistenti in concomitanza).

https://www.infovac.ch/it/vaccinationi/per-le-malattie/poliomielite#:~:text=La%20vaccinazione%20pu%C3%B2%20provocare%20nel,vaccinazione%20e%20scompaiono%20molto%20rapidamente.

In conclusione, e prima di avere dei dati maggiormente aggiornati, sempre che A.I.F.A. ci reputi abbastanza degni da essere messi a conoscenza di quanto sta succedendo nel nostro paese, personalmente mi domando quanto tempo ancora bisognerà aspettare prima che ci sia un risveglio da parte di tutti quanti noi.

Ma la cosa più importante è capire se e quando ci sarà un qualsiasi politico o organo di stato che decida di mandare a processo coloro i quali sono dietro a questo immenso disastro e crimine contro l’umanità.

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