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Silvio ha fatto anche cose buone!

intervista a Roberto Valtolina su Silvio ha fatto anche cose buone

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Ho intervistato Roberto Valtolina, co-autore del libro “Silvio ha anche fatto cose buone”, scritto insieme a Ferruccio Pinotti, firma prestigiosa del Corriere della Sera.

Questo libro cerca di offrire una valutazione storica di Silvio Berlusconi, andando oltre la cronaca e superando i toni troppo apologetici o liquidatori.

Roberto mi ha spiegato che la metodologia seguita nel libro si basa sulla “valutatività”, un concetto introdotto dal sociologo Max Weber, che richiede di separare le valutazioni morali dalle proposizioni scientifiche.

Questa chiave interpretativa è stata scelta per analizzare in modo obiettivo la figura di Berlusconi, una figura che ha influenzato profondamente la società italiana per circa cinquant’anni.

La discussione ha toccato molti aspetti della vita di Berlusconi, inclusa la sua ascesa economica.

Un elemento cruciale è stato il sostegno di Giulio Andreotti e della banca Rasini, gestita da una famiglia siciliana legata a Cosa Nostra.

Andreotti, infatti, vide in Berlusconi un potenziale alleato contro la Finanza Laica di Mediobanca, allora guidata da Cuccia.

Berlusconi, secondo Roberto, non era solo un abile imprenditore, ma un visionario che riusciva a trasformare i suoi progetti in realtà.

La sua capacità di interpretare le tendenze future è stata una delle chiavi del suo successo.

Tuttavia, il libro non ignora le criticità del suo operato, come l’uso delle leggi a proprio favore e i rapporti controversi e troppo amicali con leader esteri.

Nonostante le polemiche, Roberto sottolinea alcune note positive dell’era berlusconiana, come l’alleanza politica del 1994 che unì forze antitetiche, e il contributo legislativo a favore delle donne nei consigli di amministrazione.

Berlusconi, infatti, è riuscito a lasciare un segno anche dopo la sua morte, con Forza Italia che continua ad avere un ruolo significativo nel panorama politico italiano.

In conclusione, il libro cerca di offrire un ritratto equilibrato di Berlusconi, riconoscendo sia i suoi meriti che i suoi difetti, e stimolando un dibattito più ampio sulla sua eredità.

Ecco l’intervista, buona visione.

Carlo Makhloufi Donelli

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