Fin dagli albori dell’umanità, tutti gli animali che vivono su questo pianeta, e di conseguenza anche noi esseri umani in quanto “animali”, hanno avuto un istinto naturale a spostarsi sul territorio a seconda dei cambiamenti climatici e in funzione della ricerca di luoghi sempre migliori per il cibo.
Le Migrazioni nell’Antichità
Lo stesso è accaduto nei tempi antichi quando Sumeri, Ittiti, Egiziani, Accadi e Babilonesi hanno intrapreso migrazioni sempre più estese al fine di trovare luoghi migliori dove poter edificare le proprie città. È così che si sono avute le migrazioni fenicie nei territori dell’attuale Europa dal sud e migrazioni di popolazioni mongole o barbariche dal lontano Est, che a ondate regolari hanno sempre tentato di conquistare quel territorio reputato il migliore di tutti.
Origini degli Egiziani e il Deserto del Sahara
Risalendo qualche migliaio di anni prima di queste antiche popolazioni, possiamo osservare come gli Egiziani siano in effetti derivati da migrazioni di popolazioni ben più antiche che vivevano nell’attuale deserto del Sahara, ma che circa 15 mila anni fa non era assolutamente un deserto, ma una rigogliosa regione piena di foreste subtropicali.
Cambiamenti Climatici e Migrazioni
Quando i venti e il clima hanno iniziato drasticamente a cambiare, in funzione dei movimenti astronomici della nostra Terra, quella regione così accogliente e fertile ha iniziato a cambiare, desertificandosi e obbligando di conseguenza le popolazioni stanziali a estenuanti migrazioni, fino a che non sono giunti sulle sponde di un ricchissimo fiume dove finalmente si sono fermati, dando inizio a uno degli imperi più longevi del mondo.
Le Migrazioni e le Guerre
Dal 2000 a.C. fino ad oggi, le migrazioni alle quali abbiamo assistito sono state generate più da sete di conquista che da reali necessità abitative o di sopravvivenza e così abbiamo potuto assistere a tutti i movimenti dell’impero achemenide, di quello romano, dei barbari e dei mongoli di Gengis Khan, fino ad arrivare alla dissoluzione dell’impero romano d’Occidente e all’inizio di quello d’Oriente e, in contemporanea, a quello che usiamo definire Medioevo, con tutte le sue infinite storture e brutalità commesse sia da una parte che dall’altra.
Le Crociate e le Conseguenze Religiose
In tale periodo abbiamo potuto vedere la formazione di ben otto crociate ufficiali che, dal 1095 fino al 1270, hanno portato morte e distruzione in mezza Europa e in tutto il Medio Oriente attuale, innescando, fra le altre cose, quel risentimento che ancora oggi serpeggia fra le due religioni che vi sono state coinvolte, ovvero il Cristianesimo e la religione musulmana.
Invasioni e Devastazioni nel Vecchio Continente
Tale situazione ha provocato le conseguenze che tutti noi conosciamo, e cioè un lunghissimo periodo di invasioni e devastazioni da parte dei popoli musulmani prima e turchi in seguito, in tutto il territorio del vecchio continente (va ricordato che le invasioni musulmane datano addirittura agli inizi del 700 e sono perdurate fino a tutto il X e XI secolo, mentre i turchi hanno imperversato fino ad assediare Vienna per ben due volte: una nel 1529 e una nel 1683).
La Scoperta del Nuovo Mondo
Nel frattempo era stato scoperto il Nuovo Mondo – 1492 – dove, fino al 1783, data dell’indipendenza americana, l’umanità ha dato veramente prova del peggio che avrebbe mai potuto mettere in campo, sterminando intere popolazioni di indigeni locali (alcuni studi parlano di oltre 90 milioni di morti fra le popolazioni azteche, maya nell’America Latina e pellerossa nell’America del Nord) e dando il via a quella che forse è stata, fino ad oggi, una delle maggiori migrazioni di massa che si sia mai vista.
La Demografia del Continente Americano
Va tenuto conto che l’intero continente americano – Nord America, America Centrale e Sud America – ad oggi conta quasi un miliardo di abitanti e, considerando che i discendenti delle popolazioni indigene ci sono ma sono assolutamente minoritari, tutto il resto è frutto di una colonizzazione estrema messa in campo dalle nazioni europee in primis e, in rapida successione, anche da tutto il resto del mondo (una grandissima fetta è dovuta al devastante utilizzo di schiavi africani che sono stati strappati alla loro terra per utilizzarli come mano d’opera gratuita).
Il Novecento e le Sue Contraddizioni
E si arriva ai giorni nostri dopo essere passati per il disastroso Novecento, con tutte le sue devastanti guerre da una parte e un’esplosione di tecnologia e industrializzazione dall’altra, che ci ha permesso di migliorare sensibilmente il nostro stile di vita e ci ha portato a delle grandiose scoperte in praticamente tutti i campi, a partire da quello sanitario.
L’Avidità Umana e le Scoperte
Ma se da una parte l’umanità ha fatto passi da gigante scoprendo praticamente tutto quello che c’era da scoprire, dall’altra è stata cavalcata da schiere di uomini senza scrupoli né cervello che si sono ben guardati dal mettere le scoperte e l’industrializzazione al servizio del benessere dell’intera umanità; al contrario, hanno dato ascolto al lato peggiore dell’uomo – avidità, invidia, gelosia, voglia di predominio, ecc. – al fine di soddisfare i propri istinti animaleschi.
Un Dilemma Insolubile
Ed è proprio per questo che oggi ci troviamo di fronte a un dilemma assolutamente insolubile se non si cambiano i parametri che lo regolano.
Lo Scenario dell’Immigrazione Incontrollata
Per essere più chiari, cercherò di dipingere quello che è lo scenario sullo sfondo del quale si dipanano tutte le attuali problematiche derivanti dall’immigrazione incontrollata nel nostro Vecchio e bistrattato continente, di popolazioni africane, medio-orientali e provenienti dall’intero arco sud asiatico.
La Popolazione e le Risorse dell’Africa
Solo nel cosiddetto Continente Nero vivono attualmente circa 1,3 miliardi di persone e, fra Continente Indiano, Cina e tutti i paesi limitrofi, si possono annoverare altri 3,5 miliardi di persone, per un totale di quasi 5 miliardi di abitanti.
Risorse Naturali e Opportunità in Africa
Ora bisogna considerare che l’Africa da sola ha talmente tante risorse naturali che potrebbe tranquillamente dare da vivere al doppio della popolazione attuale – l’Europa ha all’incirca 850 milioni di abitanti, calcolando Russia e Turchia – su una superficie pari a circa 10 milioni di km quadrati, mentre l’Africa ha esattamente il triplo della terra disponibile con i suoi 30 milioni di km quadrati. Per cui, se i popoli africani potessero disporre liberamente delle loro risorse al pari delle popolazioni europee, è sicuro il fatto che avrebbero di che vivere ampiamente senza dover sentire il bisogno di espatriare per cercarsi un luogo migliore dove vivere.
La Situazione di India, Cina e Africa
Lo stesso discorso vale sia per l’India che, in minor misura, per la Cina e per tutti i paesi dai quali proviene la maggior percentuale di immigrazione (Afghanistan, Pakistan, Bangladesh, Thailandia, Indonesia).
Altro scenario da considerare molto attentamente è la presenza di guerre, civili e non, in contemporanea nel continente africano (già parlato ampiamente in un articolo precedente, nda.), poiché questo stato di cose non può in alcun modo permettere una tranquilla trasformazione degli stati attualmente preda di dittature in luoghi di democrazia compiuta.
Il Messaggio Erroneo sull’Immigrazione
Un ulteriore parametro da considerare per poter comprendere i reali motivi dell’immigrazione è dato dall’erroneo messaggio che sia una certa parte politica che una gran fetta della stampa e degli analisti continua a mandare in onda in tutte le sedi, che siano giornali o parlamenti locali ed europei, che ci racconta come noi del vecchio continente, per colpa della denatalità e della sostanziale mancanza di mano d’opera, siamo costretti a favorire tale immigrazione proprio per far fronte all’incessante aumento della richiesta di mano d’opera.
La Diminuzione delle Nascite in Italia
Pochi giorni fa ho ascoltato alcuni commentatori giornalistici che lanciavano l’ennesimo grido di allarme circa la diminuzione delle nascite in Italia, pari a circa 14 mila nuovi nati in meno rispetto al 2023, e subito dopo commentavano dicendo che siamo a rischio di avere bisogno di 1 milione di posti di lavoro!
La Logica della Richiesta di Lavoro
Ma come? Quelli che nascono oggi, mi risulta che non inizieranno a lavorare, se tutto va bene, non prima di una ventina di anni; per cui, con quale logica si dice che siamo a rischio di una mancanza di 1 milione di posti di lavoro?
La Necessità di Ricalibrare i Lavori
E domanda ancora più pressante e fondamentale: perché dobbiamo correre dietro ai posti di lavoro che abbiamo oggi e non ci limitiamo a ridurre i lavori in funzione di quanto ne abbiamo bisogno realmente? Ci obbliga forse qualcuno a dover avere una produzione industriale, agricola, commerciale sempre maggiore, o viceversa potremmo tranquillamente ricalibrare le nostre attività industriali, commerciali e agricole a seconda dei lavoratori che disponiamo e, soprattutto, a seconda delle necessità che il nostro popolo manifesta?
L’Ingordigia dei Paesi Sviluppati
Da quanto sopra descritto si può ben notare che i parametri fondamentali che causano come “danno collaterale” una forte emigrazione dai paesi considerati del Terzo Mondo sono principalmente legati all’ingordigia di tutti quanti i paesi più forti che si autodefiniscono democratici (la Cina non mi sembra proprio che lo sia) e, soprattutto, all’infinita fame di denaro e business che è caratteristica tipica di ogni nazione esistente.
La Ricerca di Ricchezze e Potere
Alla perenne ricerca di aumentare le proprie ricchezze e il proprio potere senza peraltro domandarsi, citando i vecchi latini, “cui prodest?”.
La Necessità di un Cambiamento
In conclusione, se non riusciremo nei prossimi decenni a modificare sostanzialmente il nostro – e per nostro intendo proprio dell’essere umano – modo di concepire la vita e l’esistenza su questa meravigliosa biglia blu sospesa nell’infinito dell’Universo, i problemi si accumuleranno talmente tanto che, alla fine, toccherà, come sempre, alla vecchia “madre Natura” porre un drastico rimedio.