Copertina: Stalin? Ha perso, anche se ha vinto
Stalin. Ha perso, anche se ha vinto
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Chi teme di perdere ha già perduto…

Tra l’incompetenza dei generali, della burocrazia e della classe dirigentie italiana del 1939-40, un generale sentimento di sfiducia, di sopravvalutazione delle forze nemiche (e forte svalutazione delle proprie) furono i principali fattori che portarono l’Italia a giocare, nella guerra, una strategia di “catenaccio”, tutta in difesa.
Franco Bandini colpisce dritto nel segno, con questo articolo dal titolo “Chi teme di perdere ha già perduto”, che racchiude in sè la sintesi di questa analisi lucida e impressionantemente mirata.
Le cose sarebbero forse potute andare diversamente?
Un’analisi oggettiva dei dati di partenza davano le forze e i mezzi italiani al di sopra di quelli inglesi, ma un’incapacità diffusa (per non pensare, fatalmente, ad una voluta malafede da traditori della patria) paralizzarono un Italia ad alto potenziale, lasciando al nemico piena facoltà d’azione.
Da Badoglio a Graziani, questo approfondimento spiega minuziosamente la pessima partenza dell’entrata in guerra dell’Italia.

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