PRINCIPIO UNIVERSALE DELLA NATURA
SCOPERTO IL SEGRETO DEL BENE E DEL MALE!
IL MALE È CAUSATO DAL TROPPO E DAL TROPPO POCO DI OGNI COSA.
IL BENE È LA VIA DI MEZZO, CIOÈ LA MEDIA TRA IL TROPPO E IL TROPPO POCO.
In medio stat virtus! La virtù sta nel mezzo. Ma se la virtù è al centro, ai due lati c’è il contrario della virtù! E se la virtù è la disposizione a fare il bene e per estensione il bene stesso, ai due lati c’è la disposizione a fare il male e per estensione il male stesso! Va da sé che per bene sì può intendere non solo la virtù, ma anche l’appagamento,la salute e la felicità, e per male s’intende anche l’insoddisfazione, la malattia e l’infelicità.
Questa citazione latina molto nota risalente ad Aristotele, esprime come tutti sanno l’ideale greco della moderazione e dell’equilibrio. Essa ci suggerisce che il meglio sta sempre al centro e ci invita ad evitare gli eccessi. Purtroppo non è stata compresa abbastanza e non le è stato attribuito il giusto valore!
La suddetta locuzione rappresenta, secondo me, il principio universale della natura o principio del bene e del male. Possiamo anche chiamarlo principio dell’equilibrio e della moderazione, proprio ciò che è venuto meno negli ultimi tempi di caos.
Ed ecco la mia intuizione:
ogni cosa, sia materiale sia psicologica, è contrassegnata da tre diversi parametri che sono il troppo, la quantità intermedia e il troppo poco.
Queste tre quantità prendono nomi diversi, ma si riferiscono alla stessa cosa. Ad esempio, la quantità di denaro posseduta contrassegna i ricchi, il ceto medio e i poveri. L’acqua può essere calda, tiepida e fredda. L’intelligenza può essere notevole, bassa, o rientrare nella media. Così è per tutte le cose.
La parte virtuosa e più frequente (o più abbondante) di qualsiasi cosa è ‘sempre’ al centro. Tuttavia, se essa si espande ulteriormente, la virtù scompare e diventa un eccesso, e ugualmente se diminuisce troppo. La virtù, dunque, non è né il troppo, né il troppo poco di qualsiasi cosa, ma il loro valore medio che sta al centro. Ciò vale anche per il denaro che ha al centro il ceto medio, molto più numeroso rispetto ai ricchi e ai poveri messi insieme; e vale come vedremo anche per tutti i valori delle analisi del sangue e della pressione arteriosa e per tutte le cose. Il valore medio è virtuoso perché è fatto di entrambi gli opposti in misura equilibrata!
Ma cos’è il troppo? Il troppo è l’eccesso positivo ed esagerato, cioè superfluo, mentre il troppo poco è l’eccesso negativo ed insufficiente, cioè deficitario. Giova ricordare che anche il magico amore diventa malato sia quando è troppo, sia quando è troppo poco. Dunque, per esprimere la qualità di qualsiasi cosa non basta il sostantivo, occorre precisarne la quantità!
Sia l’eccesso positivo, sia quello negativo, si riferiscono alla stessa cosa anche se hanno nomi diversi. L’eccesso è il male per definizione perché oltrepassa il limite, oltrepassa la misura giusta rappresentata dal bene che è sempre al centro ed è la media tra i due valori opposti che sono il troppo e il troppo poco.
I due eccessi o poli opposti rappresentano la caratteristica della natura che genera il cambiamento e la diversità. Essi vanno dal minimo al massimo di ogni cosa, per esempio dai giganti ai nani o dai barboni ai miliardari. Sono proprio i due eccessi che ci consentono di fare l’esperienza del bene e del male. Per esempio, quando si dice che gli adolescenti passano facilmente da un eccesso all’altro, s’intende che passano dal troppo al troppo poco e viceversa: per esempio, dalle abbuffate al digiuno, o dal super allenamento alla fiacca. In questo modo fanno esperienza e imparano a centrarsi.
La cosa più sorprendente, dunque, è che il bene nasce proprio dal male: il BENE, riferito a qualsiasi cosa, sta sempre al centro ed è la media tra il troppo e il troppo poco che rappresentano il MALE. Ma la cosa forse ancora più impressionante e che ci deve far riflettere, è che OGNI AZIONE E OGNI DISCUSSIONE, È SEMPRE AMBIVALENTE, CIOÈ CONTIENE SIA IL BENE, SIA IL MALE, ed è la causa di tutti i malintesi tra le persone dividendo tra pro e contro.
In realtà, niente di più naturale! Dalla combinazione di un acido corrosivo con una base caustica, quindi totalmente opposti ed entrambi pericolosi da maneggiare, si ottiene un sale neutro, come per esempio il cloruro di sodio o sale da cucina che dà sapore alle nostre pietanze.
È risaputo altresì che dall’accoppiamento tra maschio e femmina, molto diversi tra di loro, nascono i figli, sempre diversi tra loro, e si perpetua la vita stessa!
L’integrazione o unione o collaborazione tra i due opposti, cioè il troppo e il troppo poco di ogni cosa, come per esempio ricchi e poveri, porta alla neutralizzazione della loro dualità o antagonismo e alla perfetta funzionalità di ogni coppia di opposti. Invece, la separazione o divisione dei due poli opposti rovina tutto: non funziona bene nessuno dei due, anzi si fanno la lotta.
La parte mediana o centrale di qualsiasi cosa è la terza via o via di mezzo. Essa rappresenta, come abbiamo già visto, il BENE, e corrisponde anche all’eustress o stress positivo, mentre i due poli opposti, cioè il troppo e il troppo poco rappresentano il MALE o distress, cioè lo stress negativo o sofferenza. La coincidenza con la via di mezzo del buddismo zen è a dir poco illuminante.
Ma soffermiamoci sul Male. Il MALE è in realtà l’energia della natura spesso bruta e pericolosa, come l’istinto animalesco che è una prerogativa del subconscio. Il subconscio (o inconscio o mente inconscia) è molto reattivo e automatico, perciò deve essere educato con maniere gentili e appropriate per moderarne l’istinto e renderlo razionale e utile attraverso l’integrazione con il suo polo opposto che è la coscienza o mente conscia. Anche nella corrente elettrica, il contatto tra il polo positivo e quello negativo necessita, come è noto, dell’intervento di una idonea resistenza elettrica per evitare il cortocircuito.
Il ceto medio rappresenta l’integrazione tra ricchi e poveri. Purtroppo tra miliardari e barboni l’integrazione non è più possibile! È proprio il superamento di ogni limite o legge naturale che ha fatto precipitare, secondo me, il mondo nel caos. Il troppo è senza dubbio il male assoluto!
Nel nostro cervello – ricordo che ne abbiamo uno solo ben protetto dalla scatola cranica – l’integrazione tra la coscienza e l’inconscio, ossia tra la mente conscia e razionale e quella inconscia e irrazionale, (che anatomicamente e fisiologicamente corrispondono ai nostri due emisferi cerebrali), è attuata dai circuiti neurologici che afferiscono al corpo calloso: in loro assenza o carenza si verificano i traumi che potremmo paragonare al corto circuito. È risaputo, infatti, che Il trauma si verifica quando l’incidente è troppo bruto o brutto per essere accettato dalla coscienza, spesso ancora poco evoluta o poco esperta, ragion per cui l’accaduto non può essere compreso e metabolizzato, e viene rimosso nell’inconscio e dimenticato. Un bell’esempio in letteratura di coscienza poco sviluppata ed in lotta continua con il subconscio molto reattivo, lo troviamo nei personaggi del romanzo “Chiedi alla polvere” di John Fante. Un altro esempio è il notissimo racconto “Lo strano caso del dottor Jekyll e Mister Hyde” di Robert Louis Stevenson.
L’INTEGRAZIONE O UNIONE DEGLI OPPOSTI GENERA IL BENE, LA LORO SEPARAZIONE O DIVISIONE GENERA IL MALE.
La separazione di due poli opposti, come pure la ‘rimozione’ inconscia di uno di essi, il che avviene comunemente, porta alla scomparsa del bene perché diventa impossibile l’integrazione tra i due poli opposti da cui il bene stesso si genera.
Per sbagliare il meno possibile occorre scegliere la via di mezzo che è integrazione e accettazione della realtà, fatta appunto di istanze opposte. La via di mezzo assicura la pace interiore ed esteriore perché rappresenta l’equilibrio, l’armonia, la salute e la saggezza, quindi allontana la sofferenza. In poche parole, elimina la dualità, cioè l’antagonismo tra i due poli opposti equilibrandoli. La via di mezzo, ben nota nel buddismo zen già citato, è l’unica alternativa che abbiamo per rimediare alla nostra inconsapevolezza che è la causa principale di tutti i comportamenti sbagliati e di tutta la sofferenza del mondo: essa ci tiene lontani dagli errori e ci protegge dall’odio verso sé stessi e verso gli altri. Quindi la via di mezzo crea la fratellanza.
La mia nipotina Federica di 13 anni che si è licenziata con 10 e lode e l’applauso dei docenti, dopo aver letto questo articolo, mi ha obiettato: “Nonno allora non devo studiare molto?” Le ho risposto che se riesce a trovare il tempo per fare anche le altre cose, è sicuramente un bene studiare molto. Infatti molto non è troppo. Troppo è quando si vive solo per i libri e si trascura l’attività fisica, le relazioni, lo svago e soprattutto il riposo.
La via di mezzo è anche il risultato dell’attenzione o presenza consapevole che dà luogo all’integrazione tra la consapevolezza che aumenta gradualmente con l’esperienza, e la pregressa inconsapevolezza dilagante. Infatti, i comportamenti umani sono motivati da forze inconsce come le emozioni, le abitudini, le credenze, la cultura e le consuetudini stesse dei popoli che fisiologicamente corrispondono ai circuiti neurologici o sinaptici. Detti circuiti, come è noto, sono le informazioni, esperienze e conoscenze memorizzate nelle sinapsi e collegano i due emisferi opposti del nostro cervello, cioè la coscienza o cervello cognitivo, e l’inconscio, cioè il cervello emotivo con annesso il sistema nervoso autonomo. I circuiti neurologici ci fanno evolvere con gradualità inarrestabile verso la consapevolezza e una coscienza sempre più evoluta, di generazione in generazione.
Occorre dunque limitare per quanto è possibile gli eccessi, per esempio non solo l’assenza di denaro, ed è il caso dei barboni, ma anche il suo eccesso spropositato, ed è il caso dei miliardari, fattori strettamente connessi e inconciliabili. I miliardari sono diventati troppi “in tutto il mondo” ed hanno fagocitato in modo innaturale e mostruoso il ceto medio! Infatti, l’1% della popolazione mondiale detiene il 45,6% e oltre dei patrimoni.
Ma è proprio dall’esasperazione del male che emerge il bene! Ed ecco che si va facendo strada una nuova credenza nel pensiero umano che poggia non più sulla prepotenza del più forte – mors tua vita mea – di darwiniana memoria, ma sulla cooperazione, armonia e rispetto reciproco fra gli Stati e le persone. Una credenza cioè basata sulla scelta del bene, cioè l’equilibrio, la via di mezzo, ed il rifiuto del male, cioè il predominio del più forte e gli eccessi in generale, in accordo con il principio universale della natura. Anzi, secondo lo scienziato Bruce Lipton (2022) “l’umanità si trova al vertice di un cambiamento evolutivo imminente”. Non può essere diversamente, visto il degrado di tutte le istituzioni pubbliche e private: il bene emerge dal male!
IL BENE È UNA SCELTA: SCEGLIAMO LA VIA DI MEZZO! EVITIAMO GLI ECCESSI!
Tornando agli eccessi, è ovvio che nelle competizioni sportive vince chi si è preparato meglio a superare i record, facendo sacrifici enormi, dato che tutti gli atleti s’impegnano al massimo! Nella terapia d’urto si eccede soltanto all’inizio. Per quanto riguarda i leader, il loro eccesso positivo serve proprio a distinguerli dall’uomo medio, dalla massa, ma a costo di tantissimo stress. Anche troncare di botto un amore o un’amicizia, non va bene: il bene esige gradualità e moderazione. Tutto dovrebbe essere graduale come l’allenamento fisico, l’istruzione, l’addestramento e la crescita stessa delle persone e di ogni cosa.
Capita spesso, in assenza di consapevolezza, di esagerare una, due e anche più volte, ma alla fine facciamo esperienza, impariamo dagli errori e smettiamo di esagerare. In questo modo diventiamo più razionali, vale a dire equilibrati e saggi.
La natura stessa ogni tanto si assesta eccedendo con cataclismi spaventosi, in genere localizzati, che incutono tantissima paura e ci spingono ad organizzarci meglio per sopravvivere alle future avversità.
Il continuum delle singole cose e processi della natura si rappresenta con la Curva dello Stress di Hans Selye: l’eustress (cioè la parte sana o virtuosa) occupa sempre l’ampia zona centrale, mentre il distress, e cioè il troppo poco ed il troppo, in condizioni normali corrispondono ai due margini laterali. Non a caso, i miliardari che violentano la stessa normalità della curva, sono le persone più stressate, insoddisfatte, irrefrenabili e folli del mondo, ovviamente con importanti eccezioni.
LE PROVE
Vediamo ore le prove che dimostrano la validità universale della locuzione latina citata in epigrafe: la parte sana e più abbondante di tutte le cose, cioè la virtù o il BENE, sta sempre al centro. Ribadisco e preciso: il bene è la via di mezzo, l’equilibrio prodotto dall’integrazione tra i due poli opposti, mentre il male è lo squilibrio causato dagli eccessi che generano divisioni, contrasti e guerre.
1) I valori sani e più frequenti relativi alle analisi del sangue e alla pressione arteriosa sono quelli intermedi delimitati da due limiti empirici.
È importante osservare che tutte le sostanze chimiche contenute nel sangue, compreso il cortisolo che è l’ormone dello stress, sono necessarie per il buon funzionamento dell’organismo, e non devono mai mancare, però sono sane soltanto in una quantità ‘media’ standard derivante dall’esperienza clinica.
2) La temperatura del nostro corpo e il pH del sangue non possono discostarsi dal valore sano conosciuto, pena la malattia.
È noto che se la temperatura del corpo sale di appena 2-3 gradi hai un febbrone, e se scende di altrettanti gradi rischi di congelarti. Il pH del sangue, con valori sani compresi tra 7,35 e 7,45 ha limitazioni ancora più forti della stessa temperatura in quanto è risaputo che valori disformi, soprattutto acidi, inibiscono l’attività degli enzimi, alterano il metabolismo e causano la proliferazione cellulare.
3) Le medicine vanno prese nella quantità prescritta dal medico, né di più né di meno.
Se sono assunte in eccesso possono causare avvelenamento e se prese in difetto sono di scarso o nessun effetto.
4) Le due zone temperate della Terra sono le più popolose e sono delimitate entrambe dalla rispettiva zona torrida e zona polare.
La superficie complessiva delle due zone temperate (boreale e australe) è molto più estesa delle due zone torride e delle due zone polari messe insieme.
5) I parametri fisici più frequenti del corpo umano, come ad esempio l’altezza delle persone, si attestano intorno ai valori medi: infatti, giganti e nani sono rarissimi.
6) Le emozioni neutre come la pace, la calma, la serenità, la compassione, la pazienza, ecc., sono situate tra le emozioni negative e positive, dalle quali ultime sono state estrapolate dall’autore (P. Foglia, 2022).
(Le emozioni sono la reazione fisiologica del cuore agli ormoni attivati dai nostri pensieri. Esse si manifestano nel cuore, l’organo dove per prima arriva l’ormone tramite il sangue. La sensazione invece che fa seguito all’emozione, si manifesta nell’organo finale grazie ad un surplus temporaneo di sangue carico di ormone, come nel caso dell’ingrossamento del fallo. I pensieri attivano ormoni specifici grazie ai due rami del SNA: il simpatico attiva gli ormoni che causano emozioni negative, quelle che deprimono o/e agitano il cuore, mentre il parasimpatico attiva gli ormoni che causano emozioni positive, che in genere sono eccitanti o/e euforizzanti. Le emozioni neutre sono invece calmanti perché assicurano il flusso regolare del sangue, perciò sono le più gradite al cuore, anche più delle stesse emozioni positive che a volte sono molto eccitanti – pensiamo per esempio all’orgasmo e alla gioia irrefrenabile – causando extrasistoli quasi come quelle negative, soprattutto negli anziani. Le emozioni neutre derivano dall’azione degli ormoni sul cuore, ormoni attivati dai pensieri neutri: esse coincidono con la via di mezzo. Infatti, i pensieri neutri sono l’effetto dell’attenzione o presenza consapevole che crea equilibrio tra i due rami del sistema nervoso autonomo e la coerenza tra mente e cuore.)
7) Le uniche onde visibili dello spettro elettromagnetico sono quelle della luce e sono situate al centro tra l’infrarosso e l’ultravioletto.
Le onde della luce sono le più diffuse e le più utili in assoluto: esse consentono la vita vegetale e animale sulla Terra.
8) Il ceto medio o classe media è al centro tra la povertà (il troppo poco) e la ricchezza (il troppo).
9) La verità è al centro tra la falsità e il dogma, cioè tra l’assenza totale di verità e la verità assoluta. Non può esistere né la verità assoluta, né la falsità totale, il che causa spesso violente discussioni tra tesi antagoniste.
10) Il coraggio è al centro tra la zona di sicurezza e la zona di pericolo caratterizzata da rischi più o meno gravi.
Senza un pizzico di coraggio non si raggiunge il successo nella vita perché le paure ci bloccano nella zona di comfort.
11) L’amore è al centro tra l’odio o mancanza d’amore, cioè l’eccesso negativo, e la passione o troppo amore, cioè l’eccesso positivo.
12) La vita è al centro tra il destino (rassegnazione) e il libero arbitrio (istinto di sopravvivenza). Le nostre scelte sono la prova del libero arbitrio e cambiano il destino ogni volta. Quindi nel corso della vita il destino cambia tantissime volte.
La casualità non esiste. Un destino infame dipende spesso da scelte sbagliate, sia precoci che tardive. Accetta comunque i tuoi errori o le ingiustizie subite, per ritrovare la lucidità e la pace nella mente e nel cuore, altrimenti continuerai a soffrire e/o a fare scelte sbagliate e rovinose!
Insomma, ogni cosa è ambivalente perché ha due facce opposte che devono potersi espandere o rimpicciolire reciprocamente come la luce del giorno e il buio della notte. Non può esistere nulla senza il suo contrario.
In fondo in fondo, forse tutto ciò si collega ai tre stati della materia: lo stato gassoso o rarefatto corrisponde al troppo poco, quello liquido o normale e più abbondante corrisponde alla via di mezzo, e lo stato solido o concentrato corrisponde al troppo.
Riferimenti bibliografici:
Pasquale Foglia – VUOI LA FELICITÀ? ECCOLA! – Un autore italiano svela il meccanismo di tutte le emozioni. AUREA NOX, 2022.
articolo originale di seguito: