SCOPERTO IL SEGRETO DEL BENE E DEL MALE!
IL MALE È CAUSATO DAL TROPPO E DAL TROPPO POCO DI OGNI COSA.
IL BENE È LA VIA DI MEZZO, CIOÈ LA MEDIA TRA IL TROPPO E IL TROPPO POCO.
IN MEDIO STAT VIRTUS!
La suddetta locuzione rappresenta, secondo me, il principio universale della natura o principio del bene e del male. Possiamo anche chiamarlo principio dell’equilibrio e della moderazione, proprio ciò che è venuto meno negli ultimi tempi di caos.
ED ECCO LA MIA INTUIZIONE
Ogni cosa, sia materiale sia psicologica, è contraddistinta da tre diversi parametri che sono il troppo, la quantità intermedia e il troppo poco.
Queste tre quantità prendono nomi diversi, ma si riferiscono alla stessa cosa. Ad esempio, con riferimento alla quantità di denaro posseduta, il troppo rappresenta la ricchezza, la quantità media o intermedia contrassegna il ceto medio, e il troppo poco corrisponde alla povertà. Non è un caso che in ogni Nazione del mondo ci sono i ricchi, i poveri e il ceto medio!
L’acqua può essere calda, tiepida e fredda. L’intelligenza può essere notevole, bassa, o rientrare nella media. Così è per tutte le cose. Si tratta quindi di una caratteristica naturale ed universale!
Come vedremo, la parte virtuosa e più abbondante di qualsiasi cosa è sempre al centro. Tuttavia, se si espande ulteriormente, la virtù scompare e diventa un eccesso; e ugualmente se diminuisce troppo.
La virtù, dunque, non è né il troppo, né tanto meno il troppo poco di qualsiasi cosa, ma il valore medio che sta al centro. Ciò vale anche per il denaro che ha al centro il ceto medio, molto più numeroso rispetto ai ricchi e ai poveri messi insieme. E vale anche per i valori delle analisi del sangue e della pressione arteriosa e per tutte le cose del creato, come presto vedremo.
IL TROPPO E IL TROPPO POCO SONO I DUE ECCESSI
Ma cos’è il troppo? Il troppo è l’eccesso positivo ed esagerato, cioè superfluo. Invece il troppo poco è l’eccesso negativo ed insufficiente, cioè deficitario. Giova ricordare che anche il magico amore diventa malato sia quando è troppo, sia quando è troppo poco.
Dunque, per esprimere la qualità di qualsiasi cosa non basta il sostantivo, occorre precisarne la quantità! Non basta dire, per esempio, che un ragazzo è intelligente: occorre precisare quanto è intelligente per definirlo bene.
L’eccesso è il male per definizione perché oltrepassa il limite, oltrepassa la misura giusta. Quest’ultima è rappresentata dal bene che è sempre al centro ed è la media tra i due valori opposti che sono il troppo e il troppo poco.
I due eccessi o poli opposti rappresentano la caratteristica della natura che genera il cambiamento e la diversità. Essi vanno dal minimo al massimo di ogni cosa: per esempio dai giganti ai nani e dai barboni ai miliardari. Sono però proprio i due eccessi che ci consentono di fare l’esperienza del bene e del male.
Per esempio, quando si dice che gli adolescenti passano da un eccesso all’altro, s’intende che passano dal troppo al troppo poco e viceversa: per esempio, dalle abbuffate al digiuno, o dal super allenamento alla fiacca. In questo modo fanno esperienza e imparano a centrarsi.
IL BENE NASCE DAL MALE

La cosa più sorprendente, dunque, è che il bene nasce proprio dal male. Il BENE, riferito a qualsiasi cosa, sta sempre al centro ed è la media tra il troppo e il troppo poco che rappresentano il MALE.
LA REALTÀ È AMBIVALENTE
Ma la cosa ancora più impressionante, è che OGNI AZIONE E OGNI DISCUSSIONE, LA REALTÀ STESSA, È SEMPRE AMBIVALENTE, CIOÈ CONTIENE SIA IL BENE, SIA IL MALE.
È questa la causa di tutti i malintesi tra le persone divise tra pro e contro. Anche le scoperte del resto, considerate così preziose, hanno una natura ambivalente. Infatti, i pregi di una scoperta si vedono subito, i difetti si manifestano dopo. Vedi l’energia atomica!
L’INTEGRAZIONE O UNIONE
In realtà, niente di più naturale! Dalla combinazione di un acido corrosivo con una base caustica, si ottiene un sale neutro, come per esempio il cloruro di sodio o sale da cucina che dà sapore alle nostre pietanze.
È risaputo altresì che dall’accoppiamento tra maschio e femmina, molto diversi tra di loro, nascono i figli e si perpetua la vita stessa!
L’integrazione o unione tra i due opposti, cioè il troppo e il troppo poco, porta alla neutralizzazione della loro dualità e antagonismo e alla perfetta funzionalità di ogni coppia di opposti. Invece, la separazione o divisione dei due poli opposti rovina tutto: non funziona bene nessuno dei due, anzi si fanno la lotta.
LA TERZA VIA O VIA DI MEZZO: EUSTRESS E DISTRESS
La parte mediana o centrale di qualsiasi cosa è la terza via o via di mezzo. Essa rappresenta, come abbiamo già visto, il Bene e la Virtù. La via di mezzo corrisponde anche all’eustress o stress positivo, mentre i due poli opposti rappresentano il Male o distress, cioè lo stress negativo o sofferenza. La coincidenza con la via di mezzo del buddismo zen è a dir poco illuminante!

Ma soffermiamoci sul male. Il MALE è l’energia della natura spesso bruta e pericolosa, come l’istinto animalesco che è una prerogativa del subconscio. Il subconscio (o inconscio o mente inconscia) è molto reattivo e automatico, perciò deve essere educato con maniere gentili e appropriate per moderarne l’istinto.
A questo serve l’educazione dei nostri bambini. In questo modo l’inconscio si rende utile e razionale interagendo con il suo polo opposto che è la coscienza o mente conscia. Anche nella corrente elettrica, il contatto tra il polo positivo e quello negativo necessita, come è noto, dell’interposizione di una idonea resistenza elettrica per evitare il cortocircuito.
IL MALE ASSOLUTO
Il ceto medio rappresenta l’integrazione naturale tra ricchi e poveri. Invece tra miliardari e barboni l’integrazione non è più possibile! È proprio il superamento di ogni limite o legge naturale che ha fatto precipitare, secondo me, il mondo nel caos.
Il troppo, per esempio troppe armi, è senza dubbio il male assoluto perché causa guerre continue e enormi disuguaglianze tra i popoli della Terra. Ma soprattutto perché ben pochi miliardari amano i figli e l’umanità!
Nel nostro cervello – ricordo che ne abbiamo uno solo ben protetto dalla scatola cranica – l’integrazione tra la coscienza e l’inconscio, (ossia tra la mente conscia e razionale e quella inconscia e irrazionale, corrispondenti ai due emisferi cerebrali), è attuata dai circuiti neurali o sinaptici che afferiscono al corpo calloso. In assenza o carenza di circuiti neurologici si verificano i traumi che potremmo paragonare al corto circuito.
I TRAUMI E LA COSCIENZA POCO SVILUPPATA
È risaputo, infatti, che Il trauma si verifica quando l’incidente genera impressioni o sensazioni sopraffacenti non accettate dalla coscienza. Pertanto l’accaduto non può essere compreso e metabolizzato, e viene rimosso nell’inconscio dove resta dimenticato ed invisibile.
Un bell’esempio in letteratura di coscienza poco sviluppata e in lotta continua con il subconscio molto reattivo, lo troviamo nei personaggi del romanzo “Chiedi alla polvere” di John Fante. Un altro esempio importante è il notissimo racconto “Lo strano caso del dottor Jekyll e Mister Hyde” di Robert Louis Stevenson.
LA RIMOZIONE DI UNO DEI DUE POLI
La separazione di due poli opposti, come pure la ‘rimozione’ inconscia di uno di essi – per esempio la cattiveria o la compassione – porta alla scomparsa del bene perché diventa impossibile l’integrazione tra i due poli opposti da cui il bene stesso si genera.
L’INTEGRAZIONE O UNIONE DEGLI OPPOSTI GENERA IL BENE, LA LORO SEPARAZIONE O DIVISIONE GENERA IL MALE.
COME SBAGLIARE ILMENO POSSIBILE
Per sbagliare il meno possibile occorre scegliere la via di mezzo che è integrazione e accettazione della realtà, fatta appunto di istanze opposte. La via di mezzo assicura la pace interiore ed esteriore perché rappresenta l’equilibrio, l’armonia, la salute e la saggezza, quindi allontana o riduce la sofferenza. In poche parole, elimina la dualità, cioè la disparità e l’antagonismo tra i due poli opposti equilibrandoli.
La via di mezzo, ben nota nel buddismo zen già citato, è l’unica alternativa che abbiamo per rimediare alla nostra inconsapevolezza che è la causa di tutti i comportamenti sbagliati e della sofferenza del mondo. Essa ci tiene lontani dagli errori e ci protegge dall’odio verso sé stessi e verso gli altri. Quindi la via di mezzo crea fratellanza e armonia.
La mia nipotina Federica di 13 anni, che si è licenziata con 10 e lode e l’applauso dei docenti, dopo aver letto questo articolo, mi ha obiettato: “Nonno allora non devo studiare molto?” Le ho risposto che se riesce a trovare il tempo per fare anche le altre cose, è sicuramente un bene studiare molto. Infatti molto non è troppo. Troppo è quando si vive solo per i libri e si trascura l’attività fisica, le relazioni, lo svago e soprattutto il riposo.
IL BENE È UNA SCELTA: SCEGLIAMO LA VIA DI MEZZO!
Evitiamo dunque gli eccessi. La via di mezzo è anche il risultato dell’attenzione (o presenza consapevole o qui e ora), che dà luogo all’integrazione tra la consapevolezza che aumenta gradualmente con l’esperienza, e la pregressa e dilagante inconsapevolezza iniziale.
Infatti, i comportamenti umani sono motivati da forze inconsce come le emozioni, le abitudini, le credenze, la cultura e le consuetudini stesse dei popoli che, dal punto di vista biologico e fisiologico corrispondono ai circuiti neurologici. Detti circuiti, come è noto, sono le informazioni, abitudini, esperienze e conoscenze memorizzate.
I circuiti sinaptici collegano i due emisferi opposti del nostro cervello, cioè la coscienza o cervello cognitivo, e l’inconscio, cioè il cervello emotivo con annesso il sistema nervoso autonomo. Sono i circuiti neurologici che ci fanno evolvere con gradualità inarrestabile verso la consapevolezza e una coscienza individuale e collettiva sempre più evoluta, di generazione in generazione.
La coscienza manca totalmente alla nascita e si forma nel bambino gradualmente grazie al processo di lateralizzazione, cioè la specializzazione funzionale dei due emisferi cerebrali indotta dall’educazione. I due emisferi alla nascita sono identici.
I MILIARDARI SONO TROPPI
Occorre dunque limitare per quanto è possibile gli eccessi, per esempio non solo l’assenza di denaro, ed è il caso dei barboni, ma anche il suo eccesso spropositato, ed è il caso dei miliardari, fattori strettamente connessi e inconciliabili. Il fatto grave è che i miliardari sono diventati troppi “in tutto il mondo” ed hanno fagocitato in modo innaturale e mostruoso il ceto medio! Infatti l’1% della popolazione mondiale detiene il 45,6% e oltre dei patrimoni. In pratica si è rotto l’equilibrio naturale, secondo me, tra le tre classi sociali.
Il fatto molto più grave è che la maggioranza dei miliardari odia l’umanità e vorrebbe ridurre la popolazione mondiale a tutti i costi, anche con metodi ignobili e mostruosi come le pandemie e le guerre atomiche!
UNA NUOVA CREDENZA: IL RISPETTO DELLA SOVRANITÀ NAZIONALE
Ma è proprio dall’esasperazione del male che emerge un bene ancora più grande! Ed ecco che si va facendo strada una nuova credenza nel pensiero umano che poggia non più sulla prepotenza del più forte – mors tua vita mea – di darwiniana memoria, ma sulla cooperazione, l’uguaglianza e il rispetto della sovranità di ciascun Paese.
Una credenza cioè basata sulla scelta del bene, ossia l’equilibrio, la via di mezzo, ed il rifiuto del male, ovvero il predominio del più forte, in accordo con il principio universale della natura. Anzi, secondo lo scienziato Bruce Lipton (2022) “l’umanità si trova al vertice di un cambiamento evolutivo imminente”. Non può essere diversamente, visto il degrado di tutte le istituzioni pubbliche e private: il bene emerge dal male!
L’ALTERNANZA TRA IL BENE E IL MALE
Possiamo anche dire che dopo il male arriva sempre il bene, e viceversa. L’alternanza tra bene e male sembra inevitabile per tantissime ragioni, ma soprattutto perché senza l’alternanza tra gli opposti, si genera il troppo da una parte e il troppo poco dall’altra. Insomma anche troppo bene, per esempio troppo sole, fa male: ci vuole anche il freddo e la pioggia.
ANCHE IL TROPPO È NECESSARIO
Tornando agli eccessi, è ovvio che nelle competizioni sportive vince chi si è preparato meglio a superare i record, facendo sacrifici enormi e andando incontro a gravi pericoli, cioè al male! D’altra parte, non tutti possono vincere e diventare campioni, per cui gli sconfitti assaporano il male.
Nella terapia d’urto si eccede soltanto all’inizio. In generale, quando si deve affrontare un pericolo o una sfida, ci vuole tantissimo coraggio per vincere la paura di non farcela.
Quindi anche il troppo è necessario in determinati momenti della vita e per alcune professioni o attività. Ed infatti, se prendiamo in considerazione i leader, il loro eccesso positivo serve a distinguerli dall’uomo medio, dalla massa, a costo di tantissimo stress. E questo vale anche, ad esempio, per un giovanissimo rappresentante di classe: specialmente all’inizio lo stress è inevitabile! Tutti coloro che affrontano per la prima volta una nuova attività, vanno incontro a imprevisti e difficoltà di ogni genere.
Lo stress è la risposta fisiologica positiva dell’organismo che ci consente di affrontare le difficoltà. Lo possiamo definire la causa delle emozioni negative. In questi casi l’ormone più attivo è proprio l’ormone dello stress, il cortisolo, ma anche l’adrenalina e la noradrenalina che conferiscono al nostro organismo una notevole forza supplementare.
Insomma quando ci si allontana per forza di cose, cioè per necessità, dalla via di mezzo, lo stress è inevitabile. Ma è proprio superando la fase iniziale dello stress che si conseguono i risultati e si cresce in fatto di equilibrio o stabilità emotiva, benessere, consapevolezza e progresso tecnologico.
IL BENE ESIGE GRADUALITÀ E MODERAZIONE
Per superare le difficoltà, tutto dovrebbe essere graduale come l’allenamento fisico, l’istruzione, l’addestramento e la crescita stessa delle persone e di ogni cosa. Ma l’inizio è uno scoglio pericoloso per tutti perché manca l’esperienza.
Ed infatti capita spesso, in assenza di esperienza, di esagerare una, due e anche più volte, ma alla fine impariamo dagli errori e smettiamo di esagerare. In questo modo diventiamo più razionali, vale a dire equilibrati e saggi.
I CATACLISMI DELLA NATURA
La natura stessa ogni tanto si assesta eccedendo con cataclismi spaventosi, in genere localizzati, che incutono tantissima paura e ci spingono ad organizzarci meglio per sopravvivere alle future avversità.
LA CURVA DELLO STRESS

Il continuum delle singole cose e processi della natura si rappresenta con la Curva dello Stress di Hans Selye. L’eustress, cioè la parte sana o virtuosa, occupa sempre l’ampia zona centrale, mentre il distress, e cioè il troppo poco ed il troppo, in condizioni normali corrispondono ai due margini laterali.
LA PARTE SANA DI OGNI COSA È SEMPRE AL CENTRO
Vediamo ora le prove che dimostrano la validità universale della locuzione latina citata in epigrafe. La parte sana e più abbondante di tutte le cose, cioè la Virtù e/o il BENE, sta sempre al centro.
Ribadisco e preciso: il bene è la via di mezzo, l’equilibrio prodotto dall’integrazione tra i due poli opposti, mentre il male è lo squilibrio causato dagli eccessi che generano divisioni, contrasti e guerre. Infatti, per non soccombere, occorre diventare sempre più forti, ma ciò porta le nazioni alla gara infinita delle armi atomiche e alla potenziale distruzione dell’umanità!
Il Bene o la Virtù è sempre al centro tra il troppo e il troppo poco.
ECCO LE PROVE!
1) I valori sani e più frequenti relativi alle analisi del sangue e alla pressione arteriosa sono quelli intermedi delimitati da due limiti empirici.
È importantissimo osservare che tutte le sostanze chimiche contenute nel sangue, compreso il cortisolo che è l’ormone dello stress, sono necessarie per il buon funzionamento dell’organismo, e non devono mai mancare.
Esse sono considerate sane soltanto in una quantità ‘media’ standard stabilita dall’esperienza clinica. Infatti il corpo umano è gestito da una serie infinita di regolazioni intrecciate tra loro per mantenere un ‘equilibrio’ interno ottimale detto omeostasi.
Dunque, non esagerate con gli integratori perché non solo la carenza, ma anche l’eccesso di vitamine e sali minerali e di qualsiasi altra molecola, fa male, cioè consegue il risultato opposto.
2) La temperatura del nostro corpo e il pH del sangue non possono discostarsi dal valore sano conosciuto, pena la malattia.
È noto che se la temperatura del corpo sale di appena 2-3 gradi hai un febbrone, e se scende di altrettanti gradi rischi di congelarti.
Il pH del sangue, con valori sani compresi tra 7,35 e 7,45 ha limitazioni ancora più forti della stessa temperatura in quanto valori disformi inibiscono l’attività degli enzimi, alterano il metabolismo e causano la proliferazione cellulare.
Infatti, l’equilibrio acido-base regola praticamente tutto: respirazione, circolazione, digestione, escrezione, difese immunitarie, produzione ormonale. Più di un esperto sostiene che tutte le malattie dipendono dall’acidificazione endogena ed esogena del corpo causata dal metabolismo e da alimenti e medicinali inappropriati.
3) Le medicine vanno prese nella quantità prescritta dal medico, né di più né di meno, cioè né troppe, né troppo poche.
Se sono assunte in eccesso possono causare avvelenamento, e se invece sono prese in difetto sono di scarso o nessun effetto.
La stessa cosa vale per il cibo: le abbuffate fanno male a tutti indistintamente, ma c’è anche gente che muore per denutrizione.

4) Le due zone temperate della Terra sono le più popolose e sono delimitate entrambe dalla rispettiva zona torrida e zona polare.
La superficie complessiva delle due zone temperate (boreale e australe) è molto più estesa delle due zone torride e delle due zone polari messe insieme.
5) I parametri fisici più frequenti del corpo umano, come ad esempio l’altezza delle persone, si attestano intorno ai valori medi. Infatti, giganti e nani sono rarissimi.
6) Le emozioni neutre come la pace, la calma, la serenità, la pazienza, ecc., sono le migliori e sono situate tra le emozioni negative e positive, dalle quali ultime sono state estrapolate dall’autore (P. Foglia, 2022).
(Le emozioni sono la reazione fisiologica del cuore agli ormoni attivati dai nostri pensieri. Esse si manifestano nel cuore, l’organo dove per prima arriva l’ormone tramite il sangue. La sensazione invece, che fa seguito all’emozione, si manifesta nell’organo finale grazie ad un surplus temporaneo di sangue carico di ormone, come nel caso dell’ingrossamento del fallo.
I pensieri attivano ormoni specifici grazie ai due rami del SNA. Il simpatico attiva gli ormoni che causano emozioni negative, quelle che deprimono o/e agitano il cuore. Invece il parasimpatico attiva gli ormoni che causano emozioni positive, che in genere sono eccitanti o/e euforizzanti.
Le emozioni neutre sono invece calmanti perché assicurano il flusso regolare del sangue, perciò sono le più gradite al cuore, anche più delle stesse emozioni positive che a volte sono molto eccitanti. Pensiamo, per esempio, all’orgasmo e alla gioia irrefrenabile che causano extrasistoli quasi come quelle negative, soprattutto negli anziani.
Le emozioni neutre derivano dall’azione degli ormoni sul cuore, ormoni attivati dai pensieri neutri. Esse coincidono con la via di mezzo. Infatti, i pensieri neutri sono l’effetto dell’attenzione o presenza consapevole o qui e ora, che crea equilibrio tra i due rami del sistema nervoso autonomo e la coerenza tra mente e cuore).

7) Le uniche onde visibili dello spettro elettromagnetico sono quelle della luce e sono situate al centro tra l’infrarosso e l’ultravioletto.
Le onde della luce sono le più diffuse e le più utili in assoluto: esse consentono la vita vegetale e animale sulla Terra.
8) Il ceto medio o classe media è al centro tra la povertà (il troppo poco) e la ricchezza (il troppo). Quantitativamente il ceto medio è più abbondante dei ricchi e poveri messi insieme.
9) La verità è al centro tra la falsità e il dogma, cioè tra l’assenza totale di verità e la verità assoluta. Non può esistere né la verità assoluta, né la falsità totale, il che causa violente discussioni tra tesi antagoniste.
10) Il coraggio è al centro tra la zona di sicurezza e la zona di pericolo caratterizzata da rischi più o meno gravi.
Senza un minimo di coraggio non si raggiunge il successo nella vita perché le paure ci bloccano nella zona di comfort.
11) L’amore è al centro tra l’odio o mancanza d’amore, cioè l’eccesso negativo, e la passione o troppo amore, cioè l’eccesso positivo.
Tutto sommato, l’umanità è più buona che cattiva. Se tutti scegliessero la via di mezzo, il mondo sarebbe sicuramente migliore.
12) La vita è al centro tra il destino (rassegnazione) e il libero arbitrio (istinto di sopravvivenza). Le nostre scelte sono la prova del libero arbitrio e cambiano il destino ogni volta. Quindi nel corso della vita il destino cambia tantissime volte.
LA CASUALITÀ NON ESISTE
Un destino infame dipende spesso da scelte sbagliate, sia precoci che tardive. Accetta comunque i tuoi errori o le ingiustizie subite, per ritrovare la lucidità e la pace nella mente e nel cuore, altrimenti continuerai a soffrire e/o a fare scelte sbagliate e rovinose!
OGNI COSA È AMBIVALENTE
Insomma, ogni cosa è ambivalente perché ha due facce opposte che devono potersi espandere o rimpicciolire reciprocamente, come la luce del giorno e il buio della notte. Non può esistere nulla senza il proprio contrario.
Riferimenti bibliografici:
Pasquale Foglia – VUOI LA FELICITÀ? ECCOLA! – Un autore italiano svela il meccanismo di tutte le emozioni. AUREA NOX, 2022.