Ne abbiamo sentito parlare cosi’ tanto che, come il suo omonimo pesce, alla fine ci ha quasi nauseato.
Con la differenza che, nelle giuste dosi, il tonno Palamara e’ proprio buono.
Giletti ha avuto il merito di scoperchiare il vaso di Pandora, raccontando a noi Italiani, cio’ che con molta probabilita’, sarebbe passato in silenzio come tutti gli scandali del Belpaese.
E fin qui tutto bene.
Ma poi ci si e’ messo di mezzo anche Sallusti, pubblicando un libro sull’ex presidente dell’ANM, nel quale il nostro “eroe”, oltre a levarsi una montagna di macigni dalle scarpe – e chi ci dice che ha raccontato solo ed esclusivamente la verita’ e non cio’ che piu’ gli fa comodo – passa quasi per il buono della situazione, coinvolto suo malgrado, nelle trame di menti oscure.
Ma aspetto che piu’ fa riflettere oltreche’ indignare, e’ che al 20 di aprile aveva venduto 260.000 copie alla modica cifra di 18 euro.
Cio’ vuol dire che il signor Palamara, dopo aver rimestato nel torbido a suo esclusivo beneficio, magari mandando in galera qualche innocente, invece di passare un congruo numero di anni dietro le sbarre, si porta a casa come minimo mezzo milione di euro dai proventi del libro e, a come risulta oggi, probabilmente anche ad una rappresentazione teatrale.
Il sistema, credetemi, e’ totalmente sbagliato poiche’, se ci sono poveri derelitti costretti a razzolare nella spazzatura per sopravvivere mentre ci sono dei delinquenti simili che pure guadagnano dalle loro malefatte invece di marcire in prigione, beh allora vuol dire che prima questo sistema salta e viene seppellito sotto le macerie di una guerra civile e meglio sara’.
E’ il tempo di dire veramente basta!