Problemi Storici in Medio Oriente
Che in Medio Oriente ci siano problemi fin dal 1947, all’indomani della definitiva “creazione” dello stato di Israele a scapito dei popoli confinanti, Palestinesi, Giordani, Egiziani e Libanesi, si era capito che la questione non avrebbe assolutamente potuto terminare in quel modo. Infatti, non è per nulla segreto il fatto che Israele abbia sempre avuto come obiettivo finale la conquista della Palestina e la distruzione definitiva di quello che per loro è il nemico storico – e biblico – numero uno, ovverosia il popolo palestinese, verso il quale nutrono appunto un odio atavico che affonda le sue radici fin nel lontano 2000 a.C.
Azioni di Guerra e Indifferenza
E senza ricapitolare punto per punto tutte le infinite azioni di guerra e di terrorismo vario che si sono succedute in questi ultimi 75 anni – guerra dei Sei Giorni in primis – arriviamo ai giorni nostri e a ciò che sta succedendo sotto agli occhi compiaciuti o indifferenti di tutto il resto del mondo. Osservando quotidianamente tutto ciò che avviene in quella disgraziata parte del mondo, ad ogni nuovo bombardamento o uccisione di qualche leader palestinese o di Hezbollah che dir si voglia, non trovo più veramente le parole per poter commentare non tanto l’azione in sé e per sé, ma la totale assenza di una qualche reazione da parte del cosiddetto “Occidente Democratico” verso la bestialità più assurda di uno stato prepotente e realmente pericoloso per la stabilità di tutta l’area medio-orientale.
Ultime Notizie e Reazioni
L’ultima notizia di questi giorni è relativa all’ipotetica uccisione, poi confermata, del capo assoluto di Hezbollah, tale Hassan Nasrallah, con un bombardamento “mirato” su Beirut – mica tanto mirato, in quanto contemporaneamente sono state uccise anche 33 altre persone e ferite 195 – che, come era ovvio, ha fatto scatenare le opposte fazioni, a partire dall’Iran, il quale ha iniziato a tuonare di movimenti di truppe e quant’altro.
Riflessioni sui Titoli dei Giornalisti
La notizia in sé è già abbastanza tosta e foriera di prossimi sviluppi assai pericolosi per la salute di tutti quanti, ma la cosa più impressionante di tutte sono i titoli dei giornali occidentali, a partire da quelli di casa nostra, che con poche differenze fra di loro sintetizzano il concetto di “finalmente giustizia è stata fatta”, senza rendersi conto di quanto tutto ciò sia realmente pericoloso per la pace di tutto il nostro pianeta.
Guerre Attive e Paralleli Storici
A prescindere dal fatto di cui ho già parlato diffusamente in altri articoli, e cioè che attualmente ci sono oltre 20 guerre attive in giro per il mondo e che due di queste rischiano veramente di porre fine alla presenza dell’uomo su questo pianeta, vorrei portare l’attenzione di tutti quanti su quello che per me è abbastanza evidente, e cioè un parallelo fra quanto successo dal 1935 al 1939 in Europa e quello che sta succedendo oggi nell’area medio-orientale.
L’Ascesa di Hitler
Nel 1933, Hitler prese il potere in Germania e iniziò a mettere in atto ciò che aveva ampiamente descritto nel suo libro Mein Kampf solo 9 anni prima, con il chiarissimo intento di ritagliare per sé e per la sua nazione una posizione di leadership all’interno dell’Europa, che ancora si stava leccando le profonde ferite della Prima Guerra Mondiale.
Le Azioni di Hitler
Infatti, citando solo i punti salienti, nel 1936 Hitler iniziò l’attuazione del suo piano con la rioccupazione della Renania e, in rapida successione, della Ruhr, territorio fondamentale per le materie prime che vi si trovavano – va ricordato che, in seguito al trattato di Versailles, questi due territori erano stati posti sotto il controllo alleato – senza che né la Francia né l’Inghilterra muovessero un solo muscolo al fine di impedire questa riannessione alla Germania.
https://it.wikipedia.org/wiki/Rimilitarizzazione_della_Renania
Poco tempo dopo, e per esattezza nel marzo del 1938, vi fu il famoso Anschluss – annessione – austriaco, tramite il quale Hitler continuò lo sviluppo del suo piano di ricongiungimento di tutte le genti di origine tedesca, proseguendo in rapida successione con l’ingresso della Wehrmacht nel complesso della Boemia e Moravia (Cecoslovacchia) nel 1939 e la definitiva annessione anche di tale nazione.
https://encyclopedia.ushmm.org/content/it/article/nazi-territorial-aggression-the-anschluss
I passi successivi di Hitler furono quelli di assicurarsi la neutralità del temibile nemico dell’est, l’Unione Sovietica, attraverso il patto Molotov-Ribbentrop dell’agosto 1939, dopodiché, sperando ancora nell’immobilismo delle potenze occidentali, dette il via definitivo alle operazioni che portarono al disastro della Seconda Guerra Mondiale, con l’invasione della Polonia, il 1° settembre del 1939.
Il resto è storia.
Il Mantra della Negazione
Ma quello che voglio evidenziare come parallelo è che anche allora, e per la bellezza di più di 4 anni, tutti quanti hanno continuato a ripetere come un mantra: “ma figuratevi, cosa volete che succeda” (basterebbe andare a rileggere tutti gli articoli usciti sui giornali dell’epoca per ritrovare delle assolute similitudini con i toni degli articoli di oggi), senza rendersi conto di ciò che stava realmente succedendo.
L’Avanzata Tedesca
Allora si vide come, in poco più di un anno, le truppe tedesche arrivarono a debellare rapidamente l’intero esercito francese da una parte e, dall’altra, riuscirono ad arrivare quasi fino a Mosca in pochissimo tempo dopo l’inizio dell’Operazione Barbarossa, che consisteva sostanzialmente nella conquista totale dell’Unione Sovietica (22 Giugno 1941), senza che nessuno, nella realtà dei fatti, riuscisse a porre un freno a tale inarrestabile avanzata.
Riflessioni sulla Situazione Attuale
Osservando gli avvenimenti di oggi e, in special modo, le fioche reazioni occidentali, mi viene da pensare che siamo di fronte a una situazione che, per certi versi, offre delle incredibili similitudini con gli avvenimenti appena ricordati e che realmente dovremo iniziare a svegliarci al fine di porre un freno alle mire espansionistiche di una nazione che, non soddisfatta e grata per quanto le è stato arbitrariamente concesso nel 1947, onestamente sta andando molto oltre a qualsiasi possibile rivendicazione, sia territoriale che culturale o religiosa che dir si voglia.
Il Rischio Nucleare
L’atroce differenza fra il 1939 e oggi è che attualmente i paesi principalmente coinvolti in questa infinita “faida” sono dotati di armi nucleari e, anche se l’Iran o chi per lui non hanno ancora realmente reagito alle continue provocazioni di Israele, viene da sé pensare che, tirando la corda troppe volte, alla fine si corre il rischio che tale corda si spezzi e allora sì che saranno dolori per tutti e non potremo limitarci a contare i morti in decine di migliaia, ma con molta probabilità dovremo iniziare a passare all’utilizzo del termine “milioni”.
L’Inerzia del Mondo
L’orrore, lo sdegno e lo schifo che personalmente provo di fronte all’assoluta inerzia di tutto il nostro mondo alla luce degli oltre 42.000 morti fra i civili sotto gli sconsiderati bombardamenti “mirati” di Israele – la metà dei quali sono donne e bambini – spero che inizi a diffondersi rapidamente fra chi ha il potere per poter fermare tutto questo, ma vedendo come le numerose risoluzioni ONU siano state puntualmente disattese, dubito fortemente che si riesca a uscire da questa terribile situazione.
Per lo meno fino a quando non sarà veramente troppo tardi.