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Mattarella, la personificazione della vergogna italica

Sergio Mattarella

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Non riesco veramente più a trovare parole che possano dare una lontana idea di quanto sto provando dentro di me in questo momento, dopo aver visto l’indegna farsa avvenuta ieri sera, in quello che dovrebbe essere il simbolo della democrazia di un paese: il parlamento.

Come penso ormai tutti sapranno, Sergio Mattarella, alla veneranda età di 81 anni è stato rieletto a Presidente della Repubblica per altri 7 anni di mandato, dopo, per altro, aver ripetuto in tutte le salse di non essere disponibile ad un secondo mandato.

Subito dopo la comunicazione ufficiale, da parte dei Presidenti delle due Camere, della sua rielezione – come se non lo sapesse già da un giorno e forse più – Mattarella ha fatto un discorso di ringraziamento/insediamento durato in tutto 1 minuto o poco più, nel quale ha sottolineato che il senso di responsabilità verso il paese e la situazione contingente non gli permettono di sottrarsi alla decisione presa dal Parlamento tutto.

Ha ricordato, quindi, la “grave” situazione che stiamo attraversando dal punto di vista “sanitario”, “economico” e “sociale” che, per l’appunto, prevedono che ognuno si assuma le responsabilità alle quali viene chiamato.

Su questo punto in particolare,  una volta di più, mi vorrei soffermare un secondo per segnalare al signor Mattarella e a tutti coloro che tendono, ormai, a dimenticarsi delle cose passate o, peggio ancora, a non riconoscerle per quello che sono, che in Italia abbiamo attraversato solo una grave emergenza, ormai due anni fa, ed unicamente di tipo sanitario, con l’avvento del Sars-Cov 2.

Per quanto riguarda le emergenze di tipo economico e sociale, non sono direttamente collegate e discendenti dall’emergenza sanitaria, piuttosto sono assolutamente colpa di una politica scellerata, messa in atto da una massa di delinquenti, completamente ciechi e disinteressati al bene collettivo, ovviamente con il benestare dello stesso signore che è stato indicato per ricoprire, un’altra volta, la carica di Presidente della Repubblica.

Tornando al “nostro eroe”, dopo tutte le belle parole che ha pronunciato nei giorni precedenti e la ripetuta negazione di voler ricandidarsi alla carica in questione, mi sarei aspettato, come minimo, che avesse fatto anche solo il gesto di rifiutare il risultato dell’elezione, per dare dimostrazione di serietà e coerenza con quanto detto.

Non avendolo fatto, mi domando realmente quale sia l’immagine che questo povero paese darà di sé nei confronti del mondo intero.

L’opinione pubblica mondiale cosa potrà pensare di un paese dove anche la parola di un Presidente non viene né rispettata né, tantomeno, mantenuta?

Si pensa veramente che nei futuri colloqui fra capi di stato, quando arriverà il signor Mattarella, fra gli altri interlocutori, non passi il pensiero automatico: “questo è quello che, pur di tenersi la poltrona, ha mentito ad un intero paese” e ne trarranno le dovute conclusioni?

Anche se fare peggio di quello che già avevamo fatto ritengo sia oggettivamente difficile, con questa ennesima buffonata è stata distrutta anche l’ultima parvenza di credibilità internazionale che potevamo aver mantenuto.

Già, da oltre oceano, si stanno chiedendo cosa cavolo stia succedendo in Italia, con tutte le assurde norme messe in piedi da dei perfetti quaqquaraquà e che fine stia facendo la democrazia, ma dopo questo episodio, degno di una soap opera delle peggiori, non avranno più alcun dubbio.

Per non parlare delle figure assolutamente meschine che hanno fatto tutti i comprimari di questa immensa farsa, a partire da quella pletora di “gentucola” eletta in parlamento a rappresentare il popolo sotto le insegne dei 5 stelle, che si è venduta per i classici “30 denari” del loro predecessore Giuda e, di fatto, aver garantito lo stipendio fino a fine legislatura, pensione e privilegi compresi.

Per non parlare delle figure altrettanto meschine fatte dai vari “leader” di tutti i partiti, da Letta a Renzi, passando per Berlusconi e Salvini, che hanno deciso di scavarsi la fossa – in senso elettorale – con le loro stesse mani.

Prendendoli ad esame uno ad uno, ne emerge che Letta è, ormai, quasi indescrivibile per la sua infinita arroganza e lampante appartenenza alla peggior tipologia sinistrorsa del nostro paese.

Su Berlusconi faccio veramente fatica a trovare parole sufficientemente descrittive del sentimento che, ormai, questo poveraccio mi suscita, perso chiaramente in un delirio di onnipotenza e di convinzione di essere “necessario” all’Italia.

Di Renzi se n’è ormai parlato anche troppo, per quanto possa meritarselo, e dire altre cose su questo bulletto di campagna sarebbe come sparare sulla Croce Rossa.

La vera sorpresa, ma non più di tanto, viste le ultime sue “mosse” a livello politico, risulterebbe essere Salvini, che, ad un osservatore esterno, darebbe la precisa sensazione di un perfetto nichilista votato al suo stesso “suicidio” politico e, prossimamente, elettorale.

E se devo essere assolutamente sincero, non riesco veramente a capire come sia possibile che, con il successo ottenuto nell’arco di un paio d’anni, e con la garanzia di essere ormai il primo partito a livello Italiano, nel breve volgere di pochi mesi, ovvero dal suo ingresso in questa vergognosa maggioranza, si sia giocato praticamente tutto il risultato ottenuto in diversi anni di dura lotta politica.

Dall’avere, agli inizi del 2020, oltre il 30% del gradimento Italiano, oggi si attesta intorno al 19%, perdendo, di fatto, sia la leadership che ben oltre un terzo del proprio elettorato e divenendo, di fatto, il terzo partito del paese.

È assolutamente incomprensibile.

Altra cosa che mi ha lasciato veramente esterrefatto è come sia possibile, alla luce di 339 rappresentanti del gentil sesso sul totale dei 1009 elettori chiamati a eleggere il nuovo Capo dello Stato,  che non si siano opposte fermamente all’affossamento dei diversi nomi, circolati, di donne disposte ad assumersi l’onere e l’onore di rappresentare la prima Presidente donna della storia Italiana.

In rapida successione, e nonostante le continue, false, affermazioni del Salvini nazionale, tutte le candidate, a partire dalla Casellati e passando per la Belloni e la Cartabia, sono state affossate senza che alcuna rappresentante femminile avesse avuto la minima intenzione di dire alcunché.

In tutto questo scempio, degno veramente di una Repubblica delle banane, l’unica persona che ha continuato a mantenere quanto sempre affermato con forza, è stata Giorgia Meloni, che si è confermata, una volta di più, una delle poche vere donne politiche al momento presenti sullo scenario Italiano, checché ne dicano tutti i vari detrattori.

Si vedrà se il popolo Italiano deciderà di premiare questo atteggiamento di assoluta coerenza, quando sarà finalmente chiamato ad esprimere il proprio consenso elettorale.

In conclusione, non avendo più parole adatte a definire la sceneggiata invereconda andata in onda in questi giorni al Parlamento Italiano, faccio gli auguri a tutti quanti noi per il nostro incerto e buio futuro prossimo.

Infatti, se c’è ancora qualcuno che pensa positivo, alla luce di quanto successo, con Mattarella alla Presidenza della Repubblica, Draghi  Presidente del Consiglio e Amato Presidente della Corte Costituzionale, beh, allora, francamente, penso che abbia dei seri problemi!

Auguri a tutti quanti!!

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