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Stalin. Ha perso, anche se ha vinto
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Ma dov’è la lamorgese?

Fontana dell'Acqua Felice a Termini

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Penso che tutti quanti sentano continuamente raccontare della questione degli sbarchi di migranti sulle coste Italiane, con le infinite e ripetitive querelle sull’Hotspot di Lampedusa che “ormai è al collasso”.

Tutti gli anni, in questo periodo, si sentono i vari telecronisti dei notiziari, nazionali e non, starnazzare sulle condizioni disumane che si registrano nei vari punti di primo accoglimento dei migranti provenienti dal Nord Africa, oltre al quasi ridicolo grido circa il fatto che, appunto, l’Hotspot di Lampedusa sia al collasso, poiché, potendo accogliere un massimo di 4 o 500 persone, ne ha già accolte almeno il triplo.

Ma non collassa mai!

Per cui, le ipotesi possibili su questo “miracolo” sono veramente pochine, in quanto o, realmente, le persone che vengono accolte vivono in condizioni molto simili a quelle che si registravano nei lager tedeschi o, bene o male, si riesce a smistare abbastanza rapidamente questo continuo flusso di migranti in altre parti del territorio.

Ma quello che più risulta evidente dall’esame dei dati messi a disposizione sia dalle istituzioni – Viminale – che da altri organi d’informazione, è l’assoluto fallimento del ministero dell’interno, affidato ad una inconsistente e, sostanzialmente, incapace Ministra (come preferiscono essere chiamate in quanto donne) Lamorgese.

Ed andiamo ad analizzare, appunto, i dati messi a disposizione, dei quali mi limiterò ad analizzare solo quelli relativi agli ultimi due anni, poiché tutte le “statistiche” discendenti da questi dati, avrete modo di leggerle dettagliatamente nei link che aggiungerò a questo articolo.

Partiamo dal numero, per me assolutamente fondamentale per la giustificazione di tale articolo, degli sbarchi occorsi nello scorso 2021, che sono pari a 67.040 migranti, contro i poco più di 30.000 del 2020.

A questi si aggiungono i 41.506 migranti sbarcati nei primi sette mesi di questo 2022 (da tenere presente che in questi primi giorni di agosto ne sono già sbarcati oltre 5000) che, in proiezione, ci danno un totale per tutto l’anno di oltre 72.000 arrivi (secondo la mia impressione saranno molti di più).

http://www.vita.it/it/article/2022/02/11/gli-stranieri-rappresentano-circa-il-10-della-popolazione-presente-in-/161832/

Piccola nota a margine, nella pagina di Openpolis, di cui trovate il link qui sopra, si legge una considerazione che dire comica è dir poco: infatti gli estensori del report si divertono a dire che gli sbarcati di quest’anno sono la metà di quelli registrati nel 2017, come a dire che è del tutto normale ricevere sul nostro territorio la bellezza di 70/80 mila persone ogni anno, e dimenticandosi che nel 2017 c’erano in atto ancora le conseguenze delle “primavere arabe” e, quindi, le migrazioni, in qualche modo, erano maggiormente comprensibili.

Per “farcire” definitivamente la torta di questo flusso inarrestabile di persone che vengono a cercare fortuna nella nostra penisola già disastrata, vanno aggiunte le oltre 142.000 persone provenienti dall’Ucraina – al 4 luglio scorso – delle quali, per la verità, la maggior parte si sono ricongiunte con i loro parenti già presenti in Italia, mentre una buona metà è entrata sotto l’ombrello fornito dalla condizione di profughi di guerra.

https://www.geopop.it/quanti-sono-i-profughi-della-guerra-in-ucraina-e-in-quali-paesi-sono-stati-accolti/

Per non andare fuori tema e, sopratutto, per il fatto che non è mia abitudine schierarmi né da una parte né dall’altra, in quanto preferisco solo ed esclusivamente analizzare i dati in nostro possesso, vorrei aggiungere alcuni particolari “consequenziali” a tale flusso che, forse, potrebbero far riflettere chi mi legge.

Il non agire alla fonte dei flussi, cercando di bloccarli con accordi stipulati con i vari governi dei paesi di origine – Tunisia, Libia, Marocco, Egitto, ecc – ha prodotto, fra le altre cose, la bellezza di 1924 morti in mare durante tutto il 2021, e già oltre 478 ad aprile di quest’anno, che, in proiezione, porterebbe il totale di quest’anno, con molta probabilità, ad una cifra simile all’anno scorso, se non addirittura superiore.

Se così fosse, vorrebbe dire che, insieme alla indifferenza per la vita umana dei vari “trafficanti umani” già operanti nelle acque del Mediterraneo, oltre disgustose O.N.G. che si occupano molto di più degli aspetti economico finanziari di questo immenso business, piuttosto che della vita umana, questo altissimo tributo in vite umane perse lo si dovrà anche all’inefficienza e inettitudine del nostro caro ministro Lamorgese.

Mi corre l’obbligo di segnalare che nei primi 7 mesi di questo sciagurato 2022 si sono già verificati ben 198 omicidi sul suolo italiano, di cui 76 purtroppo riguardano donne – molto spesso uccise dai compagni che si erano scelte – e guardandomi bene dall’imputare ai migranti la totale colpa di ciò (sebbene ci sia un grande numero di stupri, furti, pestaggi e rapine commessi da questi ultimi), mi sembra abbastanza evidente come l’azione del Viminale non solo non sia all’altezza del compito al quale dovrebbe far fronte, ma assolutamente al di sotto del minimo richiesto dalla decenza e dal buon governo di una Repubblica Democratica che voglia fregiarsi di tale appellativo.

https://www.interno.gov.it/sites/default/files/2022-08/41_settimanale_omicidi_22_agosto_2022.pdf

Per ultimo aspetto vorrei considerare l’opera di un ente di tutto rispetto, come l’Astalli, che fa capo al J.R.S., Servizio dei Gesuiti per i rifugiati in Italia (già solo il nome la dice lunga su tale organizzazione) del quale riporto il link al loro annuale report sulle attività svolte e sulle iniziative messe in campo per l’accoglimento, l’assistenza e l’accompagnamento all’inclusione sociale dei rifugiati in Italia.

Scorrendo per intero il lungo rapporto, molto ben compilato, con dovizia di numeri, percentuali, provenienze e risultati raggiunti, sembrerebbe un’iniziativa assolutamente degna di lode e di encomi a tutti i livelli, sia per l’impegno che per i risultati raggiunti.

Sembrerebbe…!

Perché, poi, se si apre la pagina che riporta, come obbligato dalle leggi sulla trasparenza vigenti in Italia, i dati relativi alle donazioni di denaro ricevute durante l’anno, tramite erogazioni pubbliche, ci si rende conto che, forse, tutto questo “altruismo”, in fondo in fondo, non è poi così reale come si vuol far credere, mentre assomiglia molto di più ad un vero e proprio business finanziario.

Uno dei dati che salta immediatamente agli occhi è il totale del denaro ricevuto dai vari enti pubblici (ministeri, governo, 5 per mille, ecc) durante il 2021, che ammonta a 1.706.976 €, che è di poco inferiore agli emolumenti ricevuti negli anni precedenti (circa 2 milioni nel 2020, e così di seguito).

Voglio dire che sotto il profilo umano possono anche sembrare delle azioni assolutamente improntate alla carità Cristiana, ma vorrei semplicemente considerare il fatto che, oltre al milione e mezzo di migranti irregolari presenti nel nostro territorio e che, probabilmente, hanno in effetti bisogno di aiuto (la domanda sorge spontanea: perché dobbiamo aiutarli noi, con i pochi soldi che lo stato ci lascia in tasca, vista l’immane crisi che ci sta travolgendo?), ma mi risulta che di nostri concittadini bisognosi di aiuto – ne ho già accennato in altri precedenti articoli – e già sprofondati nell’abisso della povertà assoluta ce ne siano circa 4 milioni, mal contati per difetto.

Indi per cui mi sembra del tutto logico e “socialmente corretto” che, prima di sperperare i soldi provenienti dalle nostre tasse per cittadini esteri, per quanto bisognosi, sarebbe molto più giusto occuparsi dei nostri conterranei.

https://www.centroastalli.it/wp-content/uploads/2022/06/2021-trasparenza.pdf

Non ho voluto appesantire oltremodo la lettura di questo mio articolo con ulteriori dati più dettagliati, riguardanti i malfunzionamenti dovuti alla mala gestione del Viminale, ma ritengo che il quadro sopra tracciato sia più che sufficiente per comprendere il mio personale disgusto e riprovazione per una tale becera gestione dei problemi interni del nostro paese.

E, in definitiva, per richiedere a gran voce la rimozione immediata di un Ministro assolutamente indegno di tale carica.

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