L’insediamento di Donald Trump:
Lunedì 20 gennaio 2025, Donald Trump si è insediato come il 47° Presidente degli Stati Uniti d’America in una cerimonia che ha segnato la fine del mandato di Joe Biden e l’inizio di un nuovo capitolo per la politica statunitense.

La cerimonia si è svolta al Campidoglio di Washington D.C., con Trump che ha prestato giuramento sulla Bibbia, promettendo di sostenere e difendere la Costituzione.
La presenza di figure come il presidente uscente Biden, il vicepresidente Harris, e vari leader internazionali, tra cui Giorgia Meloni e Javier Milei, ha sottolineato l’importanza dell’evento non solo per gli Stati Uniti ma anche per il resto del mondo.
Scenari Internazionali Post-Insediamento:
- Politica Commerciale e Dazi:
- Trump ha già annunciato l’intenzione di implementare sanzioni severe sugli scambi commerciali con Messico e Canada, con possibili dazi che potrebbero portare a un nuovo ciclo di tensioni commerciali. L’atteggiamento verso la Groenlandia e Panama ha sollevato preoccupazioni riguardo a possibili interventi militari per questioni di sicurezza economica.
- Ucraina e Medio Oriente:
- Con il ritorno di Trump, si prevede un approccio più pragmatico verso i conflitti in Ucraina e nel Medio Oriente. La promessa di Trump di terminare la guerra in Ucraina potrebbe portare a negoziati intensificati, ma l’esito dipenderà molto dalla volontà dei principali attori coinvolti. In Medio Oriente, l’intenzione di rivitalizzare gli “accordi di Abramo” potrebbe cambiare dinamicamente la situazione geopolitica, anche se i dettagli su come questo avverrà restano vaghi.
- Relazioni con l’Europa e la NATO:
- La politica di Trump riguardo alla NATO potrebbe condurre a un rafforzamento delle capacità difensive autonome dei paesi europei, dato il suo storico scetticismo sul contributo degli alleati europei. Questo potrebbe sia stimolare una maggiore indipendenza europea in termini di sicurezza che creare attriti interni all’alleanza.
- Cina e Asia:
- La Cina rimane un punto cruciale nella politica estera di Trump. Le tensioni commerciali e tecnologiche potrebbero acuirsi, specialmente con la minaccia di nuovi dazi. Tuttavia, la necessità di collaborare su questioni globali come il cambiamento climatico potrebbe portare a un dialogo più costruttivo, anche se con molte incognite.
- Ambiente e Cambiamento Climatico:
Prospettive per l’Estate 2025:
L’estate 2025 potrebbe essere caratterizzata da un periodo di alta tensione diplomatica e commerciale, con gli Stati Uniti che cercano di riaffermare la loro posizione di leadership globale con un approccio più unilaterale e meno coordinato con gli alleati tradizionali.
La stabilità economica globale potrebbe essere messa alla prova, ma allo stesso tempo, nuove opportunità per negoziati e accordi potrebbero emergere, specialmente se Trump riesce a navigare abilmente tra le complessità della diplomazia internazionale.
Tuttavia, questi scenari sono altamente speculativi e dipendono da molte variabili, inclusi i risultati delle prime azioni diplomatiche di Trump, le reazioni globali a tali politiche e gli sviluppi imprevedibili nei punti caldi del mondo.
La comunità internazionale osserverà attentamente come queste dinamiche si evolveranno nei prossimi mesi.
Carlo Makhloufi Donelli
p.s. in realtà mentre sto scrivendo questo articolo (09:00 del 20.01.2025) a Washington sono le 03:00, quindi l’insediamento non è ancora avvenuto e nulla di quanto ho scritto è reale.
Forse…