Introduzione
Dalle ridicole scemenze del woke ai deliri retrogradi di Pete Hegseth, segretario alla Difesa, gli USA non si smentiscono mai: devono sempre eccedere in ogni cosa che fanno o predicano.
Dichiarazioni di Guerra
Il segretario alla Difesa dichiara, senza mezzi termini, “il nostro obiettivo è prepararci alla guerra e vincerla”, non male per un paese che tiene a candidarsi per il Nobel per la pace… Poi, non è ben chiaro contro chi sarebbe la guerra; Putin non mi pare molto convincente come nemico.
Licenziamenti e Controversie
Mentre ammassa le truppe, il buon Pete ha trovato il tempo di licenziare il capo di stato maggiore, un generale afroamericano, e l’ammiraglio donna al comando della marina. Dai discorsi che fa, verrebbe il sospetto che l’ammiraglia sia stata buttata fuori perché sprovvista di pistolino e il nero perché è nero.
Storia e Contraddizioni
Eppure, i neri se li sono messi in casa gli americani stessi, secoli fa, per avere degli schiavi; non ci sono andati di loro volontà (come, purtroppo, succede da noi).
Imperi in Crisi
Gli USA possono mostrare i muscoli quanto vogliono, riproponendo un atteggiamento molto vintage, ma il loro impero scricchiola dalle fondamenta e non hanno più nulla da dire al resto del mondo, dopo averlo infettato con il culto del denaro e del potere da inseguire ad ogni costo.
Conclusione
In sintesi, la retorica bellicosa e le scelte discutibili dei leader americani rivelano una crisi profonda nell’impero statunitense.
