Copertina: Stalin? Ha perso, anche se ha vinto
Stalin. Ha perso, anche se ha vinto
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La colpa è di tutti

Un dito punta verso di te: Vergogna a te!

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Ho appena guardato il video di una persona della quale non farò il nome per non influenzare il giudizio di nessuno, ed anche perché il “chi” non conta, in questo caso.

Era molto incazzato ed è letteralmente uscito fuori dagli schemi che, normalmente, è uso adottare, e ha sparato a zero su tutto e tutti.

Ne voglio parlare, anche perché mi trova veramente d’accordo sulla maggior parte di quanto ha detto e perché l’incazzatura che dimostrava nel suo video è la stessa che ho dentro di me in questo momento e sta montando sempre di più, mano a mano che vedo quello che sta succedendo nel nostro paese.

Ormai è assolutamente lampante e perfettamente chiaro quello che i governanti, parlamento in testa, con la sua ignavia e indolenza, incapace di guardare oltre al risultato immediato di un lauto stipendio e che ci sta conducendo allegramente dentro alla voragine nera che si apre dinanzi a noi, stanno facendo senza che nessuno li fermi o addirittura possa fermarli.

Potrei scagliarmi contro l’indecente Presidente della Repubblica, che sta infangando a piene mani l’intera istituzione della Presidenza della Repubblica o, altresì, contro l’intero governo, Draghi in testa, che si stanno rendendo complici dello scempio assurdo che viene perpetrato del nostro bel paese, o ancora contro i vari leader politici, che hanno barattato la possibilità di sedersi su qualche poltrona e, in qualche modo, essere sempre protagonisti di questa tragicommedia, senza rendersi conto che molto presto la “storia” gli presenterà il conto, ma a questo giro voglio dire chiaramente come stanno le cose e chiamare in correità i veri colpevoli di questa catastrofe annunciata.

Tutto quanto il popolo Italiano!!

Esattamente, siamo tutti colpevoli di quello che sta succedendo, poiché nessuno ha avuto le palle per opporsi a delle cose che erano palesemente ingiuste e prive di ogni e qualsiasi razionalità, il 50% dei cittadini Italiani ha preferito disertare le urne perché “stanco” della politica o perché “tanto non cambia nulla”, ma nella realtà dei fatti perché siamo, sostanzialmente, dei codardi e ognuno di noi cerca di “coltivarsi” il proprio orticello e, magari dentro di sé, si dice: “ma si tanto io ce la posso fare”.

E nessuno si ferma ai banchetti delle varie organizzazioni che, bene o male, cercano di scardinare questa situazione disastrosa o che ci mettono la faccia con dei comizi tenuti in ogni piazza Italiana.

Siamo tutti bravi a commentare fra gli amici dello schifo che fa lo stato quando usa gli idranti contro i poveri lavoratori di Trieste inginocchiati e con le mani in alto, ma nessuno che, vivaddio, si prenda la briga di metterci la faccia personalmente.

Quanti amici, parenti e conoscenti ho sentito dire mestamente: “sai, io non ci credo, ma cosa vuoi fare, devo pur lavorare” e, di conseguenza, hanno piegato la testa accettando le imposizioni che venivano da una manica di cialtroni e delinquenti.

Anche con questo mio giornale, che può piacere o non piacere ma, sostanzialmente, cerca di mettere in guardia tutti quanti dai seri rischi che corriamo, è la stessa storia.

Le 500, 1000, 2000 persone che quotidianamente leggono questi articoli, potrebbero assolutamente perdere 1 ora del loro preziosissimo tempo e divulgare le notizie – sempre corredate da dati certi, con tanto di link verificabili – ottenendo, così, quello che si chiama effetto domino, che porterebbe ad una maggior consapevolezza di tutti quanti, ma no, anche questo “costa troppo” o qualcuno potrebbe accorgersi che avete fatto un’azione “disdicevole”.

E così, da imposizione a imposizione, continuerete a fare le vostre dosi semestrali, ad indossare la museruola, a mantenervi distanti dagli altri, a salutare la gente con quella degenere mossa che è il pugno contro pugno per paura di contagiarsi, a rovinare con le vostre stesse mani i vostri figli, che hanno la sola colpa di essere nati in un periodo dove la “schiena dritta” è solo un modo di dire.

Personalmente sono stanco e stufo marcio di tutto questo, e mi vergogno profondamente di appartenere ad un popolo così indolente ed incapace di “vedere” lo strapiombo verso il quale si sta dirigendo a passo di marcia.

Ed è veramente ora che tutti quanti la facciamo finita di ripeterci continuamente che “tanto prima o poi finirà” o, peggio ancora, “prima o poi ricresceremo più forti di prima”.

Non cambierà nulla, se non lo avete ancora capito e, anzi, sarà sempre peggio, e potete strillare quanto volete, o accusarmi anche pesantemente di pessimismo o di complottismo o di qualsiasi altra cosa vi piaccia dire, ma la sostanza della situazione non cambierà minimamente e, se non ve ne siete accorti, allora vuol dire che vi meritate tutto ciò.

Oggi stanno iniziando con le evidenti incongruenze relative al tampone ai vaccinati, piuttosto che fare la guerra a chi ha deciso di non volersi vaccinare o, ancora, calpestando ogni e più piccolo diritto umano sancito dalla nostra costituzione – a proposito: dov’è adesso il giullare Benigni che declamava la nostra come la più bella costituzione del mondo? – ma, presto, e grazie all’inerzia di tutti quanti, questa manica di delinquenti alzerà ulteriormente la posta e proverà a privarci di altri diritti o di altre libertà.

Ed allora, noi tutti, quando decideremo di dire basta?

Se volete ve lo dico: mai!!

E sapete perché?

Perché non è mai successo, nella storia contemporanea, che un popolo dicesse basta ad un’accozzaglia di uomini al potere, e se pensate che il regime nazista di Hitler o quello comunista di Stalin siano stati smontati dal basso, vi sbagliate di grosso, e sarà meglio che iniziate a levarvi le fette di prosciutto dagli occhi.

Queste dittature sono state eliminate da altri poteri che si sono rivelati essere più forti di loro, ma il popolo ha vissuto solo passivamente gli avvenimenti.

E così sarà anche oggi.

Mi piacerebbe molto essere smentito dai fatti, ma sono cosciente che ciò non accadrà mai, e sfido chiunque a dimostrarmi, dati alla mano, il contrario.

E l’amara risposta a tutto questo, purtroppo, la si può declinare con un famoso detto popolare che mia madre continuava a ripetermi all’infinito: “Il mal voluto non è mai troppo”!!!

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