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Julian Assange: Un Appello per la Libertà di Stampa e i Diritti Umani

Julian Assange oggi

Tabella dei contenuti

La Prima Apparizione Pubblica di Assange Dopo la Libertà

Julian Assange, fondatore di WikiLeaks, ha recentemente fatto la sua prima apparizione pubblica dopo essere stato rilasciato da un carcere nel Regno Unito. Il suo intervento si è svolto davanti al comitato dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa (PACE) a Strasburgo, il 1° ottobre 2024. Questa occasione ha rappresentato non solo un momento significativo per Assange, ma anche un’importante piattaforma per sollevare questioni cruciali riguardanti la libertà di stampa e la repressione della libertà di espressione a livello globale.

La Repressione Trasnazionale del Giornalismo

Durante il suo intervento, Assange ha lanciato un accorato appello ai legislatori europei affinché si attivino contro la crescente “repressione trasnazionale” del giornalismo da parte delle potenze globali. Ha sottolineato come la sua esperienza personale sia solo la punta di un iceberg, evidenziando che molti altri giornalisti e attivisti non godono della stessa visibilità e supporto internazionale. Assange ha descritto un panorama in cui la libertà di espressione è sempre più minacciata, con un aumento dell’impunità e della segretezza.

Il Prezzo della Libertà: Un Patto con la Giustizia

Assange ha trascorso un lungo periodo di tempo rinchiuso in un carcere di massima sicurezza nel Regno Unito, mentre lottava contro un’estradizione verso gli Stati Uniti, dove era accusato di aver ottenuto e divulgato informazioni riservate relative alla difesa nazionale. Nel mese di giugno, ha raggiunto un accordo di patteggiamento con il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, ammettendo formalmente alcune responsabilità e rinunciando al diritto di ricorso legale, ad esempio, attraverso la Corte Europea dei Diritti Umani, in cambio della sua libertà.

Una Dichiarazione Provocatoria

Durante il suo discorso, Assange ha affermato con chiarezza: “Non sono libero oggi perché il sistema abbia funzionato. Sono libero oggi, dopo anni di incarcerazione, perché mi sono dichiarato colpevole di giornalismo.”

Questa affermazione ha messo in evidenza le contraddizioni e le ingiustizie del sistema legale, suggerendo che la sua liberazione non è stata il risultato di un processo giusto, ma piuttosto un compromesso doloroso e controverso.

La Campagna di Ritorsione della CIA

Assange ha anche parlato di una presunta “campagna di ritorsione” orchestrata dalla CIA durante la presidenza di Donald Trump, sotto la direzione di Mike Pompeo. Secondo diverse fonti e rapporti, l’agenzia avrebbe condotto un’ampia campagna di sorveglianza nei confronti di Assange, della sua famiglia e dei suoi collaboratori, considerando anche la possibilità di rapirlo o eliminarlo mentre si trovava sotto protezione all’ambasciata dell’Ecuador a Londra. Questi eventi evidenziano le gravi minacce alla sicurezza dei giornalisti e dei whistleblower che operano sotto regimi oppressivi.

Il Contesto Attuale della Libertà di Stampa

Assange ha osservato che, nonostante la sua storia personale sia drammatica, la situazione globale per i giornalisti e i difensori dei diritti umani è peggiorata significativamente dal momento della fondazione di WikiLeaks. Ha notato un aumento della segretezza e della ritorsione nei confronti di chi si oppone al potere, insieme a un clima di autocensura sempre più diffuso. “È difficile non tracciare una linea tra la persecuzione da parte del governo degli Stati Uniti nei miei confronti e il clima avverso alla libertà di espressione che esiste oggi,” ha affermato, rilevando come la criminalizzazione del giornalismo stia diventando una pratica sempre più comune.

L’Importanza di Salvaguardie Legali

Assange ha avvertito che, quando le nazioni potenti si sentono autorizzate a colpire individui oltre i propri confini, questi ultimi non hanno alcuna possibilità di difendersi senza forti salvaguardie legali e uno stato disposto a farle rispettare. Ha esortato i governi europei a garantire che “la libertà di parola e la libertà di pubblicare la verità non siano privilegi riservati a pochi, ma diritti garantiti a tutti.” Questa richiesta sottolinea l’importanza di un impegno collettivo per proteggere i diritti umani e la libertà di stampa in un contesto internazionale sempre più complesso e pericoloso.

Conclusione

L’intervento di Julian Assange rappresenta un richiamo urgente per la comunità internazionale a riflettere sulla condizione attuale del giornalismo e sui diritti umani. La sua esperienza personale è emblematicamente legata a una questione più ampia: la necessità di proteggere i diritti fondamentali in un mondo in cui la verità è sempre più minacciata. È fondamentale che i governi e le istituzioni lavorino insieme per garantire che la libertà di espressione rimanga un diritto inalienabile per tutti.

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