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Stalin. Ha perso, anche se ha vinto
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Intelligenza umana

Camionette militari

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Sono costernato. No, non e’ l’esatto termine che rispecchia il sentimento che provo.
Sono profondamente e forse irrimediabilmente deluso, dallo scempio assoluto dell’intelligenza umana, al
quale siamo costretti ad assistere da 2 mesi a questa parte.
Da quando abbiamo avuto i primi sentori che un nuovo virus si era affacciato sullo scenario mondiale, ho
iniziato a raccogliere tutti quei dati e pareri che ritengo siano fondamentali per una giusta analisi di un
problema.
E’cosi’ che mi sono sciroppato due mesi di pareri scientifici, medici, politici, economici e sociali che
affermavano tutto e il contrario di tutto.
Ma la matematica, come sempre nella mia vita, mi e’ venuta in aiuto.
Riassumo brevemente quello che e’ dato capire ad oggi, seguendo i vari media sia televisivi, che giornalistici
che governativi.
Il pensiero comune, derivante principalmente da comunicati piu’ o meno ufficiali degli organi medicoscientifici e di governo, ci dicono che siamo di fronte a una pandemia globale, che mettera’ a dura prova la
resistenza di tutta l’umanità, rischiando per conseguenza diretta, di far entrare l’intero mondo in una
recessione, al confronto della quale, ciò che successe nel ’29 sembrerà una piccola insignificante “flessione”
di mercato.
A suffragio di questo pensiero diffuso, si sono succedute azioni come il dispiego di camion militari per il
recupero e la traslazione di bare, in quanto non c’era più posto negli obitori locali; continui e costanti
“bollettini di guerra” che ci aggiornavano costantemente su quanti contagiati, ricoverati, intubati e morti
stesse causando questa pandemia.
E da li’ abbiamo dovuto assistere ai balletti indecenti, di virologi, politici, economisti, tuttologi di ogni genere
e sorta, che hanno fatto a gara a chi era più bravo a smontare le teorie avversarie.
In conseguenza e concomitanza di questo, i politici – di tutto il mondo ma maggiormente del nostro paese –
hanno veramente dato prova di quanto oggi la politica sia ad uso e consumo di persone assolutamente
inadeguate e prive di qualsivoglia lungimiranza o, mi sorge il dubbio legittimo, di una parvenza di intelletto.
Effetto immediato di questa degenerazione dell’intelligenza umana, e’ stato quello che io considero il più
grande errore mai commesso.
Violando tutti i più elementari principi di libertà e di costituzionalità dei vari paesi, oltrechè del buonsenso
che dovrebbe essere maggior prerogativa appunto di chi è delegato dal popolo alla gestione della Res
Pubblica, sono state emanate direttive con le quali sostanzialmente si è privato l’intera cittadinanza della
libertà di azione e di circolazione gettando, fra le altre cose, le basi per il più grande disastro economicosociale che la storia si possa ricordare.
Questo lo scenario attuale della situazione.
Personalmente, come poco sopra detto, ho voluto verificare numeri alla mano, l’esatta dimensione di questo
evento.
Premetto che non sono né un economista, né un virologo, né tantomeno uno scienziato di qualsivoglia
genere, ma sono fondamentalmente un matematico e pragmatico.
Leggendo i dati che l’ISTAT forisce pubblicamente in relazione all’anno 2017 – unici dati aggregati consultabili
on line – si nota che in quell’anno, si sono verificati 650.147 decessi su tutto il territorio nazionale.
Ora, entrando nel particolare e considerando che:
a) – La Lombardia ha una popolazione di circa un sesto di quella Italiana, pari a circa 10 milioni di
persone;
b) – Si prenda in esame il periodo Febbraio, Marzo e metà aprile;
c) – Si tenga conto che nell’anno 2017, nello stesso periodo si aveva il picco dell’influenza stagionale.
Per cui applicando la matematica a questi dati, si ottiene:
650.147/12 = 54.178 x 2,5 = 135.445 da incrementare di un 10 % minimo per i picchi stagionali, per cui si
ottiene 148.989 decessi sull’intero suolo nazionale nello stesso periodo preso in esame.
Calcolando un sesto di questa cifra, si ha il ragguardevole numero di 24.831 decessi.
Per cui, nella sola Lombardia, tre anni fa morivano a vario titolo, circa 25.000 persone contro quelle dichiarate
nei vari bollettini odierni, che assommano a poco più di 15.000.
Ora, i casi sono solamente due, o all’interno dei bollettini e dei calcoli stilati dall’ISS si tiene conto solo dei
morti causati “presumibilmente” dal COVI-19 direttamente e indirettamente o nei calcoli ci sono “tutti “ i
decessi avvenuti in quelle zone e in quel periodo.
Nel secondo caso, che personalmente ritengo più probabile, siamo di fronte veramente al più grave errore
che mente umana possa commettere.
Cito un altro numero che potrà ulteriormente chiarire il mio pensiero.
Se noi dividiamo 24.831 decessi per 75 che sono i giorni calcolati, si ottiene una media di 331 morti al giorno
nella sola Lombardia.
Ma non mi sembra di aver mai visto alcun camion militare destinato al trasporto delle salme, negli anni scorsi,
eppure il numero dei decessi giornalieri mi pare nettamente superiore a quello attuale.
Per concludere, non spetta a me identificare chi e quando ha innescato questa pazzia collettiva e tantomeno
sono qui a ricordare che in questi ultimi giorni si stanno moltiplicando i virologi che tornano sui propri passi,
ammettendo che forse c’è stato un errore di valutazione.
E nemmeno devo essere io a indicare quali possano essere i provvedimenti politici e giuridici da intraprendere
verso i responsabili di questo cataclisma socio-economico.
Voglio solo ricordare a me stesso e a chi mi legge, che probabilmente siamo di fronte al fallimento collettivo
dell’umanità di fronte a una occorrenza imprevista e che sarebbe assolutamente necessario, alla fine di tutto
questo, che ci fermassimo e iniziassimo a riflettere seriamente su quale vita e quale posto vogliamo avere su
questa meraviglioso sassolino blu, sospeso nell’infinito.

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